
AVVISATE I NO-EURO CACIO E PEPE: ARRIVA IL “MES PER LA DIFESA” – IL PIANO REARM EUROPE DA 800 MILIARDI NON BASTA PER FINANZIARE LE SPESE MILITARI (SI TRATTA DI RISORSE NAZIONALI): TOCCA INVENTARSI QUALCOS’ALTRO. UN’IPOTESI È CREARE UN DOPPIONE DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ, INVISO AI SOVRANISTI (È CONSIDERATO L’ANTICAMERA DELLA TROIKA), ALLARGANDOLO A NORVEGIA, REGNO UNITO E, POTENZIALMENTE, UCRAINA…
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”
ursula von der leyen tra i soldati
Su una cosa praticamente tutti i ministri delle Finanze Ue si sono trovati d'accordo ieri: gli strumenti messi a disposizione da Ursula von der Leyen per il piano europeo di riarmo non sono sufficienti. Tanto che lo stesso Valdis Dombrovskis […] ha ammesso che la Commissione «è pronta ad esplorare nuove opzioni» per finanziare l'aumento delle spese militari, «andando oltre le proposte attualmente sul tavolo».
Il piano ReArm Europe, poi ribattezzato "Readiness2030", punta a mobilitare 800 miliardi di euro, ma si tratta essenzialmente di risorse nazionali, attraverso l'attivazione della clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità, e attraverso i prestiti agevolati (che poi però andranno restituiti) del programma Safe (150 miliardi di euro in totale). Una cifra che la premier Giorgia Meloni ha definito "virtuale". Ed è per questo che i ministri delle Finanze ieri hanno discusso la necessità di dotarsi di nuovi strumenti di finanziamento comune.
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
Lo spagnolo Carlos Cuerpo ha suggerito la creazione di una sorta di Recovery per la Difesa, con l'emissione di debito comune per finanziare sovvenzioni a fondo perduto (e dunque non soltanto prestiti) in particolare per i Paesi più esposti.
Secondo lo spagnolo, si potrebbe sfruttare anche la capacità finanziaria del Mes (oggi praticamente inutilizzato), oltre ai 200 miliardi di beni russi congelati (tema che resta altamente controverso).
Ma soprattutto sul tavolo dell'Ecofin è finita la proposta di creare una sorta di «Mes per la Difesa», un nuovo strumento che sostanzialmente funzionerebbe come una vera e propria banca per il riarmo, aperto anche agli altri Stati europei extra-Ue come il Regno Unito, la Norvegia e potenzialmente la stessa Ucraina.
MES - MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA
Lo studio […] è stato elaborato dal think tank Bruegel, che ha esaminato i limiti operativi delle soluzioni sin qui proposte dalla Commissione e ha messo a punto l'idea di creare quello che è stato ribattezzato Meccanismo europeo di Difesa (Med). L'idea è ancora in fase embrionale e dunque ieri c'è stata solo una discussione preliminari tra i ministri delle Finanze, molti dei quali restano scettici, ma i britannici stanno molto spingendo in questa direzione.
La nuova istituzione, basata su un trattato intergovernativo proprio come il Meccanismo europeo di Stabilità (Mes), si occuperebbe dell'acquisizione congiunta di attrezzature militari, ma non solo: secondo gli autori della proposta, avrebbe anche il compito di «pianificare la fornitura di capacità strategiche in settori specifici, finanziandone i costi».
ESERCITO UE - GLI ASSET STRATEGICI
Gli Stati interessati (la partecipazione sarebbe su base volontaria) pagherebbero una quota in conto capitale sulla base delle loro dimensioni e delle rispettive esigenze di Difesa. Al capitale potrebbe partecipare anche la Commissione in rappresentanza dell'intera Unione europea.
Un altro aspetto fondamentale sarebbe quello di lasciare – laddove necessario – la proprietà degli asset in capo al Med, il che consentirebbe di non caricare il peso contabile sui bilanci dei singoli Stati, che si limiterebbero a pagare un canone per l'utilizzo per non appesantire il loro debito. L'idea è di definire un elenco minimo di beni strategici che potrebbero essere acquistati o gestiti in comune attraverso il Med, come sistemi satellitari per l'intelligence e la comunicazione militare, sviluppo e distribuzione dei sistemi di difesa aerea e alcune tecnologie missilistiche.
«Più strumenti strategici saranno di proprietà del Med – si legge nel documento – e maggiore sarà l'impegno politico degli Stati membri verso una cooperazione più profonda». […], il Med potrebbe anche raccogliere denaro sui mercati attraverso l'emissione di obbligazioni per mettere a disposizione prestiti a tassi agevolati ai suoi membri da utilizzare per le spese nel settore della Difesa.