germania usa

LE AGENZIE DI RATING HANNO PERSO IL CONTATTO CON LA REALTÀ – COME PUÒ, SECONDO FITCH, ESSERE PIÙ AFFIDABILE LA GERMANIA DEGLI STATI UNITI? L’ECONOMIA TEDESCA È L’UNICA TRA LE GRANDI POTENZE CHE NON CRESCERÀ NEL 2023. EPPURE, PER GLI OCCHIUTI ANALISTI DI FITCH, È PIÙ MERITEVOLE DELLA PRIMA POTENZA GLOBALE. LA RAGIONE? IL DEBITO PUBBLICO: WASHINGTON ARRIVERÀ ENTRO TRENT’ANNI AL 185%. E POCO IMPORTA CHE SIA IN GRADO DI RIPAGARLO. È UN BRUTTO AVVISO PER L’ITALIA…

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per www.corriere.it

 

usa germania

La decisione di Fitch […] di togliere un voto in pagella a quello del governo federale Usa, che scende dal punteggio massimo AAA a un più modesto AA+, è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dall’amministrazione Biden e da grandi economisti progressisti come Paul Krugman («decisione bizzarra»), Larry Summers («mi stupirei se qualcuno prendesse sul serio questo downgrading») e Robert Reich («la Bidenomics sta funzionando e migliora la struttura dell’economia Usa»).

 

fitch

Insolitamente dura, addirittura stizzita, Janet Yellen: per il ministro del Tesoro quella di Fitch è una decisione arbitraria e basata su dati superati. In effetti le grandi paure per la stabilità finanziaria degli Stati Uniti sono cessate due mesi fa quando […] democratici e repubblicani hanno raggiunto in Congresso il sospirato accordo sul tetto dell’indebitamento […]: tetto rimosso fino al gennaio 2025, dopo le elezioni presidenziali.

 

janet yellen in cina

Nelle ultime settimane, poi, il forte calo dell’inflazione Usa (scesa al 3% dai massimi del 9) e la tenuta del Pil […] hanno indotto anche molti analisti internazionali a giudicare positivamente l’attuale fase della congiuntura Usa, soprattutto se paragonata con le maggiori difficoltà dell’Europa. Pressoché accantonata la previsione di una (blanda) recessione Usa a fine 2023, mentre il deficit di quest’anno cala rispetto al 2022, soprattutto per la fine dei sussidi dell’emergenza Covid.

 

Appare, così, a molti paradossale che a meritare, per Fitch, la tripla A sia rimasta solo la Germania: l’unica delle grandi economie mondiali che non crescerà nel 2023.

 

olaf scholz joe biden

Evidentemente Fitch, a differenza di Moody’s e Standard & Poor’s (l’unica che, 12 anni fa, colpì gli Usa con un downgrading) che confermano agli Usa il rating massimo, basa le sue analisi su un modello econometrico diverso (continua a prevedere una recessione americana a breve) ma, soprattutto, dà maggiore peso a due parole – debito e polarizzazione – che non compaiono nelle analisi ottimiste pubblicate di recente: il debito pubblico americano continua a crescere ad un ritmo considerato sostenibile solo per la forza economica e politica dell’America e della sua valuta (entro 30 anni arriverà al 185% del Pil con un deficit annuo dell’11,1%).

 

janet yellen

In un’ottica economica e politica di breve periodo è comprensibile l’irritazione del governo Usa: per gli economisti di Fitch l’economia si è indebolita sotto Trump, mentre le misure di Biden l’hanno consolidata. C’è, poi, allarme per i rischi di destabilizzazione dovuti alle minacce di default legate ai periodici irrigidimenti dei repubblicani in Congresso. Il downgrading, però, finisce per punire proprio l’attuale presidente.

 

[…] Ma la Yellen […] dovrebbe riflettere sulle parole di un suo predecessore democratico, il ministro del Tesoro di Obama, Tim Geithner, che dopo la forte crescita del debito federale seguito allo tsunami finanziario del 2008, disse: «Non mi preoccupa l’indebitamento ma l’ingovernabilità del Congresso». Un Parlamento che […] arriva ad accordi che non aumentano le entrate e non toccano i maggiori capitoli di spesa.

olaf scholz joe biden olaf scholz joe biden 5 janet yellen consuma funghi allucinogeni in cina meme 4

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…