guzzetti salvini di maio

CDP DELLE MIE BRAME – TONONI, PRIMA O POI, MOLLERA’ LA PRESIDENZA (DI MAIO E SALVINI HANNO ROTTO IL GIOCATTOLO DI GUZZETTI) - DA QUI I MOVIMENTI NELLE FONDAZIONI. IL NUOVO PRESIDENTE DI ACRI, FRANCESCO PROFUMO, SPINGEREBBE VERSO LA PRESIDENZA IL CAPO DEL COLOSSO DELLA CONSULENZA ERNST & YOUNG ITALIA, DONATO IACOVONE. MA C’È IN BALLO UN PALESE CONFLITTO DI INTERESSI

Luca Ferrua e Nicola Lillo per La Stampa

 

GUZZETTI

 

Giuseppe Guzzetti da poco non è più presidente dell' Acri, l' associazione che raggruppa le fondazioni di origine bancaria, e la sua uscita ha già creato un terremoto. Con l' arrivo del successore Francesco Profumo si è aperta ora una nuova fase.

 

MASSIMO TONONI FABRIZIO PALERMO

E la prima partita si gioca su una poltrona importante, quella di presidente di Cassa depositi e prestiti, nomina che spetta proprio alle fondazioni, che hanno il 16% di Cdp (il resto è in mano al Tesoro). Sono già iniziati i movimenti interni a questo mondo per cercare di prendersi questa carica.

Massimo Tononi Borsa It

 

Massimo Tononi, attuale presidente della Cassa, nonostante le smentite («le dimissioni sono voci totalmente prive di ogni fondamento», ha detto nei giorni scorsi) in realtà vorrebbe cambiare aria. Non è tanto per i non idilliaci rapporti con l' amministratore delegato Fabrizio Palermo - che è invece di nomina governativa - o per il blocco sulle nomine dei vertici della controllata Sace, ma piuttosto per la poca volontà di rapportarsi con la politica e con questo governo. Si è fatta peraltro notare, solo per citare l' ultimo episodio, la sua assenza all' assemblea di Confindustria a Roma lo scorso mercoledì.

 

STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO

Tononi ha comunque smentito ufficialmente l' ipotesi della sua uscita, ci ha messo la faccia ed è quindi difficile che lasci in tempi brevi. Inizialmente l' ipotesi era dare le dimissioni per gli ultimi giorni di maggio. È probabile invece che trascorrano alcune settimane, ma il momento sarebbe arrivato. Negli scorsi mesi sarebbe stato lo stesso Guzzetti, molto legato a Tononi, a convincere il banchiere a restare. Ma ora che Guzzetti non è più al vertice di Acri le cose sono cambiate.

donato iacovone

 

Da qui i movimenti nelle fondazioni. Il nuovo presidente di Acri, Francesco Profumo, spingerebbe verso la presidenza il capo del colosso della consulenza Ernst & Young Italia, Donato Iacovone, come ha rivelato Lettera43 . Sul nome Profumo avrebbe trovato anche la sponda di Fabrizio Palenzona, l' ex dominus della Fondazione Crt di Torino. Lega e Cinque Stelle potrebbero però opporsi facendo notare, spiega una fonte, che Ernst & Young è il revisore dei conti di alcune società nell' orbita di Cdp: ci sarebbe un palese conflitto di interessi.

Giovanni Quaglia

 

Le strategie in vista dell' uscita di Tononi comunque si studiano già da tempo. La poltrona sarebbe stata infatti proposta proprio a Profumo, prima del suo arrivo ai vertici di Acri ovvero quando Lega e Cinquestelle speravano che lasciasse spazio al presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia. In questo modo si sarebbe anche evitata una situazione del tutto inedita: il sindaco di Torino Chiara Appendino non ha infatti intenzione di confermare Profumo alla guida della Compagnia di San Paolo tra un anno, rischiando così di farlo decadere dall' Acri. Una volta comunque avuto il via libera per la presidenza dell' associazione che raggruppa le fondazioni la partita per la presidenza di Cdp si sarebbe riaperta. Ed è ancora tutta da giocare.

francesco profumo iren

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…