LA CITY SI FA PIU’ ALLAH - ALLA BORSA DI LONDRA UN INDICE PER GLI INVESTITORI MUSULMANI, CHE INSIEME A RUSSI E CINESI SONO GLI UNICI CON I PICCIOLI
Claudio Gallo per La Stampa
La Gran Bretagna diventerà il primo paese occidentale a vendere azioni per investitori di stretta osservanza musulmana, confezionate cioè secondo le regole della finanza islamica che vieta essenzialmente i guadagni sugli interessi speculativi.
L'annuncio è stato fatto martedì mattina dal primo ministro britannico David Cameron all'apertura del World Islamic Economic Forum che si tiene nel Sud-Est di Londra. Il premier ha spiegato che è in programma di dotare la Borsa di Londra di un indice per questo tipo di bond. Il governo britannico, spera di attirare nella City massicci investimenti dai paesi musulmani.
Londra e la finanza, nel bene e nel male, si confermano il motore primo della ripresa economica nazionale. Il ministero del Tesoro emetterà 200 milioni di sterline in azioni islamiche (Sukuk), rivolgendosi così a un mercato in espansione che il prossimo anno dovrebbe raggiungere 1,3 miliardi di sterline dopo essere aumentato del 150% negli ultimi sette anni.
Confermando la dinamicità del suo governo quando si tratta di business (il Cancelliere Osborne è da poco tornato da una visita in Cina in cui ha spalancato le porte della City ai cinesi) Cameron ha detto: "Non voglio soltanto che Londra diventi la capitale della finanza islamica nel mondo occidentale, vogliamo che Londra stia al fianco di Dubai tra i grandi centri internazionali per questo tipo di finanza".
Cameron ha criticato le nazioni, che secondo lui, non sanno stare al passo coi tempi, "che tirano su il ponte levatoio e rifiutano di ammettere che il mondo è cambiato", e certo "la Gran Bretagna non farà questo sbaglio".
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