prada chanel miuccia prada patrizio bertelli

CHANEL VESTE PRADA? – LA FAMIGLIA WERTHEIMER, AZIONISTA DI CHANEL, PUNTA A PRENDERSI UNA PARTE DELLA HOLDING DI LUSSO ITALIANA – MIUCCIA PRADA E IL FIGLIO, LORENZO BERTELLI, AVREBBERO INCONTRATO PRIMA DI NATALE I RAPPRESENTANTI DEL FONDO DI PRIVATE EQUITY ANGLO-FRANCESE MOUSSE PARTNERS, COLLEGATO ALLA FAMIGLIA WERTHEIMER – L'OFFERTA SAREBBE STATA DI 6 MILIARDI PER UNA QUOTA DI MINORANZA – DA PRADA NESSUN COMMENTO. MA L'INDISCREZIONE HA FATTO SCHIZZARE IN ALTO IL TITOLO…

1 – PRADA NON È IN VENDITA, MA L’OFFERTA C’È

Estratto dell’articolo di Marcello Zacché per “il Giornale”

 

patrizio bertelli e miuccia prada

Nessun commento dal quartier generale di Prada sull’offerta che un fondo di private equity anglo-francese avrebbe messo sul tavolo dei grandi soci, come ieri ha rivelato il Giornale. Per il gruppo controllato con l’80% dalla Prada holding di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli le indiscrezioni non si commentano mai, non si confermano né si smentiscono.

 

Ma secondo attendibili ricostruzioni, l’incontro di prima di Natale - di cui il Giornale ha dato notizia ieri - tra emissari del fondo, Miuccia Prada e il figlio Lorenzo, sarebbe realmente avvenuto. E il fondo avrebbe avanzato in quell’occasione le proprie proposte. Che, secondo le indiscrezioni, consistono in un valore intorno ai 6 miliardi per una quota del capitale non ancora definita. La società capitalizza 12,5 miliardi, quindi si tratterebbe senz’altro di una quota di minoranza. […]

 

chanel

Di sicuro l’ipotesi è piaciuta molto mercato, che dimostra di non averla presa sottogamba: sul listino di Hong Kong, dove il 20% di Prada è stato collocato nel 2011, il titolo è balzato di oltre il 5%, e lo ha fatto nel poco tempo di Borsa ancora aperta: a causa del fuso orario (+ 7 ore), la notizia è arrivata poco prima della chiusura della seduta di ieri.

 

Di fronte alle numerose offerte, di cui quest’ultima è probabilmente la più concreta, il gruppo fa filtrare di essere prevalentemente interessato al prossimo collocamento in Piazza Affari. Operazione che potrebbe avvenire nei prossimi mesi e che Prada punta a realizzare per aumentare il volume di scambi e il valore del gruppo, essendo il listino milanese considerato il non plus ultra per ogni tipo di made in Italy di alto profilo. […]

 

patrizio e lorenzo bertelli

In ogni caso la questione sarà tutta nel valore che Prada potrà creare con questa o con altre operazioni. Il gruppo è a un bivio: per crescere e aumentare l’interesse degli investitori le strade sono due. La prima è appunto quella di un ulteriore collocamento; la seconda quella dell’ingresso di un partner o addirittura di un compratore. Si tratta di opzioni che sia i private equity sia le banche d’affari conoscono bene e che vantano illustri esempi nel passato più o meno recente. […]

 

2 – LA PROPOSTA È CONSIDERATA BASSA E «INVEROSIMILE» DAL MERCATO. LA BORSA SCOMMETTE, PIÙ 5%

Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

Patrizio Bertelli e Miuccia Prada

La famiglia Wertheimer, azionista di Chanel vuole davvero Prada? L’indiscrezione lanciata da Il Giornale ha messo il turbo ai titoli del colosso italiano del lusso quotati alla Borsa di Hong Kong che hanno chiuso con un balzo del 5,21% a 43,45 dollari locali.

 

[…]  Secondo fonti vicine al dossier, l’operazione sarebbe irrealizzabile perché Miuccia Prada e Patrizio Bertelli non sono mai stati venditori. Peraltro i valori citati non sarebbero neanche accettabili secondo gli analisti che hanno parlato di una notizia poco circostanziata: «Si parla di un’offerta pari a 6 miliardi, la metà della capitalizzazione del gruppo, oggi di 12,99 miliardi. Ne deduciamo che la cifra si riferisca quindi o a una quota di minoranza nella holding di famiglia o a un’ipotesi di delisting col supporto dello stesso private equity», sottolinea Equita. E gli analisti ricordano che «la dinastia è sempre sembrata poco propensa a vendere quote del capitale».

Alain e Gerard Wertheimer

 

L’indiscrezione è arrivata proprio all’indomani della sfilata della collezione Prada per l’uomo, uno dei momenti salienti del calendario del gruppo che il 7 marzo presenterà i dati del 2023 (con l’assemblea il 24 aprile), numeri in forte crescita rispetto ai 4,2 miliardi dell’anno prima.

 

Il 20% del gruppo è il flottante sul mercato, con i fondi che hanno in mano quote variabili: Invesco con il 2,93%, Schroder con l’1,45%e Vanguard (0,5%). Nei mesi scorsi era emerso il progetto di una doppia quotazione tra Hong Kong e Milano del gruppo Prada i cui azionisti volevano però mantenere integra la quota dell’80%. Le decisioni erano state rimandate a quest’anno ma a luglio l’ad Andrea Guerra aveva confermato che l’operazione era ancora in agenda. […]

Alain e Gerard WertheimerMiuccia Prada e Patrizio Bertellichanellorenzo e patrizio bertelli miuccia prada. 1

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...