
LA "GINTONERIA" DI DAVIDE LACERENZA ERA IL TEMPIO DEL TRASH - NEL LOCALE MILANESE, TRA ALCOL DROGA E PROSTITUTE, SI VEDEVANO DELLE RAGAZZINE SEMINUDE CHE NUOTANO A RANA NELL'ACQUA ZOZZA DELLA FONTANA PRESENTE ALL'INTERNO - ACCANTO ALLE GIOVANI C'ERANO RICCHI COJONI CHE, UBRIACHI, "SCIABOLAVANO" BOTTIGLIE CON L’IPHONE - IN UN VIDEO, LACERENZA, ARRESTATO INSIEME A STEFANIA NOBILE PER SPACCIO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, TIRA FUORI IL SUO AUGELLO E LO MOSTRA AI CLIENTI - IN UN ALTRO FILMATO, IL 59ENNE LACERENZA, EX SCARICATORE DI PATATE AL MERCATO ED EX SPOGLIARELLISTA, "LAVA" LA FERRARI, PRESA IN LEASING, CON LO CHAMPAGNE - COSA SUCCEDEVA NELLA "GINTONERIA": "A DUE FRATELLI HO FATTO FARE IL KRUG 2002 E GLI HO FATTO SCOPARE LE RAGAZZE" - VIDEO
«NIENTE POVERI» ALLA GINTONERIA DI NOBILE E LACERENZA: IL RAMPOLLO CHE HA SPESO 641 MILA EURO E LE “RAGAZZINE SEMINUDE CHE NUOTANO A RANA”
Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online
Alla Gintoneria di Davide Lacerenza e Stefania Nobile i poveri non potevano entrare. «Niente poveri», era il grido nel locale di via Napo Torriani quando si stappava una bottiglia di champagne. Con il quale Lacerenza lavava anche le automobili che aveva in leasing, ovvero la Ferrari e la Lamborghini.
Mentre nelle carte dell’ordinanza si racconta la storia di S.S., 30 anni e figlio di famiglia facoltosa della zona ovest di Milano. Secondo la Guardia di Finanza non lavora dal 2008. Ma in tre anni ha versato alle società Ginto eventi srl e La Malmaison l’incredibile somma di 641.187 euro. Ovvero buona parte di un’eredità milionaria nel frattempo prosciugatasi.
Lacerenza dice che i poveri «sono i ricchi con il braccino corto, quelli che con l’auto di lusso fanno mettere l’asciugamanino sotto le cosce sudate della donna d’estate per paura di macchiare il sedile di alcantara, quelli che per non consumare benzina la barca la spostano a remi». E alla Gintoneria non possono entrare.
Le accuse nei confronti dei due e di Davide Ariganello sono autoriciclaggio, prostituzione, detenzione e spaccio di stupefacenti (non contestato a Nobile, mentre Wanna Marchi è estranea all’indagine). A parlare con la Gdf sono stati i clienti: «Alla Gintoneria non si presentava gente per caso, chi va lì sa quel che trova», racconta Francesco, avvocato.
«L’ingresso è presidiato da buttafuori, il cui compito è fare selezione. Ti squadrano, se ritengono tu sia un barbone ti lasciano alla porta, dicono che il locale è pieno anche se è mezzo vuoto».
«Dentro è tutto nero e pacchiano, tavolini bassi e pouf, sembra un locale notturno. Un coktail, neanche granché, 50 euro e nemmeno due patatine. Si vede lontano un miglio che è un posto per escort, l’insegna è fuorviante. Se non sei interessato, vai una volta e non torni più», conclude.
Lì ha festeggiato il compleanno Filippo Romeo, ovvero Champagne, fratello del senatore della Lega Massimiliano. Ma gli scatti su Instagram negli anni hanno ritratto anche Mara Venier, Irama, Yuri Chechi, il Ken Umano e Massimo Boldi. Oltre ad Andrea Dipré. E c’è anche chi rimane deluso: «Vado in bagno e trovo la bilancia con il piatto in vetro per pippare ma neanche un po’ di carta per asciugarsi le mani, non c’è un minimo di decenza».
Un altro cliente parla di Lacerenza: «Il suo problema temo sia il senso della misura, ormai ampiamente superato da scene penose di povere ragazzine seminude che nuotano a rana nel liquame della sua fontana o rampolli semideficienti sbronzi che sciabolano bottiglie con l’iPhone».
Intanto gli inquirenti hanno sequestrato 33 mila euro su un conto in Lituania, 40 mila su conti italiani e 10 mila euro in contanti trovati alla Malmaison. «Il cliente ci valutava, chiedendoci l’età. Se venivo scelta offrivo il mio prezzo in favore della prestazione sessuale che mi chiedeva di rendere», spiega una delle escort che lavoravano nel locale. […]
Nelle foto sui social si vedeva Lacerenza che lavava «i cerchi del Ferro col Cristal». Ma sia la Lamborghini che la Ferrari erano in leasing. Quando è stato arrestato era appena tornato a casa: «Sono un pazzo, neanche una ventenne mi tiene testa». Ha detto di avere amici tra i capi della Gdf, ma i nomi che ha fatto nemmeno esistevano.
Lacerenza ha cominciato da scaricatore di patate al mercato ortofrutticolo dello zio di Trinitapoli in provincia di Barletta. Poi è stato spogliarellista nel Bar Lara di piazzale Loreto. Infine, l’invenzione dei locali con gin e champagne. «So’ arrivati i due fratelli, gli ho fatto fare il Krug 2002 e gli ho fatto scop… le ragazze qua», diceva.
DAVIDONE E IL LUSSO IN LEASING L’EX SPOGLIARELLISTA CHE SUI SOCIAL LAVAVA L’AUTO CON LO CHAMPAGNE
Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per il "Corriere della “Sera"
AUTOBIOGRAFIA DI DAVIDE LACERENZA
«Lacerenza lava i cerchi del Ferro col Cristal». Seguono commenti tra l’esaltato e l’indignato. Nelle immagini social, il patron della «Gintoneria» ruba una bottiglia di prezioso champagne da un tavolo del locale, esce in strada e versa tutto sui cerchioni della sua Ferrari.
Che poi non era neppure «sua». Idem per la «Lambo» e gran parte dell’oro sfoggiato sui social da «Davidone»: ricchezza in leasing. Come la storia del gin pregiatissimo allungato sottobanco dai barman con alcolici ben più commerciali. Tutto documentato nei filmati della Gdf.
O come la casa vicino alla stazione Centrale dove Davide Lacerenza è ai domiciliari da martedì mattina per droga e sfruttamento della prostituzione. Non il lusso di un attico a Dubai, ma un semplice appartamento milanese. Quando gli investigatori sono andati a notificargli l’ordine di custodia cautelare, era tornato da meno di un’ora dopo l’ennesima notte esagerata: «Sono un pazzo, neanche una ventenne mi tiene testa». [...]
wanna marchi stefania nobile davide lacerenza
Così come — questo è il dubbio di chi indaga — molti dei clienti spacciati nelle sue chiacchiere per poliziotti, ricconi e imprenditori («sta venendo un sindaco») sarebbero in realtà alcune delle molte millanterie di Lacerenza nella continua commistione tra la vita social e quella vera.
Questo ragazzone di 59 anni, super lampadato, è passato in un niente da scaricatore di patate al mercato ortofrutticolo con lo zio di Trinitapoli (Barletta), a spogliarellista nel famigerato «Bar Lara» di piazzale Loreto, uno dei punti d’approdo delle notti milanesi di guardie, ladri, balordi e tiratardi. Fino all’invenzione dei locali-social con gin, ostriche e crudités di pesce. [...]
Il prezzo — annotano gli investigatori — «poteva variare dai 3 ai 10 mila» euro: «So’ arrivati i due fratelli, gli ho fatto fare il Krug 2002 e gli ho fatto scop... le ragazze qua», si vantava Lacerenza. Il resto lo facevano la cocaina e le sue «sciabolate»: bottiglie stappate con coltelli, Rolex, carte di credito. [...]
Terùn del Lorenteggio, quartiere dove è nato da padre pugliese e madre veneta, ai clienti chic ha preferito influencer tatuati in faccia, cocainomani, capi ultrà e scialacquatori di patrimoni. Nel web gira ancora un video dove con i pantaloni abbassati sventola davanti ai clienti la sua «virtù meno apparente» tra il tripudio dei presenti. [...]