carlo cimbri alessandro vandelli carige

CARIGE PIANGENTE – CI SONO BEN DUE SOLUZIONI, PRIVATE E INDUSTRIALI, PER SALVARE CARIGE: SONO CENTRATE SU BPER E UNICREDIT, SI SOMIGLIANO MOLTO E RUOTANO INTORNO ALLA SGA, LA SOCIETÀ DEL MEF CHE SI OCCUPA DI GESTIRE I CREDITI DETERIORATI. C’È UN PICCOLO DIFETTO: IL PRESUPPOSTO PER I DUE ISTITUTI È "COMPRARE" A COSTO ZERO – IL RUOLO DI QUELLE CHE UNA VOLTA ERANO LE COOP ROSSE

1 – CARIGE, TESTA A TESTA TRA UNICREDIT E BPER PER COMPRARLA GRATIS

Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

CARIGE

Una soluzione privata e industriale, per salvare Carige, c' è. Anzi ce ne sono due, centrate su Bper e a Unicredit. Ma si somigliano, e hanno il difetto di preludere alla liquidazione della banca che azzererebbe gli azionisti e che la Banca d' Italia sta facendo di tutto per evitare. Tuttavia i negoziati sono partiti, con un lavorio sottotraccia e discreto che negli ambienti felpati tra le istituzioni romane (con epicentro il Tesoro dove si gioca la partita) e la finanza del Nord. Unicredit contattata non ha commentato.

 

alessandro vandelli bper 1

I piani d' azione preparati in parallelo da Unicredit e da Bper hanno fondamentali molto simili, e ruotano intorno alla Sga, società pubblica che si occupa di gestione dei crediti problematici. E parte dal presupposto di «neutralità di capitale», sdoganato giovedì a Modena dall' ad di Bper Alessandro Vandelli parlando a margine dell' assemblea. «Credo che oggi sia difficile prospettare operazioni su Carige senza che ci sia un modo per neutralizzare gli impatti patrimoniali di un' operazione di questo tipo, credo che questo sia il primo presupposto. Il dossier si può guardare, ma con questa condizione ». Chi compra, insomma, non deve pagare. È un po’ lo schema messo a punto due anni fa dal governo Renzi per Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che furono "vendute" a Intesa Sanpaolo insieme a una dote da 5,4 miliardi, perché il compratore non avesse ricadute per l' integrazione di attività e personale delle due banche venete. (…)

 

vittorio malacalza

2 – LE COOP E LA (STRETTA) VIA DI BPER-UNIPOL VERSO CARIGE

Camilla Conti per “il Giornale”

 

L' ad della Bper, Alessandro Vandelli, ha aperto la porta al dossier Carige ma solo se non ci saranno impatti patrimoniali. Ovvero se l' operazione sarà a costo zero. L' ad di Unipol (che di Bper controlla quasi il 20%) era stato ancora più cauto: «Per Carige serve una soluzione industriale, ma al momento non ci sono le condizioni», ha detto in un' intervista al Sole 24 Ore

alessandro vandelli bper 2

 

Cimbri deve stare attento a far digerire eventuali «bocconi» ai suoi azionisti di riferimento, ovvero le cooperative cui ha promesso di distribuire ricche cedole per complessivi 600 milioni entro il 2021 dopo aver venduto Unipol Banca a Bper per 220 milioni (operazione costata 338 milioni di minusvalenze sul bilancio di Unipol e 50 milioni su quello di UnipolSai).

BANCA CARIGE

 

Il mondo di quelle che un tempo venivano etichettate come coop rosse è stato stravolto da una complessa riorganizzazione che da una parte ha fatto pulizia, ma dall' altra ha messo ancora più in luce i rischi di un sistema che lega a doppio filo i consumatori alla finanza. E qualche mal di pancia resta. Come quello manifestato da due soci di Holmo, che ancora possiede il 6,66% del gruppo guidato da Cimbri e di cui fra l' altro Carige è creditrice.

 

carlo cimbri

Nell' assemblea del 7 maggio scorso, la rappresentante del socio Manutencoop (che detiene il 18,7%) ha votato contro il bilancio 2018 chiuso con un utile di 4,4 milioni rispetto ai 796mila euro del 2017. «Il valore della partecipazione in Holmo è inferiore rispetto a quello rinvenibile dal bilancio all' esame dell' assemblea», si legge nel verbale depositato alla Camera di Commercio che il Giornale ha potuto consultare.

 

carige

Anche se fonti vicine alla società smentiscono l' esistenza di tensioni fra i soci, contro il bilancio ha poi votato anche Coopsette, socio al 7,3 per cento. Il principale azionista di Unipol è però Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori d' Europa, nata dalla fusione tra Adriatica di Bologna, Estense di Modena e Nord Est di Reggio Emilia, con ipermercati e punti vendita dal Friuli alla Sicilia.

carlo cimbri 3

 

Il bilancio 2018 è stato chiuso con una perdita di quasi 290 milioni (nel 2017 furono 37 milioni), il piano industriale prevede tagli poderosi ai punti vendita entro il 2022 (circa il 10% da cedere all' esterno) e la riduzione di 700 dipendenti amministrativi. La cooperativa detiene attualmente 3,6 miliardi di prestiti sociali di circa 400 mila soci, che peraltro nel corso del 2018 avrebbero ritirato quasi 400 milioni. I 44 milioni l' anno di dividendi che Unipol ha garantito fino al 2021 sono quindi una importante boccata d' ossigeno.

 

alessandro vandelli bper

Le coop socie un tempo riunite in Finsoe (l' ex cassaforte di controllo) hanno del resto finanziato con circa mezzo miliardo l' uscita di Unipol dal tunnel tramite le nozze con FonSai del 2012 e garantiscono i propri soci prestatori proprio con le azioni di Unipol Gruppo, valutandole in molti casi a pezzi più alti dei valori di Borsa. «Sono una grande organizzazione, sapranno adeguarsi come già hanno fatto in passato ai tempi che cambiano, rimanendo competitive: il nostro obiettivo è dar loro una redditività interessante», ha detto Cimbri. Le spalle sono larghe ma gli ultimi anni sono stati complicati, soprattutto per le coop delle costruzioni. Il colosso Cmc di Ravenna è stato ammesso al concordato preventivo. Per il rilancio, la storica Cooperativa muratori e cementisti sta guardando a un polo alternativo a quello lanciato dal gruppo Salini Impregilo e Cdp, che salvaguardi la sua natura cooperativa con un' alleanza di stazza minore.

carlo cimbri 1carlo cimbri 2

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…