LE “NOVITÀ” DELLA MANOVRA FANNO VOLARE LO SPREAD BTP-BUND A 312 - BORSE DEBOLI IN EUROPA E IN ASIA (MILANO -1,6%) - OBAMA TAGLIA LE STIME DI CRESCITA E IL DEFICIT - BOLLORÉ SVALUTA PREMAFIN - ALLA BPM SI RICOMINCIA, LISTA UNICA DEI DIPENDENTI - LE LANDESBANKEN DI FRAU MERKEL E IL DEBITO GRECO - I SALDI DI GOOGLE ALL’ATTACCO DI GROUPON - SAAB CINESE…
1. SPREAD BTP-BUND SALE A 312...
(ANSA) - Sale a 312 punti base la differenza tra il rendimento dei titoli di stato decennali italiani Btp ed il benchmark dei Bund tedeschi, il dato assunto come indice della fiducia dei mercati finanziari verso l'Italia. Lo spread tra Bonos spagnoli e Bund resta su livelli più bassi, e al momento sfiora quota 300.
2. BORSA: EUROPA DEBOLE; GIU' AUTO, BANCHE E CEMENTO...
(ANSA) - L'attesa per una conferma del tasso di disoccupazione sopra al 9% negli Usa frena in partenza gli indici di borsa europei, che vedono scendere i titoli del settore automobilistico, i bancari e le costruzioni. Londra lascia sul campo oltre l'1,3%, mentre il grosso delle vendite interessa Parigi (-1,7%), Francoforte (-2%), Zurigo (-1,8%) e Milano (-1,6%).
In particolare si segnala il calo di Porsche (-3,06%), Continental -2,78%), Peugeot (-2,65%), che ha pianificato un investimento di 650 milioni per una fabbrica in India e Fiat (-2,84%), frenata dal taglio della raccomandazione da parte di Citigroup, che ora suggerisce di 'tenere' il titolo in portafoglio a fronte della precedente indicazione di acquisto, mentre Bernstein ha ritoccato al ribasso il prezzo obiettivo, portandolo a 6 euro.
Tra i bancari segno meno per Credit Agricole (-3,58%), Ubs (-3,26%), Deutsche Bank (-3,16%), Rbs (-3,12%) e Credit Suisse (-2,86%). Scivolano i produttori di materiali edili Bilfinger Berger (-3,09%), Heidelbergcement (-3,02%), Holcim (-2,36%) e Italcementi (-3,09%), frenati dalle raccomandazioni degli analisti finanziari.
In particolare sul gruppo italiano pesa il taglio del prezzo obiettivo da 5,2 a 4,1 euro per azione da parte di Bofa, che ha mantenuto la propria valutazione 'underperform' (rendimento inferiore agli indici di borsa). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra -1,37% - Parigi -1,78% - Francoforte -2,01% - Madrid -1,68% - Milano -1,60% - Amsterdam -1,51% - Stoccolma -1,68% - Zurigo -1,87%.
3. BORSA: ASIA NEGATIVA SCONTA TIMORI SU DISOCCUPAZIONE USA...
(ANSA) - Hanno spezzato la catena dei rialzi le principali borse di Asia e Pacifico, che, dopo 6 giornate consecutive in positivo, hanno invertito la rotta scontando i timori che la disoccupazione negli Usa si sia mantenuta al di sopra del 9% nell'appena trascorso mese di agosto. Il dato Usa é atteso per lo 14.30 di oggi.
Le vendite, come da copione, hanno colpito i titoli dei principali esportatori nei mercati occidentali, da Tdk (-4,69%) a Sony (-4,3%), da Toshiba (-3,89%) a Olympus (-1,68%) in campo elettronico, mentre hanno sofferto gli automobilistici Isuzu (-2,51%), Honda (-1,96%), Mazda (-1,82%), Nissan (-1,68%) e Toyota (-1,56%). Difficoltà anche per i colossi bancari giapponesi Mizhuo (-2,59%) e Sumitomo Mitsui (-1,73%).
In caduta libera ad Hong Kong la catena commerciale Esprit Holding (-10,21%), che ha realizzato l'80% del fatturato in Europa, che ha previsto un "significativo calo dell'utile" per l'esercizio in corso, mentre indiscrezioni di stampa indicano una possibile cessione delle attività negli Usa.
Sotto pressione anche Aluminum Corporation of China (-3,73%), Petrochina (-2,79%) e Li & Fung (-2,29%), fornitore della catena Usa Wal-Mart. Difficoltà sulla piazza di Sidney per Telecom of New Zealand (-4,98%), Atlas Iron (-3,54%), Aquila Resources (-4,72%), James Hardie Industries (-2,11%) e Bhp Billiton (-2,08%). In controtendenza Infigen Energy (+6,12%). - Tokyo -1,21% - Hong Kong -1,43% (in corso) - Shanghai -1,19% (in corso) - Taiwan -0,01% - Seul -0,69% - Mumbai +1,08% (in corso) - Singapore -0,82% - Bangkok -0,30% - Giakarta chiusa per festività .
4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 2 SETTEMBRE...
Radiocor - Cernobbio (Co) - Workshop The European House - Ambrosetti 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. I lavori proseguono fino a domenica 4 settembre.
Roma - prosegue in commissione Bilancio del Senato l'iter della manovra
Castel Gandolfo (Rm) - proseguono i lavori del 44esimo incontro di studi promosso dalle Acli. Partecipano, tra gli altri, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.
5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MANOVRA: Contro gli evasori faro sui conti correnti (dai giornali). In carcere chi evade piu' di 3 milioni (dai giornali). Trichet: Italia rispetti impegni, servono riforme per crescere (Il Sole 24 Ore, pag. 1-5). Gli Enti locali attaccano il Governo sui tagli (dai giornali). Confindustria, la manovra e' debole e inadeguata (dai giornali). Berlusconi: se necessario Iva al 22% per 3 mesi (dai giornali)
A2A: Zuccoli, soci italiani divisi, riassetto non pronto entro il 15 settembre (dai giornali)
DE BENEDETTI: i proventi della sentenza su Lodo Mondadori investiti in fondi a rischio zero (Corriere della Sera, pag. 41)
GAVIO: investe sugli aerei della Fininvest (Repubblica, pag. 28)
PROFUMO: pronto a mettermi in gioco in politica (dai giornali)
BPM: dai soci dipendenti lista unitaria per il vertice (dai giornali). Le spaccature interne mettono a rischio l'ipotesi Arpe (Il Giornale, pag. 24)
FIAT: azienda punta sui nuovi Paesi emergenti (dai giornali); le banche spingono per quotare Ferrari a Hong Kong (dai giornali)
TLC: Asta frequenze 4G supera i 2,5 miliardi (dai giornali).
RBS: riorganizza attivita' in Italia. Intervista al country executive Andrea Soro. (Il Sole 24 Ore, pag.42)
6. USA: CASA BIANCA TAGLIA LE STIME DI CRESCITA MA ANCHE QUELLE SU DEFICIT...
Radiocor - La Casa Bianca ha rivisto al ribasso le previsioni sull'economia americana per quest'anno e il prossimo e ha tagliato le previsio ni sul deficit federale, atteso ora a 1.300 miliardi quest'anno contro i 1.650 miliardi precedenti. Secondo l'Office of Management and Budget, il Pil dovrebbe crescere quest'anno tra l'1,6 e il 2,4% (una media del 2,1%), contro il 3,1% della stima precedente. Il tasso di disoccupazione, nel 2012, dovrebbe invece attestarsi a una media del 9%, meno del 9,3% stimato a febbraio.
7. IL RAIDER BOLLORÃ SVALUTA PREMAFIN...
Mar. Man. per "il Sole 24 Ore" - La puntata su Premafin è costata a Vincent Bolloré quasi 9 milioni di euro in accantonamenti per svalutazione nei primi sei mesi del 2011. Come emerge dalla relazione semestrale della Financiere de l'Odet, una delle holding di testa del gruppo del finanziere ed industriale francese, il valore contabile netto del 5,03% detenuto in Premafin era sceso al 30 giugno scorso a 11,67 milioni di euro da 15,29 milioni alla fine del 2010.
Al tempo stesso il documento, anticipato da Radiocor-Il Sole 24Ore, segnala un aumento degli accantonamenti finanziari dovuto per 8,7 milioni "relativi al deprezzamento dei titoli Premafin". A conti fatti è una cifra superiore agli 8,4 milioni che Bolloré ha speso nel 2010 per portare la quota in Premafin vicino alla soglia del 5% dallo 0,59% del 2009. La tormentata estate borsistica ha fatto sentire il suo peso, ma in misura più contenuta, anche su Mediobanca, ma in questo caso la scelta del finanziere è stata quella di approfittare delle quotazioni di Borsa per salire verso la soglia del 6%, tetto autorizzato dal patto.
8. SU ASCOPIAVE PESA SOLO LA LATITANZA DEL MERCATO...
Fa. P. per "il Sole 24 Ore" - Intervistato nei giorni scorsi da una rete televisiva finanziaria, il presidente e ad di Ascopiave, Fulvio Zugno, ha espresso tutte le sue perplessità sulla Robin Tax, prevedendo un calo sensibile dell'utile per la sua società . Le cose che ha detto l'ad di Ascopiave, una delle tante utility locali quotate, riguardano l'intero settore e sono reali e più che fondate. Ma la Borsa non si è stracciata le vesti per questo. Strano, vero? L'indifferenza del mercato non è perché il tema non abbia impatto, ma perché in borsa il titolo Ascopiave è come se non ci fosse.
Tra le mid cap è tra quelle, storicamente, con pochissimi scambi. Solo negli ultimi tre mesi (quindi ben prima della Robin Tax) è passato di mano solo l'1,67% della capitalizzazione e nell'ultimo mese (il tormentato agosto) solo lo 0,56%. In soldoni, Ascopiave è abituata a veder passare di mano poco meno di 100mila euro al giorno, quando il titolo capitalizza oltre 340 milioni di euro. Bruscolini. Sta tutta qui, nella totale latitanza del mercato, quella sorta di muta indifferenza che accompagna le sorti del titolo.
9. I GROSSI GUAI DI COGEME E LE PENE DI CENTROBANCA...
Fa. P. per "il Sole 24 Ore" - Non è una banca eppure anch'essa è tracollata in borsa. E che tonfo, per Cogeme Set con quel -33% a un mese e addirittura -73% a un anno. Quindi la crisi della finanza mondiale c'entra ben poco nel destino avverso della società che produce componenti per l'automotive. C'entrano invece ben più gravi problemi legati alla gestione societaria. A dirlo sono una serie di incidenti di percorso. Dal rinvio della semestrale 2011, alla dimissione dell'intero Cda, alla due diligence sui conti affidata a due advisor.
Che la situazione abbia più di un cono d'ombra lo testimonia l'impossibilità di rispettare i tempi per la redazione del bilancio. Tra i motivi: «la carenza della documentazione di supporto alle scritture di consolidamento; la difficoltà nella ricostruzione di alcune voci dell'attivo e la necessità di svolgere approfondimenti su giacenze e crediti». C'è ne in abbondanza per pensare che il ribasso non sia finito qui. Con buona pace di Centrobanca, azionista con il 4,9%, che per ora non ha azzeccato l'investimento.
10. I DIPENDENTI PROVANO A SALVARE LIVINGSTON...
Ma.Mo. per "il Sole 24 Ore" - Non c'è pace per Livingston, la compagnia aerea in provincia di Varese, in amministrazione straordinaria da più di un anno. Persino Carlo Toto, ex AirOne, aveva manifestato interesse per il vettore. Ma poi non se ne fece nulla. Ora sono i dipendenti in cassa integrazione per la cessata operatività aziendale, ad annunciare ufficialmente l'intenzione di comperare la compagnia aerea o un ramo d'azienda, inviando al Commissario straordinario Daniele Discepolo «formale manifestazione di interesse».
I dipendenti si sono resi disponibili a congelare i propri crediti(ovvero gli stipendi arretrati di parecchi mesi) ed il Tfr lasciato in azienda per creare una linea di credito presso istituti bancari da affiancare alla garanzia fideiussoria (9,8 milioni di euro) deliberata dal Ministero dello Sviluppo Economico, per rilanciare la compagnia. Il buon fine dell'operazione consentirebbe inoltre il reimpiego in tempi ragionevoli della quasi totalità del personale. à l'ultima fermata per evitare il fallimento.
11. ALLA BPM SI RICOMINCIA, LISTA UNICA DEI DIPENDENTI...
Dal "Corriere della Sera" - In attesa che si sciolgano i nodi sull'aumento di capitale e su eventuali nuovi ingressi nell'azionariato, i dipendenti soci della Banca Popolare di Milano riprendono il lavoro dopo le vacanze estive preparandosi all'appuntamento con le elezioni per il rinnovo dei vertici dell'Associazione amici della Bipiemme.
L'ipotesi allo studio in queste fasi iniziali, secondo quanto risulta a Radiocor, è la presentazione di una lista unitaria di candidati, per evitare spaccature in un momento delicato della vita della banca. Nelle prossime settimane si intensificheranno contatti e trattative tra le sigle sindacali per valutare la possibilità di raggiungere un'intesa su questo progetto di «grande coalizione», che fonti interne giudicano comunque «fattibile».
In base alle previsioni, le nuove elezioni saranno indette il primo ottobre. Il voto si dovrà tenere dopo almeno 30 giorni e quindi attorno a metà novembre. Tre anni fa si erano presentate tre liste di candidati: una di Fabi e Fiba-Cisl, una targata Fisac-Cgil, Falcri e Sinfub e una con le insegne di Uilca e Dircredito.
12. GRECIA, LE LANDESBANKEN FRENANO SUL PROGRAMMA DI SALVATAGGIO...
MdF per il "Corriere della Sera" - Come mai il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble tarda ancora ad avviare il programma di coinvolgimento degli investitori privati nel salvataggio della Grecia, voluto proprio dalla Germania? Pochi giorni fa, perfino Atene, spazientita, ha minacciato di far saltare tutto se non saranno coinvolti almeno il 90% dei detentori privati di titoli greci. Ma a frenare in Germania sono soprattutto le Landesbanken. Alcuni istituti pubblici regionali sono usciti dalla crisi con perdite plurimiliardarie, ripianate dai governi degli Stati federali competenti in materia.
Ma continuano a essere considerate sottocapitalizzate. Al punto che taluni le considerano una mina vagante per la cancelliera Angela Merkel, la quale in questi anni non è riuscita a imporre ai capi di governo la ristrutturazione del settore, a parte la creazione di due bad bank per l'istituto sistemico Hre e per WestLb. Tuttavia, nonostante le difficoltà attraversate dalla Landesbanken, anche dopo le recenti svalutazioni (ancora parziali) per i titoli greci, altre investment bank, fra cui GS, considerano il governo di Berlino assolutamente stabile e in grado di sopportare il fardello di un sistema bancario pubblico considerato inadeguato alle dimensioni della locomotiva europea.
13. GOOGLE, LANCIA IL SERVIZIO DI OFFERTE PER SFIDARE GROUPON...
Giu. Fer. per il "Corriere della Sera" - Google va all'assalto di Groupon, il sito di social shopping che ha tentato di comprare (senza successo) alcuni mesi fa, offrendo 6 miliardi di dollari. Il motore di ricerca californiano ha lanciato Google Offers (www.google.com/offers), un servizio di offerte quotidiane a prezzi super scontati, già operativo in molte città americane, sebbene ancora in fase beta. Ci siamo iscritti anche noi immaginando di abitare a New York, dietro la promessa di offerte con sconti del 50% e oltre. Il primo deal disponibile a Manhattan?
Un ingresso per il Museo di Storia naturale, con in più l'accesso a un'esposizione speciale, al prezzo complessivo di 5 dollari contro oltre 25 dollari di valore reale. Ognuno può comprare al massimo fino a 5 voucher, viene precisato sul regolamento dell'offerta. E ieri sera (ora italiana), in vista del lungo weekend del Labour Day, ne avevano approfittato oltre 14 mila persone. Se per il Museo di Storia naturale la mossa di apparire su Google Offers è soprattutto un'operazione pubblicitaria, sarà interessante vedere come si muoverà in futuro la società di Mountain View.
I deal presentati da Groupon e dagli innumerevoli cloni in tutto il mondo (qualcuno ha calcolato che esistono oltre 600 società ) includono infatti qualsiasi categoria e settore merceologico: dal biglietto aereo al soggiorno in hotel, dal massaggio anti cellulite al taglio di capelli, dalla pulizia dei denti alla cena al ristorante. Oltre a vestiti, elettronica, giocattoli e così via, tanto che molti sospettano che Groupon si stia in realtà preparando a diventare un vero e proprio negozio virtuale pronto a rivaleggiare con Amazon. Google si limiterà a copiare o sarà capace di innovare anche nel campo nelle offerte scontate?
14. ANCHE LA SAAB COME LA VOLVO IN MANI CINESI...
Andrea Tarquini per "la Repubblica" - Se vuoi decollare nell´esportazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico sui mercati globali, e acquisire un nuovo ruolo nel mondo delle eccellenze, non c´è nulla di meglio che avere l´occasione di rilevare aziende illustri, dal prestigioso passato di high tech e qualità , ma oggi alla soglia della bancarotta o in gravi difficoltà . I cinesi lo hanno capito benissimo, e un colpo dopo l´altro stanno trovando in Svezia spazio per loro teste di ponte, per un "grande balzo in avanti".
Nel mondo dell´auto, decisivo per immagine e profitti. Due grosse aziende cinesi, la Pangda automobile trade e la Zhejiang Youngman Lotus automobile, hanno infatti chiesto alle autorità della Repubblica popolare il via libera per un massiccio investimento nella Saab, la gloriosa casa automobilistica sportiva del regno delle tre corone.
L´obiettivo è ambizioso: le due aziende cinesi, per una spesa calcolata attorno a 245 milioni di euro, vogliono acquisire il 53,9% del pacchetto azionario di Saab. Per l´azienda svedese, attualmente di proprietà di un investitore olandese, sarebbe la salvezza: Saab paga i salari in ritardo da mesi, ha pesanti arretrati coi dipendenti e solo un megaprestito di un miliardo di corone da parte di cinque grandi banche europee la sta salvando dalla bancarotta. Il grande impianto di Trolhattan è chiuso da giugno.
I cinesi arrivano come il deus ex machina. E sarebbe la loro seconda conquista in Svezia: la mitica Volvo, simbolo del Made in Sweden, è già cinese. La strategia della repubblica popolare è chiara, e di lungo respiro: acquisire marchi di prestigio, rilanciarli, rafforzarsi sui mercati mondiali. E dare nuova forza all´intero comparto dell´auto cinese con la competenza tecnologica delle "prede". Prede che sono ben contente di essere salvate dal fallimento grazie alla nuova superpotenza.









