BORSE EUROPEE IN RIBASSO, PAURA PER IL VOTO IN SLOVACCHIA SUL FONDO SALVA-STATI - LE PAROLE DI TRICHET NON AIUTANO I LISTINI, MILANO -1,40% - BENE I TITOLI BANCARI, MALE GLI INDUSTRIALI - OCSE: DISOCCUPAZIONE STABILE - JUNCKER: CHI HA BOND GRECI POTRÀ PERDERE PIÙ DEL 60% - BOT, BUONA DOMANDA, CALA IL RENDIMENTO - CAMUSSO ALL’ASSEMBLEA SELEX “LICENZIA” GLI INQUISITI DI FINMECCANICA - DOPO FIAT E LE CARTIERE PIGNA, ANCHE NERO GIARDINI ABBANDONA CONFINDUSTRIA - LA CONSOB FA I CONTI (VERI) IN TASCA AI MANAGER - IL QATAR CONQUISTA IL PRIVATE BANKING DEL BELGIO. CHE PIACEVA ANCHE AGLI AGNELLI…
1 - TENSIONI IN SLOVACCHIA PER VOTO A EFSF, ANCHE MILANO PERDE COLPI...
MF - Dow Jones - Prosegue al ribasso l'andamento delle piazze finanziarie europee. A guidare i listini del Vecchio Continente, che tirano così il fiato dopo i rally delle sedute precedenti, Londra (-0,78%) e Parigi (-1%), mentre Francoforte segna un -0,70%. A piazza Affari il Ftse Mib lascia sul terreno l'1,40% a 15.873 punti.
Oltre alle parole poco rassicuranti del presidente della Bce, Trichet, pesano le tensioni che precedono il voto del Parlamento slovacco sulla riforma dell'Efsf. Il primo ministro slovacco, Iveta Radicova, ha detto che chiederà il voto di fiducia sul suo Governo sulla ratifica del potenziamento del fondo di salvataggio della zona euro.
Tuttavia Freedom and Solidarity (Sas), piccolo partito della maggioranza di Governo in Slovacchia, ha già detto che si asterrà dal voto. Questa decisione significa che il Governo non riuscirà ad avere la maggioranza nello scrutinio atteso nel pomeriggio. La ratifica della riforma dell'Efsf potrà avvenire con una nuova votazione, più tardi, grazie al probabile supporto dell'opposizione.
"Legare questi due voti significa la perdita definitiva delle possibilità di approvare la riforma del fondo", ha detto il capo della formazione politica, Richard Sulik, riferendosi all'unione tra il voto di fiducia sul Governo e lo scrutinio sull'Efsf. La Slovacchia è l'ultimo paese dei diciassette della zona euro che deve ratificare i nuovi poteri assegnati all'Efsf dal summit europeo del 21 luglio scorso.
"La situazione interna è abbastanza delicata" in Slovacchia "e non è escluso il rischio di una bocciatura" sulle modifiche dell'Efsf, oggi al vaglio del Parlamento, commenta Asmara Jamaleh, forex strategist di Intesa Sanpaolo, aggiungendo che "questo rappresenterebbe un problema per la riforma della Efsf e, per quanto riguarda l'euro, farebbe rapidamente perdere al cambio quanto ha recuperato ieri".
Maglia nera del paniere principale milanese resta Fondiaria Sai che cede il 3,29% a 1,67 euro, seguita da Fiat Industrial (-2,77%) e Telecom Italia (-2,91%). In generale sono gli industriali a registrare i ribassi maggiori, mentre i bancari restano sostenuti. Compatti nella fascia alta del listino per tutta la prima parte della mattina, ora Ubi Banca cresce del 2,17%, Unicredit registra un +2,69%, mentre il Banco Popolare un +1%. In calo frazionale Mps e Bpm. In ribasso Intesa Sanpaolo (-2,22%).
2 - OCSE: DISOCCUPAZIONE STABILE ALL'8,2% IN AGOSTO, AREA EURO 10%...
Radiocor - La disoccupazione nei principali Paesi industrializzati e' rimasta all'8,2% in agosto, lo stesso livello di luglio e in linea con i dati prevalenti da inizio 2011. Lo rende noto l'Ocse. Anche nell'area euro il tasso dei senza lavoro non ha segnato variazioni rispetto al mese precedente e si mantiene sui livelli registrati dal novembre 2010. Circa 44,3 milioni di persone risultavano disoccupate in agosto nell'area Ocse, con un calo di 2,3 milioni dall'agosto 2010, ma con un incremento di 10,4 milioni rispetto ai livelli ante-crisi (agosto 2008).
Poche le variazioni di nota tra i Paesi aderenti all'Ocse. L'Australia segna l'incremento maggiore (+0,2% al 5,3%) e il Giappone il calo maggiore (-0,4% al 4,3%). In Spagna il tasso piu' elevato (21,2%). L'Italia e' al 7,9% in calo dall'8% di luglio e in calo di 0,3 punti rispetto all'agosto 2010. La media del G7 e' del 7,7% (dal 7,8% di luglio), quella della Ue del 9,5% (invariata).
3 - GRECIA, JUNCKER: DETENTORI BOND POTREBBERO PERDERE OLTRE IL 60%...
(LaPresse/AP) - I detentori di bond della Grecia potrebbero doversi accontentare di meno della metà di quanto Atene deve loro. Ad ammetterlo è stato il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che ha parlato di un "haircut di oltre" il 50% o il 60% per i creditori della Grecia, in un intervento ripreso dall'emittente di Stato austriaca Orf.
Nel vertice dei leader europei del 21 luglio scorso si era parlato di un taglio di appena il 21% per i rimborsi obbligazionari di Atene, mentre molti economisti avevano già avvisato che sarebbe stato necessario negare ai creditori della Grecia almeno il 50% di quanto gli spetta. Juncker ha aggiunto che a differenza dei mercati finanziari, i politici europei "sono stati lenti nel reagire alla crisi del debito" perché "non c'era un'esperienza storica" che aiutasse a comprendere la crisi attuale.
4 - DEXIA, TRICHET: SCELTE FATTE GIUSTE, MA ATTUARLE TUTTE E SUBITO...
(LaPresse) - Le scelte fatte per salvare il gruppo bancario franco-belga Dexia "sono giuste", ma occorre che tali decisioni "vengano attuate tutte e immediatamente" da Francia, Belgio e Lussemburgo. Lo ha affermato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in un'audizione di fronte alla commissione Affari monetari del Parlamento Ue.
5 - CRISI, TRICHET: EFSF PUÃ ESSERE UTILE PER RICAPITALIZZARE BANCHE...
(LaPresse) - Il fondo di salvataggio europeo (Efsf), in un momento di difficoltà per "la liquidità e i finanziamenti delle banche", può essere utile per ricapitalizzare gli istituti "anche nei Paesi esclusi dai programma di assistenza".
6 - GRECIA, BARROSO: ANCHE PAESI UE MA NON EUROZONA DOVREBBERO AIUTARE...
(LaPresse/AP) - Anche i Paesi dell'Unione europea che non utilizzano l'euro dovrebbero contribuire al piano di salvataggio della Grecia. Così il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, intervistato dal tabloid tedesco Bild. Questo perché problemi nell'eurozona, ha spiegato Barroso, creerebbero difficoltà a tutti i 27 Paesi Ue. "Londra non ha l'obbligo di aiutare la Grecia", ha detto il presidente, ma "vorrei che tutti i Paesi che sono in grado di farlo finanziariamente mostrassero sostegno".
7 - CRISI: MANCATA SOLUZIONE PROBLEMI EUROZONA DANNEGGIA ECONOMIA...
Radiocor - 'I rischi di peggioramento delle prospettive di crescita sono aumentati principalmente a causa delle preoccupazioni per la crisi dell'eurozona non risolta e delle sue ripercussioni sui mercati finanziari e sul rallentamento dell'economia a livello globale'. E' questo il messaggio dell'ultimo rapporto sull'eurozona pubblicato oggi dalla Commissione europea.
8 - BOT: BUONA DOMANDA, RENDIMENTO ANNUALI SCENDE AL 3,57%...
Radiocor - Il rendimento dei BoT annuali torna sotto il 4%: nell'asta di oggi, come previsto dagli operatori interpellati da Radiocor, e' sceso di 0,583 punti ri spetto a un mese fa, portandosi al 3,57%. Buona la domanda, a 13,133 miliardi con titoli offerti per 7, importo interamente assegnato a un prezzo medio ponderato di 96,488. Assegnati anche 2,5 miliardi di BoT a 74 giorni (7,623 miliardi la domanda) con tasso medio ponderato all'1,735% (-0,073 punti).
9 - FINMECCANICA: CAMUSSO, MANDI VIA INQUISITI E SPIEGHI PIANO INDUSTRIALE
(ASCA) - ''Se c'e' gente inquisita Finmeccanica la mandi via e ci dica qual e' il piano industriale sul quale deve muoversi''. Lo afferma Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, intervenendo a una assemblea della Selex (gruppo Finmeccanica) a Campi Bisenzio in provincia di Firenze. ''Su Finmeccanica - dice - potremmo fare dei romanzi per le cose lette in questo periodo. Che aziende come questa facciano parte del gossip e' una profonda ingiustizia nei confronti dei lavoratori''.
La Camusso non si vuole soffermare sulle notizie che riguardano Finmeccanica emerse da alcune inchieste giudiziarie ma vuol parlare della gestione della societa'. ''Noi - afferma - siamo contro l'idea che c'e' un'Italia del Nord che fa il pieno e una parte del Paese che puo' arretrare. Il nostro metro di misura per Finmeccanica e' come si salvaguardano le attivita' in tutto il Paese, senza trasferimenti delle sedi''.
E poi, ribadisce, ''i pezzi di Finmeccanica non sono in vendita: non e' solo una difesa della Breda, che pure e' una grande azienda con centinaia di dipendenti, ma anche di che idea di Paese siamo. Tutti i grandi Paesi, a partire da Francia e Germania, hanno una grande societa' ferroviaria e una grande azienda produttrice di treni''.
Inoltre, dice ancora la leader della Cgil, ''proprio perche' e' un'azienda partecipata che va bene, Finmeccanica dovrebbe investire e non ridimensionare. Chi sviluppa la grande industria se non lo fa Finmeccanica? Questo lo diciamo all'Ad ma anche al ministro del Tesoro che ne detiene le quote. In un qualunque Paese in una grande azienda pubblica produttiva il governo dovrebbe intervenire, ma forse qui se non interviene e' meglio''.
10 - TELECOM ITALIA: FITCH TAGLIA L'OUTLOOK A NEGATIVO, CONFERMATO GIUDIZIO BBB...
finanza.com - L'agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver ridotto l'outlook sul rating di Telecom Italia a "negativo" dal precedente "stabile". Confermato il giudizio di lungo termine "BBB". La decisione è attribuibile al "ridotto spazio di manovra della società durante le fasi di peggioramento dello scenario macro". Il titolo a Piazza Affari quota in calo del 2,91% a 0,8515 euro.
11 - LA CONSOB FA I (VERI) CONTI IN TASCA AI MANAGER...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - La Consob sta per approvare un regolamento per introdurre più trasparenza nelle retribuzioni degli amministratori e dei top manager delle società quotate. Ieri la commissione presieduta da Giuseppe Vegas ha avviato la consultazione, come prevede la legge, fino all'11 novembre, poi emanerà il regolamento che attua una direttiva europea del 2009, recepita nel dicembre 2010.
Le società entro 21 giorni dall'assemblea di bilancio devono presentare una «relazione sulla remunerazione» in due parti: una in cui specificano i principi sui compensi per manager e amministratori, e un'altra in cui vengono specificati tutti i compensi sotto le più svariate forme.
E per ciascun amministratore o manager. Una prima prova in tal senso c'è stata alle assemblee sul bilancio 2010, ma con quelle sui conti 2011 la materia dovrebbe essere a regime. D'altronde finora le società non hanno brillato per trasparenza. Che invece, per la Consob, potrebbe «responsabilizzarle» nel definire i compensi: «Il rischio di giudizi negativi da parte del mercato potrebbe favorire il design di migliori e più efficaci sistemi di incentivazione, limitando l'estrazione di benefici privati a danno degli azionisti di minoranza».
Da un'analisi effettuata dalla commissione sui bilanci emerge che le voci «emolumenti per la carica» e «altri compensi» pesano per il 43% e il 33% della retribuzione, i «bonus e altri incentivi» per il 22% e i «benefici non monetari» per l'1,3%. Le voci più diffuse sono per esempio le indennità in caso di dimissioni o di licenziamento senza giusta causa (i cosiddetti «paracadute d'oro»), il mantenimento di benefici non monetari o contratti di consulenza ad hoc successivamente all'uscita dalla società .
Tutte componenti significative della retribuzione di un manager, ma finora conosciute (e non sempre) solo ex post. I 40,6 milioni di buonuscita di Alessandro Profumo da Unicredit, i 16,6 milioni per Cesare Geronzi e il vitalizio da 1,5 milioni l'anno per Antoine Bernheim reversibile al 60% dalle Generali, tanto per citare i casi più recenti, continueranno a fare notizia. E le retribuzioni d'oro continueranno ad esserci, d'altronde il merito (se c'è) va premiato. Ma almeno gli azionisti le conosceranno al momento della firma del contratto, e non di quella dell'assegno.
12 - IL QATAR CONQUISTA IL PRIVATE BANKING DEL BELGIO. CHE PIACEVA ANCHE A EXOR...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - In un solo colpo due fra le principali società di private banking del Belgio finiscono nelle mani degli emiri del Qatar. Ieri il ministro delle finanze di Bruxelles, Luc Frieden, ha dichiarato che il braccio belga della squassata Dexia, la Dexia International Banque Luxembourg, attiva appunto nel private banking, sarà ceduto a un gruppo di investitori legati alla famiglia reale qatariana. Contemporaneamente il gruppo belga Kbc ha annunciato di aver ceduto per circa 1 miliardo di euro la controllata Kbl (private banking) alla società lussemburghese Precision Capital, indicata come vicina agli interessi del governo di Doha.
In realtà l'identificazione è molto forte: Precision Capital è il nuovo nome della Al Mirqab Finance sa, nel cui board siede direttamente lo sceicco Hamad bin Jassim bin Jaber bin Muhammad Al Thani, primo ministro del Qatar. C'è anche un fronte italiano nella storia: Kbl era stata guardata all'inizio del 2010 dalla Exor, la cui offerta era stata però scartata dai belgi a favore degli indiani di Hinduja, che avevano rilanciato a 1,35 miliardi. Ma poi le trattative saltarono per motivi non chiari. Ieri la cessione al Qatar. Allo stesso prezzo messo sul piatto quasi due anni fa dalla famiglia Agnelli.
13 - VINO ALL'ASTA: DOPO I RECORD GELARDINI & ROMANI SBARCA A HONG KONG...
A. Jac. per il "Corriere della Sera" - Un mercato sicuro? Quello dei «fine wine», i vini da collezione che non temono la crisi, anzi che rappresentano una valida alternativa per gli investimenti. La conferma arriva dal risultato record ottenuto da una bottiglia di Imperiale Masseto Tenuta dell'Ornellaia del 2006 che secondo www.winenews.it, nell'ultima asta di Gelardini & Romani Wine Auction, è stata battuta per 9.597,20 euro. E il momento sarebbe così propizio per le etichette di pregio made in Italy che la prima casa d'aste italiana specializzata in vino, ha deciso di «sbarcare», il 19 novembre, a Hong Kong, la capitale mondiale dei «fine wine» (con un giro d'affari 2010 per le sole aste di vino di oltre 400 milioni di euro): dove metterà all'incanto soltanto bottiglie tricolore.
14 - CONFINDUSTRIA: BRACALENTE (NERO GIARDINI) ESCE
(ANSA) - Dopo la Fiat e le Cartiere Paolo Pigna, lascia Confindustria anche l'industriale calzaturiero Enrico Bracalente (Nero Giardini), titolare attraverso la Bag di un'impresa da 200 milioni di fatturato e 277 dipendenti diretti (2.500 con l'indotto). Quella che ha lanciato le scarpe con la bandierina tricolore, per dimostrare - anche se le associazioni artigiane l'hanno piu' volte contestato - che il suo e' 'vero' Made in Italy.
La notizia dell'addio, nell'aria da settimane, non fa certo piacere al presidente della Territoriale di Fermo Andrea Santori, che tuttavia non rinuncia a coltivare un sogno: riuscire prima o poi a conquistare l'iscrizione del re degli industriali calzaturieri, Diego Della Valle, pure lui con azienda nel Fermano. Bracalente per ora non parla, lo fa invece Santori: ''Gia' durante la scorsa edizione del Micam - spiega - Bracalente mi aveva avvisato della sua volonta' di uscire dall'associazione, perche' stava aprendo un nuovo showroom su Milano che rendeva inutile la sua partecipazione alle prossime edizioni del Micam, per cui i nostri associati godono di particolari sconti''.
''Mi ha meravigliato solo il fatto che abbia deciso di ufficializzare l'uscita adesso, forse, credo, sulla scorta di quanto ha fatto Sergio Marchionne per Fiat''. E mister Tod's? Santori vorrebbe coinvolgere ''un imprenditore di caratura mondiale, per condividere i nostri programmi formativi''.
''Con il direttivo dell'associazione abbiamo incontrato Della Valle qualche mese fa, e entro ottobre ci incontreremo nuovamente per cercare di condividere con lui i percorsi formativi da destinare ad operai, maestranze e collaboratori delle imprese del territorio. Vogliamo capire se i percorsi individuati dagli imprenditori del Fermano possano essere utili anche per imprese come la sua. Ma da qui a pensare che Della Valle si iscriva alla Territoriale ne passa: e in ogni caso la scelta e' del tutto personale''.
Iveta-Radicova PREMIER SLOVACCOIveta Radicova E ANGELA MERKELJUNCKERIL CRAC DELLA GRECIAtrichetSUSANNA CAMUSSODexiaMARINA GROSSI E PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI han 22 giuseppe vegasGli emiri del Qatar ricevono la Coppa del Mondo da Blatter John Elkann ENRICO BRACALENTE DI NERO GIARDINI