camion basko ponte morandi

LE AUTOSTRADE PASSANO ALLA CASSA - OGGI L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ATLANTIA DARÀ IL VIA LIBERA ALLA CESSIONE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA ALLA CORDATA GUIDATA DA CDP: A 22 ANNI DALLA PRIVATIZZAZIONE (E A TRE DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI), LA SOCIETÀ TORNA IN MANO PUBBLICA - L’ESITO DEL VOTO È SCONTATO: L’OFFERTA È STATA GIÀ APPROVATA DAL CDA, I BENETTON HANNO CAPITO CHE È MEGLIO CHIUDERE LA QUESTIONE CHE PROLUNGARE L’AGONIA…

luciano benetton

Gianluca Paolucci per "la Stampa"

 

La parola «fine» arriverà oggi alle 14, orario di convocazione dell' assemblea degli azionisti di Atlantia. Saranno loro a dire l' ultima parola - a quasi tre anni dal disastro del ponte Morandi - sul passaggio di Autostrade per l' Italia dalla holding della famiglia Benetton a una newco controllata dalla Cassa depositi e prestiti con i fondi Blackstone e Macquarie.

 

Un passaggio storico: a 22 anni dalla privatizzazione del 1999, la mano pubblica tornerà in qualche misura, seppur mediata - Cdp è controllata dal Tesoro - nel controllo della parte più importante delle autostrade a pedaggio italiane.

 

AUTOSTRADE PER L ITALIA

Agli azionisti di Atlantia viene chiesto di «esprimere parere favorevole alla cessione al consorzio» formato da Cdp insieme ai fondi esteri Blackstone e Macquarie «dell' intera partecipazione detenuta da Atlantia in Autostrade per l' Italia», si legge nella delibera sottoposta all' assemblea dal cda.

 

dario scannapieco

L' esito del voto sembra scontato: oltre a Edizione (la società dei Benetton, 30% del capitale) voterà a favore anche la Fondazione Crt (5,5%). E di certo voteranno a favore la gran parte dei fondi internazionali presenti nel capitale, dopo che i tre principali proxy advisor (Iss, Glass Lewis e Frontis, società specializzate che forniscono le indicazioni di voto sulle società quotate ai fondi d' investimento) hanno tutti dato l' indicazione di accettare l' offerta del consorzio guidato da Cdp.

una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak

 

Iss, ad esempio, sottolinea come la vicenda Autostrade abbia distratto attenzione e risorse dalle altre attività e che la mancanza di offerte alternative renda necessaria l' accettazione dell' offerta.

 

L' offerta ha già avuto l' approvazione del cda, che un mese fa ha esaminato l' offerta vincolante del consorzio, rilevando - nella relazione illustrativa per l' assemblea - «alcuni miglioramenti» sul fronte del prezzo e constatando che comunque «allo stato attuale, l' unica concreta alternativa» sarebbe il contenzioso.

 

demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi

L' offerta del consorzio guidato da Cdp, arrivata con gli ultimi «affinamenti», dopo mesi di negoziati, il 29 aprile scorso, fissa a 9,1 miliardi il valore del 100% di Aspi e riconosce una ticking fee (la percentuale corrisposta per compensare i flussi di cassa tra la firma di un accordo e il closing) del 2% annuo sul prezzo dal primo gennaio 2021 alla data del closing dell' operazione.

 

demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 5

Percentuale che, secondo Atlantia, considerando il perfezionamento dell' operazione tra la fine del 2021 e il mese di marzo 2022 (termine ultimo per il closing), farebbe salire la valorizzazione a «circa 9,3 miliardi». Se si sommano anche le componenti aggiuntive del prezzo, ci si avvicinerebbe ai 9,5 miliardi della soglia minima della forchetta di prezzo indicata dagli advisor indipendenti ad Atlantia.

 

ponte morandi

L' assemblea di oggi, che sarà in modalità Covid (quindi con la sola presenza del rappresentante designato), si riunirà in sede ordinaria e quindi deciderà con un voto a maggioranza semplice (basterà il 50% più uno dei presenti).

 

Dopo il voto dell' assemblea, sempre oggi, si riunirà il cda per convocare un nuovo consiglio che il 10 giugno dovrà assumere le determinazioni finali. La firma dell' operazione, secondo indiscrezioni, potrebbe avvenire alla fine di giugno. Intanto per domani è stato convocato il cda di Cdp che formalizzerà la nomina di Dario Scannapieco come nuovo amministratore delegato di Cassa. Prenderà il posto di Fabrizio Palermo, il manager che ha di fatto costruito l' operazione.

AUTOSTRADE PER L ITALIAAUTOSTRADE PER L ITALIA

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…