morgante rossi frecciarossa

BINARIO MORTO - RIVOLUZIONE TRENITALIA: BARBARA MORGANTE, CONTRARIA ALLA QUOTAZIONE DELLE FRECCE, LASCIA IL RUOLO DI AMMINISTRATORE DELEGATO. IN POLE POSITION PER IL SUO RUOLO C’È ORAZIO IACONO, DIRETTORE DEL TRASPORTO REGIONALE - MAZZONCINI (FS) HA FATTO DEL DEBUTTO IN BORSA UNA SUA BANDIERA

Andrea Montanari per www.milanofinanza.it

 

Barbara Morgante Barbara Morgante

Rivoluzione nel mondo Fs. Come emerge dalla lettera inoltrata ieri dal cda di Trenitalia al presidente del collegio sindacale della stessa società di trasporto, Maria Laura Prislei, lettera che MF-Milano Finanza ha potuto consultare, sono arrivate le dimissioni dello stesso organo di gestione di Trenitalia.

 

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che porterà all'uscita di scena del presidente Tiziano Onesti e soprattutto dell'amministratore delegato Barbara Morgante. Una scelta tutta da interpretare in ambienti politici e industriali, visto che arriva neppure due anni dalla nomina e dell'indicazione di fatto governativo. Ora sia l'esecutivo Gentiloni sia Ferrovie dovranno correre ai ripari per trovare un nuovo management.

 

BARBARA MORGANTE BARBARA MORGANTE

È plausibile che la partita si definisca tra il 25 e il 26 settembre, quando potrebbe essere eletto il nuovo board. E, dalle prime indiscrezioni che emergono in queste ore in ambienti della Capitale, il posto di Morgante dovrebbe essere preso da Orazio Iacono, che attualmente ricopre il ruolo di direttore della divisione Passeggeri Regionale Trenitalia, ossia l'area di business che, come anticipato nei giorni scorsi dal Corriere dello Sera, ha ottenuto la miglior performance in termini di crescita (ebitda salito da 718 a 783,9 milioni) nel 2016.

 

 

Ma cosa ha portato alla rottura tra il gran capo di Fs, Renato Mazzoncini, e i vertici della principale controllata? Pare che lo scontro ruoti attorno al futuro del business e ai progetti di valorizzazione degli asset, in particolare il business dell'Alta Velocità. Questo perché, e non è un segreto, Mazzoncini vuole dall'inizio del suo mandato quotare in borsa Fs o parti di essa. L'ultima ipotesi era quella relativa all'ipo delle Frecce.

RENATO MAZZONCINIRENATO MAZZONCINI

 

Ma proprio su questo tema, Mazzoncini aveva dovuto registrare nei mesi scorsi la posizione contraria di Morgante che invece preferiva portava avanti il business plan che faceva perno sulla crescita interazionale e sul trasporto locale. Morgante, di fatto, aveva espresso (più volte) un parere non favorevole alla quotazione, nel 2017 o 2018, dell'Alta velocità perché la considerava un depauperamento del valore dell'intero gruppo ferroviario, a differenza di Mazzoncini che aveva fatto dell'ipo uno dei pilastri del suo progetto.

 

 

RENATO MAZZONCINIRENATO MAZZONCINI

Ma che qualcosa si fosse incrinato nei rapporti tra Fs e i vertici di Trenitalia e che da settimane si stesse lavorando a un avvicendamento emerge dal contenuto della missiva inoltrata dal cda di Trenitalia al presidente del collegio sindacale. Nel documento, infatti, si legge che «la dottoressa Morgante ha accettato la proposta della capogruppo Fs di assumere il ruolo di direttore centrale governance partecipazioni estere, nell'ottica del progressivo sviluppo e valorizzazione delle attività internazionali del gruppo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...