FORTE COI DEBOLI E DEBOLE COI FORTI! - LA BANCA D’ITALIA, SORDA E CIECA SUGLI SCANDALI MILIARDARI COME MONTEPACCHI, FA INVECE LA VOCE GROSSA CONTRO LE “SOFFERENZE” BANCARIE: LE BANCHE, COSTRETTE A RIVEDERE LE GARANZIE SUI CREDITI, SI RIFARANNO SUI CLIENTI - IL REDDE RATIONEM COLPIRÀ ANCORA DI PIÙ IMPRESE E FAMIGLIE…

Andrea Greco e Vittoria Puledda per "La Repubblica"

Il Banco Popolare è stato il primo. "Solo" il primo, sottolineano in molti: la stagione dei bilanci, che partirà dalla prossima settimana, riserverà sorprese poco piacevoli. Di sicuro la Banca d'Italia non ha intenzione di fare sconti al sistema, anzi: con ispezioni a tappeto, su tutti i principali gruppi creditizi quotati, via Nazionale ha significato che occorrono politiche di bilancio rigorose sugli accantonamenti a fronte di crediti in difficoltà.

Non solo, ha fatto capire che occorre anche un'opera di pulizia radicale sulle garanzie reali dei prestiti, in larghissima misura immobili.
Secondo la vigilanza queste garanzie hanno valori che troppo spesso non corrispondono più ai prezzi di mercato. Così gli ispettori hanno suggerito di applicare il criterio del "pronto realizzo": un concetto di buon senso che corrisponde a uno sconto intorno al 20-25% rispetto al valore di mercato (a sua volta molto ben inferiore al valore peritale degli anni passati).

L'effetto combinato dei due fattori - più crediti in difficoltà e garanzie reali da svalutare - ha portato la popolare veronese ad annunciare maggiori rettifiche su crediti per 650 milioni; l'altro che finora ha fatto dichiarazioni ufficiali è stato il Credit Agricole in Italia, che ha parlato di circa 35 milioni di maggiori accantonamenti. Ma il brutto probabilmente deve ancora venire. Fino a quando non ci saranno certezze bilanci approvati e diffusi - le uniche voci che si raccolgono sono quelle di corridoio e le stime degli analisti.

Abbastanza univoche nell'attendersi accantonamenti rilevanti per rimpinguare i tassi di coperture pre-crisi (Equita ha stimato in 6,5 miliardi gli accantonamenti ulteriori delle principali banche, solo per colmare la metà del peggioramento post-crisi).
Venerdì prossimo toccherà a Unicredit pubblicare i conti. Piazza Cordusio è l'unica banca insieme a Intesa Sanpaolo - a non essere stata ispezionata: solo verifiche documentali su alcune posizioni critiche, da cui la vigilanza avrebbe caldeggiato qualche decina di milioni in più di maggiori coperture su crediti.

Tuttavia Unicredit, dove pure non si esclude di tornare al dividendo per i soci, mediterebbe prudenzialmente di arrotondare gli accantonamenti, che secondo fonti e stime potrebbero crescere anche di 2 miliardi. Anche Ca' de Sass farà qualche svalutazione di crediti, ma la maggior banca italiana, forte di un tasso di copertura sofferenze del 60%, non dovrebbe avere problemi nel mantenere il dividendo di 6 centesimi.

L'allarme utili lanciato dal Banco Popolare potrebbe fare invece più male tra le taglie bancarie minori. Per esempio la Popolare dell'Emilia Romagna, dove gli accantonamenti sono attesi abbastanza forti da dare uno scossone importante all'ultima riga di bilancio. Oppure in Carige, e in certe piccole popolari del meridione che potrebbero andare incontro a problemi importanti.

In più alla Bper - dov'è in chiusura l'ispezione di Bankitalia - si dice che Via Nazionale abbia storto il naso davanti ai consiglieri-imprenditori
affidati per cifre elevate dalla popolare. Anzi: le recenti dimissioni di Alessandro Fagioli sarebbero imputabili anche a questo (Vittorio Fini aveva fatto un passo indietro in occasione della scorsa assemblea, non ricandidandosi a fine mandato) e un paio di altri consiglieri potrebbero fare scelte analoghe, al prossimo rinnovo.

 

bankitalia big BANCA ITALIABANKITALIAmonte dei paschi di siena

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...