natalia aspesi marlon brando

BRANDO E PORTO A CASA (ANCHE OBESO) – NATALIA ASPESI IN LOVE DI MARLON: “PERCHÉ HAI SOFFOCATO LA TUA BELLEZZA NEL GRASSO. PERCHÉ TI SEI FATTO BEFFE DELLA NOSTRA ADORAZIONE. PERCHÉ ERI IL MASCHIO PREDATORE, QUELLO SENZA RIMORSI. PERCHÉ ERI L’ATTORE PIÙ GRANDE CHE AVEVAMO E HAI BUTTATO VIA LA GRANDEZZA COME SPAZZATURA. PERCHÉ SEI MORTO INCASTRATO NEL GRASSO. INDUBBIAMENTE UN PO’ LAIDO, MA IO, NATALIA, BRANDO TI AMAVO LO STESSO…” - VIDEO

Estratto dell’articolo di Natalia Aspesi per “la Repubblica – Robinson”

Natalia Aspesi

 

Perché hai soffocato la tua bellezza nel grasso. Perché ti sei fatto beffe della nostra adorazione. Perché eri il maschio predatore, quello senza rimorsi. Perché eri l’attore più grande che avevamo e hai buttato via la grandezza come spazzatura. Perché non riuscivi a prendere sul serio ciò che gli altri scambiavano per la propria vita. Perché sei morto incastrato nel grasso».

 

marlon brando

Nel grasso? Indubbiamente un po’ laido, ma io, Natalia, Brando ti amavo lo stesso. Per lo meno un po’, a distanza. Dunque, chi l’avrebbe mai detto! Anche tu, morto, sei arrivato che sembra proprio ieri: era il 4 aprile 1924, e la cosa non fa più alcun effetto. Di centenari adesso ce ne è, vispi e lieti, un bel po’. La signora che lo ricorda con delirante cupidigia è la drammaturga americana Joyce Carol Oates. Quasi mi tremano le gambe.

 

E tu? Chi sei tu? Ma sono Marlon Brando! Il grande Marlon Brando! E perché sei morto incastrato nel grasso? Uno degli ultimi Brando l’avevo visto mostrare il sedere nudo nel 1972, nel film di Bertolucci, Ultimo tango a Parigi, e poi per la vergogna e altre cose di fradicio ludibrio avevano costretto con furibonda e inappellabile sentenza a condannarlo al rogo: e meno male che l’incaricato doveva essere distratto, tanto che, ed era ormai il 1987, tirò fuori il malloppo diventato verginale in cui la povera, la bella Jeanne (Maria Schneider) stava sì sotto di lui, ma lui non faceva più peccato. Secondo il cinema, il gran peccato era ormai verginale, (lui su di lei) e a guardarlo non sarebbero venuti gli orecchioni.

marilyn monroe marlon brando

 

Al cinema Prada di Milano, nel 2018, diedero il film appena restaurato in anteprima; già malconcio, Bernardo Bertolucci, che sarebbe morto lo stesso anno, chiacchierava con Felice Laudadio, ogni posto del teatro gaudente. Mancava proprio lui, Brando, e lui non c’era. Essendo morto, grassone, 169 chili, e a 80 anni, il primo luglio 2004. E il centenario della nascita, invece, arriva adesso, il 3 aprile. Cent’anni.

 

marlon brando in ultimo tango a parigi

Se devo parlare di lui, […] ne sceglierei uno del 1951, tratto da Tennessee Williams, Un tram che si chiama desiderio: […] lui in canottiera che divenne di massima moda, e lui mai fu visto così divino nel genere stupratore e all’età giusta. Non c’era verso per lui, e si dovette aspettare il 1972 perché il coraggioso nostro simpatico parmigiano osasse: e […] poi si aspettò ancora altri quarant’anni perché finalmente uscisse dal ghetto dell’inquisizione scema.

 

marlon brando

Intanto, tra gli altri suoi film, mi sono piaciuti di più — lui vecchio, lui grasso, lui diabetico — Il Padrino e Apocalypse Now. Poi ci sarebbero i figli, una bella quantità arrivati tra varie omosessualità […] Poi, leggendo la sua storia con la pienezza del tempo così lontano che non conta più niente, viene in mente che la famiglia lui ce l’aveva: a Tahiti […]

marlon brando APOCALYPSE NOW

[…] C’era molto dolore nella casa dove a Tahiti pensava di avere una famiglia, e dove l’amore e il disamore spinsero il primo figlio di Brando, Christian, a uccidere il compagno della sorellastra, mentre Cheyenne, la bellissima Cheyenne, a 25 anni si impiccò nella casa della madre a Tahiti. Tarita e Marlon non andarono al suo funerale. Storie bruttissime, vite distrutte dove prima si pensava al paradiso.

marlon brando fronte del porto 1marlon brando 4marlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 3marlon brando 2marlon brandomarlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 7Marlon Brando - bongosMARLON BRANDO marlon brando in superman (1978)marlon brando inseguito da ron galellamarlon brando ne il padrinojack nicholson marlon brando missourimarlon brando missourimarlon brando in un ritratto di jacob howardmarlon brando 1marlon brando apocalypse now 2

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...