FUGA DAL LINGOTTO – DOMANI IL BONIFICO DA 1,9 MILIARDI CON CUI TORINO SARA’ TAGLIATA FUORI DALLA GUIDA DI FIAT-CHRYSLER – IN ITALIA NON CI SARA’ SEDE NE’ FISCALE NE’ LEGALE

Pierluigi Bonora per "Il Giornale"

Domani o al massimo mercoledì sarà messa la parola fine alla lunga trattativa che ha portato Fiat a conquistare l'intera partecipazione di Chrysler. Sul conto corrente del fondo pensionistico Veba saranno accreditati 1.750 milioni di dollari da Fiat Nord America e, da parte di Chrysler Group, la prima di quattro tranche, per complessivi 700 milioni di dollari, nel rispetto degli accordi siglati all­a fine del 2013 e ufficializzati il giorno di Capodanno.

Le altre tre rate cash, di 175 milioni ciascuna, saranno versate a Veba nei prossimi tre anni. In tota­e, dunque, domani il fondo pensioni americano che ha ceduto il 41,5% di Chrysler a Fiat si troverà sul conto 1.925 milioni di dollari, una vera manna alla luce del profondo rosso in cui versa e della ncessità di far fronte agli adempimenti verso i propri iscritti. Gli altri 1.900 milioni concordati dalle parti figurano come erogazione straordinaria che Chrysler Group pagherà ai soci.

Tutto da copione, dunque, tranne i tempi. I pagamenti, infatti, sarebbero dovuti avvenire entro oggi o addirittura nella scorsa settimana, come annunciato un po' frettolosamente da Sergio Marchionne lunedì all'Auto Show di Detroit. L'ad di Fiat e la stessa Veba si erano probabilmente dimenticati che venerdì 17 gennaio coincideva con l'inizio­di un ponte festivo che si conclude proprio oggi con le celebrazioni del «Martin Luther King Day». E, quindi, che banche e apparato burocratico Usa avrebbero ripreso il lavoro solo a partire da domani.

Marchionne, del resto, è un manager abituato a lavorare sette giorni su sette, senza guardare il calendario. Anche l'aver annunciato di voler presentare al cda del Lingotto il nuovo piano industriale triennale proprio l'1 maggio, fa parte del suo stile. In proposito, l'esposizione delle future linee strategiche del gruppo italo-americano potrebbero slittare o prima o dopo, tenendo conto che il 2 maggio è venerdì (altro ponte).

Ieri mattina, intanto, Marchionne è rientrato a Torino lasciandosi alle spalle una Detroit nuovamente coperta di neve. E subito si è messo al lavoro in vista del cda del 29 gennaio nel quale si decideranno nome e acronimo (per la Borsa) del gruppo (Fiat Chrysler Motor, Fiat Chrysler Motor Company, Fiat Chrysler Group, Fiat Chrysler), sede, tempi dell'integrazione e della quotazione, nonché la data del­l'assemblea straordinaria. Non è escluso che quest'ultima possa svolgersi in marzo, in concomitanza con l'assise annuale per l'approvazione del bilancio.

Per la sede, intanto, l'opzione americana non sembra essere più quella favorita in assoluto, dopo le affermazioni di Marchionne a D­troit in virtù dei numerosi vantaggi che gli Usa offrono a chi sceglie il Paese come base mondiale. Nelle ultime ore avrebbero ripreso forza altre possibilità, tra cui quella europea sulla falsariga di quanto è avvenuto per Cnh Industrial (sede legale in Olanda e sede fiscale nel Regno Unito). «La questione della sede è ancora aperta», afferma una fonte.

Per Torino, invece, non ci sono speranze: niente sede legale in Italia. Sulla quotazione in Borsa del nuovo gruppo è invece tutto chiaro: avverrà nella seconda metà del 2014, più verso la fine dell'anno. L'assemblea straordinaria di Fiat dovrà dare il suo consenso alla proposta di quotazione contemporanea, come è stato per Cnh Industrial, a New York e Milano. Da vedere, infine, la reazione oggi di Piazza Affari al fuori programma a proposito del bonifico a Veba Negli ultimi giorni il titolo Fiat ha corso parecchio per l'attesa di novità sul fronte dell'integrazione e per la «ripresina» in Europa del gruppo in dicembre.

 

john elkann e sergio marchionne consegnano la lancia thema presidenziale a giorgio napolitano SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN FOTO ANSA MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN lingottoFIAT CHRYSLER

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...