ADDIO CAMBRIDGE ANALYTICA, INSEGNA AGLI ANGELI A SPIARE I TEST DI BIMBIMINKIA E CINQUANTENNI SFACCENDATI - CHIUDE LA SOCIETÀ CHE SI È CIUCCIATA I DATI DI DECINE DI MILIONI DI ACCOUNT FACEBOOK - TUTTI I DIPENDENTI HANNO RICEVUTO L'ORDINE DI RESTITUIRE QUALUNQUE TECNOLOGIA E COMPUTER CHE SIA IN LORO POSSESSO...
Marco Valsania per www.ilsole24ore.com
chris wylie alla commissione parlamentare inglese
Addio Cambridge Analytica. La controversa società di analisi e consulenza politica, finita nella bufera per violazione della privacy e abuso di dati personali raccolti attraverso il social network Facebook, ha chiuso definitivamente i battenti.
Nata a Londra e poi allargatasi enormemente negli Stati Uniti, dove era stata assoldata dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump nel 2016 per sviluppare campagne ultra-mirate, ha deciso adesso di arrendersi al crescente assedio di inchieste e costi legali oltre che all’esodo ineluttabile di clienti.
Una crisi scatenata da uno scandalo che ha ormai dato vita a un intenso dibattito e al lancio di nuove regole, soprattutto in Europa, a protezione dei consumatori e rivolte all’intero universo dei social media e di Internet, il cui modello di business è finito sotto accusa per aver spesso sacrificato privacy e controlli sui contenuti.
Negli Stati Uniti, l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha promesso al Congresso riforme interne per evitare il ripetersi di simili vicende, come anche per limitare la manipolazione dell’informazione, le fake news generate nel recente passato da interferenze fatte risalire alla Russia allo scopo di screditare e influenzare le democrazie occidentali.
La chiusura di Cambridge è effettiva immediatamente e tutti i dipendenti hanno ricevuto l'ordine di restituire qualunque tecnologia e computer che sia in loro possesso. La saga del gruppo era da settimane parsa destinata a concludersi senza speranza di salvezza, dopo che la società in marzo aveva sospeso il suo amministratore delegato, Alexander Nix, scoperto in un video anche a invocare tattiche di campagna politica che comprendevano il ricorso a ricatti sessuali e tangenti. La società aveva annunciato una indagine interna per valutare il da farsi.
Cambridge aveva ottenuto contratti per 15 milioni di dollari durante la campagna elettorale del 2016 negli Stati Uniti, che si è rivelata allo stesso tempo l'apice del suo business e del suo successo e l'inizio della sua precipitosa caduta. Da allora negli Usa non ha avuto alcun nuovo cliente.
dan muresan cambridge analyticastephen bannonMARK ZUCKERBERG