LA CADUTA DELL’ABETE – MENTRE GLI EX COMPAGNI DI MERENDA DELLA VALLE E MONTEZEMOLO E MALAGO’ SGAMBETTANO VISPI INTORNO A RENZI, E MARCHINI OSTENTA LA CHIOMA VERSO IL CAMPIDOGLIO, LUIGI ABETE CORRE IL RISCHIO DI CHIUDERE IL LUNA PARK DI “CINECITTA’ WORLD”

luigi abete daniela santancheluigi abete daniela santanche

DAGOREPORT

 

Luigino Abete ha ripreso a sudare. Se non ci fossero la presidenza dorata di BNL-Paribas e qualche comparsata televisiva (Floris, grazie!), Luigino avrebbe più’ di un motivo per essere depresso. Davanti ai suoi occhi sfilano ogni giorno le facce di Luchino di Montezemolo e di Megalo’-Malago' che sgambettano intorno al querulo ragazzo di Palazzo Chigi sognando il business delle Olimpiadi a Roma.

 

luigi abete  diego della valle  alessandro profumo  andrea della valleluigi abete diego della valle alessandro profumo andrea della valle

E come non bastasse ecco Dieguito Della Valle che vuole indossare le scarpette della politica mentre il piacione Arfio Marchini ostenta la chioma rivolta al Campidoglio.

Per un uomo come Abete che sta viaggiando verso i 70 anni (ne mancano solo 2) ed e’ stato il più’ grande collezionista di cariche, l’attivismo dei vecchi compagni di merenda e’ doloroso e dimostra comunque la sua estraneità’ al nuovo corso della politica dove i vecchi amici stanno riversando nuove ambizioni e antiche velleità’.

 

francesca lo schiavo andrea della valle aurelio de laurentis luigi abete dante ferrettifrancesca lo schiavo andrea della valle aurelio de laurentis luigi abete dante ferretti

Ma gli affanni di Luigino non si fermano qui perché’ ad essi bisogna aggiungere le forti preoccupazioni che arrivano da un’iniziativa messa in piedi due anni fa quando decise di creare vicino a Roma “Cinecitta’ World”, il parco a tema che avrebbe dovuto fare invidia a Disneyland.

 

A distanza di un anno il bilancio del Parco messo in piedi da Cinecitta’ Entertainment con Della Valle, De Larentiis, la famiglia Haggiag, si sta rivelando un flop economico. A quanto pare i romani provano scarso entusiasmo per le montagne russe, il tempio di Moloch e le scenografie di Ben Hur disegnate dal Premio Dante Ferretti. A questo bisona aggiungere il prezzo del biglietto troppo caro e la logistica infelice (la Pontina è una strada infernale).

diego della valle luigi abetediego della valle luigi abete

 

Cosi’ sembra sempre più’ difficile ammortizzare un investimento di 250 milioni e raggiungere il numero dei visitatori stimato nel business plan. Da qui la voce sempre più’ insistente nel mondo bancario che prima o poi (qualcuno dice addirittura tra un mese) il giocherello chiuderà’ i battenti. A questi rumors Luigino risponde che la Disneyland di Parigi ha impiegato 15 anni prima di arrivare al breakeven, ma nel frattempo si asciuga il sudore che dalla fronte arriva alle tasche. 

LUIGI ABETE E PATRIZIA GRIECO LUIGI ABETE E PATRIZIA GRIECO Denise Colapietro e Luigi Abete Denise Colapietro e Luigi Abete Luigi Abete Dante Ferretti e Carlo Rossella Luigi Abete Dante Ferretti e Carlo Rossella Luigi Abete ed Enrico Vanzina Foto Gio Conrad Luigi Abete ed Enrico Vanzina Foto Gio Conrad LUIGI ABETE ED ELISABETTA GARDINILUIGI ABETE ED ELISABETTA GARDINIdiego della valle alessandro profumo luigi abetediego della valle alessandro profumo luigi abete

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)