coronavirus economia cinese cina

ECONOMIA INFETTA – LA CANCELLAZIONE DI FIERE E CONGRESSI PER IL CORONAVIRUS NON DANNEGGIA LE AZIENDE SOLO IN TERMINI DI ORGANIZZAZIONE, MA ANCHE DI IMMAGINE E PUBBLICITÀ - GLI INVESTIMENTI IN EVENTI, SPOT E SPONSORIZZAZIONI SI RIDUCONO PERCHÉ CONSIDERATI CONTROPRODUCENTI – CHI VORREBBE PRENOTARE UNA VACANZA ORA? O COMPRARE UN’AUTO NUOVA? L’IMPATTO DELL’INSICUREZZA SUI PORTAFOGLI

1 – STOP A EVENTI E SALONI, CEDE PURE GINEVRA. E INTANTO RALLENTA IL COMPARTO PUBBLICITÀ

Virginia della Sala per “il Fatto Quotidiano”

coronavirus mercati 3

 

Prima Facebook che cancella la conferenza degli sviluppatori, in pratica l' incontro più importante per il social network di Mark Zuckerberg. E va bene, è stato solo l' ultimo annullamento in ambito tecnologico, iniziato con il Mobile World Congress di Barcellona. Ieri, però, anche l' inizialmente ottimista Svizzera ha deciso di annullare il salone dell' auto di Ginevra previsto dal 5 al 15 marzo, dopo aver più volte escluso l' evenienza e messa di fronte ai suoi primi 15 casi di contagio. Secondo le stime, l' evento avrebbe portato tra i 200 e i 250 milioni di franchi svizzeri di introiti, con 160 marchi auto coinvolti a cui ora resta ben poco da fare se non attendere.

coronavirus gli effetti sul mercato delle auto

 

La cancellazione delle fiere, dei congressi e dei convegni danneggia le aziende anche in potenza, quindi non solo in termini di organizzazione ma anche di immagine e pubblicità. Gli investimenti negli eventi, negli allestimenti, negli spot, nelle brochure, nelle sponsorizzazioni, nei programmi editoriali e nelle pubblicità in tv, online e sui giornali si riducono, vengono o perduti o sospesi o rimandati perché potrebbero, oltretutto, risultare poco efficaci o in alcuni casi controproducenti.

coronavirus birra corona

 

Gli annunci che erano stati programmati diventano spesso mail che, seppur lette, passano in secondo piano rispetto alle informazioni sull' emergenza. Nel migliore dei casi, c' è chi si organizza con le trasmissioni in streaming o le conference call. Nel peggiore, le aziende (si pensi a quelle tecnologiche che hanno le catene produttive in cina) sono così in difficoltà che questo diventa l' ultimo dei loro problemi. Uno scenario che gli addetti ai lavori raccontano con un pizzico di preoccupazione ma anche come una conseguenza naturale e non così inedita.

l’amore ai tempi del co..vid 19 il murale di tvboy sul coronavirus 2

 

 Il calo della pubblicità c' è ogni volta che si presenta una emergenza di qualsiasi tipo. O meglio, ogni volta che c' è una situazione di incertezza, sia essa climatica, politica, etica o di sicurezza.

Quando ci sono eventi straordinari, l' attenzione delle persone è focalizzata su quelli, nel caso specifico sulle preoccupazioni per il coronavirus, e quindi investire sulle pubblicità potrebbe essere inutile, soprattutto se i prodotti e i servizi sponsorizzati non sono generi di prima necessità o essenziali per far fronte all' emergenza.

coronavirus gli effetti sul lusso 6

 

In sintesi: chi mai vorrebbe prenotare una vacanza in questo momento? O chi vorrebbe andare in giro ad acquistare un' auto nuova? L' insicurezza genera un crollo della fiducia che ha impatto anche sul portafogli. Meglio aspettare un periodo di maggiore calma per ricominciare a spingere sugli acquisti. Oltre l' indifferenza, poi, l' altro rischio è che gli spot (e quindi il brand) risultino fuori luogo, generando così anche un danno d' immagine.

 

codogno – panico coronavirus

La speculazione è dietro l' angolo, in una situazione di iper presenza dei media anche una sola campagna di marketing sbagliata può avere conseguenze irreversibili; basti pensare alla storia del marchio di birra "Corona" che starebbe crollando in Borsa e nelle vendite per l' assonanza con il nome del virus e per la conseguente ironia scatenata dai meme online, in un contesto, va detto, di crisi generale. Un paradosso, dunque: nel momento in cui i siti internet sono in sovraccarico per il numero di contatti e in cui la tv è presa d' assalto per la sete di informazioni generata dai cittadini preoccupati, fare pubblicità spinta rischia di essere controproducente.

 

Il problema, però, è che i giorni e i mesi persi raramente si recuperano: al massima si programmerà una nuova campagna al termine dell' emergenza. Gli italiani, intanto, si rivelano dei curiosi (o degli ansiosi) compulsivi: nelle classifiche di Google Trends, che mostrano quali siano le ricerche più comuni sul web da parte degli utenti, negli ultimi giorni e a partire da metà febbraio, l' Italia risulta essere sempre ai primi posti per il termine "coronavirus" (podio che perde se la ricerca avviene con il termine Covid-19).

 

2 – FIERE RINVIATE E CANCELLATE IN ITALIA GENERANO AFFARI PER OLTRE 60 MILIARDI DI EURO

Da “la Stampa”

coronavirus e mercati

 

coronavirus birra corona

Il segnale che bisogna resistere alla tempesta arriva da Verona e da Parma, capitali del «food and wine», decise a guidare la ripresa dell' economia italiana sotto pressione per la crisi coronavirus. Confermato il Vinitaly numero 54, che si terrà regolarmente dal 19 al 22 aprile. Confermato Cibus, il salone internazionale dell' alimentazione, che si svolgerà dall' 11 al 14 maggio, per lanciare un messaggio di ottimismo a partire dal settore alimentare, che nel 2019 ha registrato una crescita del 3%, con un + 6, 6% delle esportazioni.

 

mercato del pesce di wuhan

Nella bufera dell' emergenza sanitaria, con oltre 70 manifestazioni rinviate (la maggior parte) o cancellate (poche), c' è un comparto - quello fieristico - che nel nostro Paese genera affari per 60 miliardi, coinvolge 200 mila espositori e richiama 20 milioni di visitatori: di questi, 1,3 milioni arrivano dall' estero, mentre il 50% delle esportazioni nasce da contatti originati durante gli eventi internazionali (224 su un totale di 947). Rinviati appuntamenti attesi come Mido (occhialeria) e Salone internazionale del mobile a Milano, Cosmoprof (bellezza) a Bologna, Samoter (costruzioni) a Verona. Cancellata a Milano l' edizione 53 di Filo (tessile), in calendario il 27 e 28 febbraio, mentre da Ginevra arriva l' annuncio che si fermerà anche il Salone dell' auto, in programma a marzo. Un effetto domino pericoloso se non dovesse arrestarsi, perché a livello mondiale il settore fieristico vale 275 miliardi.

coronavirus gli effetti sul lusso

 

GIUSEPPE CONTE AL VINITALY

«In uno scenario abbastanza fosco, bisognava dare un segnale di fiducia, e noi di Fiere di Parma, assieme ai colleghi di Vinitaly, ci siamo fatti carico di darlo confermando Cibus - dice l' amministratore delegato Antonio Cellie - perché è chiaro che quando si ferma una industria come le fiere le conseguenze sono nel breve periodo sui territori e nel medio e lungo periodo sui settori oggetto delle esposizioni».

 

giuseppe conte a vinitaly

A orientare la decisione anche il numero limitato di disdette di operatori, solo il 3%, per una manifestazione che conta 82 mila presenze (10 mila gli stranieri) e ha un impatto sul territorio di 60 milioni di euro. Diversa la scelta per Mercanteinfiera, l' esposizione dedicata ad antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, in programma dal 29 febbraio all' 8 marzo e rinviato al 18-23 aprile perché il monitoraggio sugli espositori aveva evidenziato una preoccupazione crescente. In attesa della manifestazione, è stata però messa in campo una soluzione alternativa e innovativa: «Abbiamo accelerato sulla nostra idea di portare online i contenuti della fiera - spiega Cellie - e gli espositori hanno caricato sulla piattaforma digitale 20 mila pezzi. Un successo, con centinaia di migliaia di accessi: solo nel primo giorno, giovedì 27, 1500 in due ore, i numeri che si fanno in fiera in una intera giornata».

 

coronavirus mercati 2

Giovanni Laezza, presidente dell' Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), 200 mila imprese rappresentate, non nasconde la preoccupazione: «Nella maggior parte dei casi i nostri associati stanno spostando le manifestazioni, è raro che vengano annullate.

 

Ma le fiere hanno periodi consolidati, quindi un evento che si tiene fuori da quelle date può essere più debole. Certo, sarà un anno difficile per i bilanci delle società fieristiche e per le centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che partecipano alle nostre manifestazioni. Al momento una stima dei danni però non è possibile».

 

coronavirus gli effetti sul lusso 5

Dopo una prima ricognizione degli effetti dell' emergenza, l' associazione si prepara la prossima settimana a incontrare i rappresentanti del governo, a cui chiederà, «come altre categorie», sostegni per affrontare la crisi. Ma non solo. «Febbraio è il mese il cui il governo lancia il piano straordinario per il Made in Italy, che ora deve essere potenziato. Detto che la salute dei cittadini resta la priorità, bisogna fare comunicazione positiva: conta più dire quanti ammalati sono stati dimessi che quante persone sono state ricoverate». Da Roma le rassicurazioni del viceministro per l' Economia Laura Castelli: «Chiederemo alla Commissione Uedi attivare i fondi a disposizione per casi come questi e maggiori risorse per riprogrammare i grandi eventi che sono stati cancellati» dice, annunciando che sono allo studio «esoneri contributivi» per i settori più colpiti, a partire dal turismo.

coronavirus gli effetti sul lusso 3coronavirus gli effetti sul lusso 2

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?