lorenzo rosi pier luigi boschi

ECCO COME SI SPOLPA UNA BANCA - NEGLI ULTIMI DUE ANNI, CON IL BILANCIO GIÀ IN ROSSO, IN “ETRURIA” HANNO AFFIDATO 56 CONSULENZE PER 17 MILIONI DI EURO - E POI HOTEL, AVVOCATI, SPESE PAZZE IN KAZAKISTAN: ECCO TUTTI GLI SPERPERI DELL’ISTITUTO - LA NUOVA INDAGINE PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  7il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7

In tre anni hanno affidato 56 consulenze spendendo 17 milioni di euro. Quando il bilancio era già in rosso e la banca era sull' orlo del fallimento hanno concesso centinaia di finanziamenti, spesso senza nessuna garanzia o peggio omettendo di comunicare il conflitto di interessi.

 

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  5il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 5

Ecco perché la nuova indagine per bancarotta fraudolenta aperta dalla procura di Arezzo dopo la dichiarazione di insolvenza del tribunale, si concentra sui componenti degli ultimi due Consigli di amministrazione. Sotto inchiesta c' è l' operato dell' ex presidente Lorenzo Rosi e dei suoi due vice Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre della ministra per le Riforme Maria Elena, che sono stati in carica da maggio 2014 a febbraio 2015; ma anche quello del precedente Cda guidato da Giuseppe Fornasari.

 

A leggere gli allegati alla relazione del commissario liquidatore Giuseppe Santoni colpisce la mole di incarichi ritenuti «inutili» dagli ispettori di Bankitalia, come quelli affidati per studiare la fattibilità di una «fusione» che invece non ha avuto alcun seguito, nonostante l' offerta presentata da Banca popolare di Vicenza.

 

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  4il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 4

Proprio su questo i magistrati guidati dal procuratore Roberto Rossi vogliono saperne di più, e per questo hanno chiesto agli investigatori del Nucleo Tributario un' attenzione particolare al lavoro del comitato ristretto (di cui faceva parte lo stesso Boschi) che si sarebbe mosso in maniera autonoma rispetto al Cda e per questo è finito nel mirino degli ispettori.

 

roberto rossiroberto rossi

Non solo. Numerose «anomalie» rilevate nel corso delle ispezioni dovranno essere approfondite proprio per ricostruire il percorso dei soldi. Un parere da 50 mila euro Ci sono numerose società, alcuni studi legali, banche d' affari e svariati professionisti nell' elenco dei consulenti messi «sotto osservazione» dai funzionari di Bankitalia perché mancano le delibere di autorizzazione, oppure sono stati pagati più di quanto pattuito o ancora - ed è la maggioranza - hanno svolto incarichi identici a quelli affidati a funzionari e dipendenti della stessa Etruria.

 

Una situazione tanto grave da spingere gli ispettori a chiedere formalmente «il rafforzamento dei presidi riguardo ai momenti di delibera e formalizzazione degli incarichi, nonché i riscontri delle attività svolte, onde evitare il ripetersi delle anomalie rilevate».

Raccomandazione che non risulta essere stata rispettata. Tra i casi più eclatanti quello del professor Enrico Laghi.

 

Scrivono gli ispettori: «È stata pagata una fattura da 50 mila 752 euro. Oggetto della consulenza è un parere sulla contabilizzazione dell' operazione Palazzo della Fonte. Non rinvenuta specifica delibera in quanto i verbali del Consiglio di amministrazione fanno riferimento ad un parere espresso da Laghi ma non riportano le somme da corrispondere per tale attività.

 

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

Nella pratica non è presente il contratto o l' incarico. L' attività di consulenza si è concretizzata in un unico parere datato 14 marzo 2014». L' aumento di capitale Nonostante le strutture interne specializzate, per ogni nuovo progetto ci si rivolgeva fuori, anche se ciò comportava un notevole aggravio di spesa. Alla «Jci Capital Limited» vengono versati nel 2013 ben un milione e 851 mila euro.

renzi con il padre suo e di boschi e rosi di banca etruria stile amici mieirenzi con il padre suo e di boschi e rosi di banca etruria stile amici miei

 

Nella relazione finale sono ben evidenziate le «anomalie» riscontrate: «Due fatture di 484 mila euro e un milione 331 mila euro sono relative all' assistenza per l' operazione di aumento di capitale. La fattura di 36 mila euro è invece relativa a prestazioni per assistenza per emissione prestito obbligatorio subordinato del 3 luglio 2014. Quest' ultima non risulta conforme alla delibera che prevedeva viceversa una spesa totale di 33 mila euro iva compresa. Si rileva che la fattura relativa all' aumento di capitale è stata contabilizzata come "riserva da utili"».

 

ENRICO LAGHIENRICO LAGHI

Hotel e missioni all' estero Alla «Cosman srl» sono stati versati «85 mila euro per una consulenza su aspetti di business internazionale, in particolare in Kazakistan e Kirghizistan». Nel fascicolo relativo alla società gli ispettori di Bankitalia hanno trovato sia la delibera, sia il contratto. Resta da capire quale fosse l' obiettivo dell' incarico visto che i due Stati appaiono difficilmente strategici per gli interessi di Etruria, soprattutto perché «non è stata fornita alcuna documentazione sul servizio fornito». Mistero anche sulla scelta di pagare circa 50 mila euro per i soggiorni in albergo di società di revisione come Kpmg che dalla Banca ha ottenuto in tre anni quasi tre milioni di euro.

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…