CONTI IN TASCA - GLI AFFARI DEL SENATORE PDL, DA SPECULAZIONI IMMOBILIARI ALLE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE CON LA LUX VIDE DI “OPUS DEI” BERNABEI: QUANDO TROVAVA TEMPO PER FARE POLITICA? - IL COLPO DA 18 MILIONI IN 18 ORE PER IL PALAZZO ALLE SPALLE DI FONTANA DI TREVI VENDUTO ALLA CASSA DEGLI PSICOLOGI (CHE AVEVANO GIÀ UNA GRANDE SEDE COMPRATA NEL 2003), E’ UN BINGO CHE PUZZA DI BRUCIATO (LA PROCURA INDAGA)…

Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"

Semmai il ministro Elsa Fornero avesse avuto bisogno di una mano nella sua battaglia con le casse previdenziali dei professionisti (medici, avvocati, ingegneri, giornalisti e altre ancora) la vicenda della vendita della palazzina nel centro di Roma all'ente pensionistico degli psicologi (Enpap) è un assist sensazionale. Un'istituzione privata, ma vigilata dal ministero del Welfare, paga 44 milioni per un immobile comprato solo il giorno prima dal politico Pdl Riccardo Conti al prezzo di 26 milioni.

A prima vista non sembra proprio un affarone. E questa storia finisce per portare acqua al mulino del ministro che di recente ha detto che la gestione delle casse private, così com'è, è insostenibile nel lungo periodo. Apriti cielo. "Bilanci solidi, gestione affidabile", ribattono le casse. Ed ecco che salta fuori la vicenda dell'Enpap che decide di traslocare in un palazzo a due passi da Fontana di Trevi.

Prima domanda, di cui forse si occuperà anche un'inchiesta giudiziaria: non era possibile scegliere qualcosa di più modesto? La sede attuale dell'Enpap si trova non lontana dal Policlinico di Roma ed è stata comprata per meno di 4 milioni non molto tempo fa, nel 2003. Negli ani scorsi i locali sono stati ristrutturati con una spesa superiore al milione di euro.

Seconda domanda: l'Enpap conta su una trentina di dipendenti in tutto. C'era bisogno di comprare un palazzo di cinque piani di cui, secondo quanto dichiarano i vertici dell'ente, almeno tre verranno utilizzati per gli uffici? Poi c'è il capitolo che riguarda il senatore Conti, che contesta le ricostruzioni dei media. "Provento legittimo di un mestiere che svolgo ormai da molto tempo", sostiene il politico Pdl, ex Udc, ex democristiano, vero peso massimo della dichiarazione dei redditi, mai inferiore a 500 mila euro negli ultimi anni.

In effetti Conti, bresciano doc, da anni si dedica con gran profitto agli affari immobiliari. Colleghi e concorrenti lo ricordano fare coppia fissa con Marco Brunelli, l'anziano imprenditore (classe 1927) che dopo aver fondato l'Esselunga con Bernardo Caprotti ha lanciato ormai alcuni decenni fa i suoi marchi Iper e Unes. Insomma, Brunelli è un big della grande distribuzione. Ma, si sa, per fare i supermercati servono grandi aree da sviluppare. Ed è qui che arriva Conti. Il quale compra, a volte semplici terreni agricoli, e poi si defila dopo aver lasciato campo libero all'amico Brunelli.

È andata così anche nella complicata vicenda dell'Alfa Romeo di Arese. Nel 2000 Fiat decide di chiudere lo storico stabilimento alle porte di Milano. Si fa avanti una cordata di acquirenti capitanata da Conti. L'operazione si trascina per anni, tra le proteste degli operai espulsi dalla fabbrica per far posto a una speculazione immobiliare. L'ultima versione del grande affare vede il solito Brunelli pronto a insediarsi con un centro commerciale.

E Conti? Il senatore , dopo aver fatto da apripista, si è ritirato in buon ordine. Va detto che il politico imprenditore non si occupa solo di palazzi e terreni. A tempo perso si interessa anche di cinema e tv. Qualche anno fa il senatore ha comprato una piccola partecipazione nella società di produzione Lux Vide fondata dal cattolicissimo Ettore Bernabei. Per via della Lux Vide il nome di Conti è finito nelle carte dell'inchiesta della procura di Napoli sull'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà (poi prosciolto).

Interrogato nel 2007 dal pm Vincenzo Piscitelli, l'ex ministro ed consigliere Rai, Giuliano Urbani racconta di aver presentato Conti a Saccà quando quest'ultimo stava tentando di trovare partner privati per Rai fiction. "Mi risulta che Conti fosse molto interessato al settore della fiction", fa mettere a verbale Urbani, che cita anche la "vicinanza" del senatore Pdl (all'epoca Udc) a Bernabei.

Alla fine, comunque , l'incontro tra il politico e il manager Rai non avrebbe portato nulla, assicura Urbani. Poco male. Conti continua a macinare milioni come immobiliarista. Una sua holding dal nome curioso, si chiama Edizioni di storia bresciana, nel 2009 ha realizzato ben 30 milioni di profitti. Il vero colpo da maestro è però quello dell'anno scorso con la palazzina venduta all'Enpap per 44 milioni.

Questa però è soltanto l'ultima tappa di un'incredibile girandola. Già perchè lo stesso immobile nel 2004 era iscritto nei bilanci della banca San Paolo di Torino, poi fusa con Intesa, a meno di 10 milioni. Il Fondo Omega gestito da Massimo Caputi lo compra nel dicembre 2008 per 17,4 milioni. A gennaio 2011 Omega gira la palzzina a Conti per 26,5 milioni. E stretto giro di posta arrivano gli psicologi dell'Enpap che comprano per 44 milioni. Bingo! O no?

 

RICCARDO CONTI2a06 massimo caputipiscitelliETTORE BERNABEI quad40 giuliano urbani

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO