apple irlanda

MELA MORSICATA DUE VOLTE - LA COMMISSIONE EUROPEA FA RICORSO CONTRO L'''ASSOLUZIONE'' DEL TRIBUNALE DI PRIMO GRADO NEI CONFRONTI DELL'IRLANDA: PER BRUXELLES, È UN DATO DI FATTO CHE DUBLINO ABBIA GARANTITO UN VANTAGGIO DA 13 MILIARDI DI EURO IN AIUTI DI STATO AL GIGANTE AMERICANO

ANSA

il trattamento preferenziale di apple in irlanda

 

La Commissione Ue ha deciso di presentare ricorso alla Corte di giustizia europea contro la sentenza del luglio 2020 del tribunale che ha annullato la decisione di Bruxelles sugli aiuti di stato "illegali" concessi dall'Irlanda a favore di Apple. Lo annuncia la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager. "La sentenza del tribunale solleva importanti questioni giuridiche" e "la Commissione ritiene rispettosamente che nella sua sentenza il Tribunale abbia commesso una serie di errori di diritto", sottolinea Vestager.

 

APPLE E LA BANDIERA D IRLANDA

"Garantire che tutte le società, grandi e piccole, paghino la loro giusta quota di tasse rimane una priorità assoluta per la Commissione", prosegue Vestager, sottolineando che "il Tribunale ha ripetutamente confermato il principio secondo cui, sebbene gli Stati membri abbiano la competenza per determinare la loro legislazione fiscale, devono farlo nel rispetto del diritto Ue, comprese le norme sugli aiuti di Stato".

 

Nell'agosto del 2016 l'Antitrust Ue aveva deciso che l'Irlanda avrebbe dovuto recuperare da Apple 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali. Secondo Bruxelles, grazie a due 'tax ruling', cioè accordi fiscali 'ad hoc' tra autorità e aziende, stipulati nel 1991 e 2007, Cupertino aveva evaso sistematicamente tasse che avrebbe dovuto pagare su tutti i profitti generati sulle vendite in Ue e anche in Africa e Medio Oriente.

 

Margrethe Vestager

"Se gli Stati membri concedono a determinate multinazionali vantaggi fiscali non disponibili ai loro concorrenti, ciò danneggia la concorrenza leale nell'Ue, in violazione delle norme sugli aiuti di Stato", spiega oggi la vicepresidente Ue responsabile per la Concorrenza, che chiede di "continuare a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire che le aziende paghino la loro giusta quota di tasse".

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