macron bollore

LA PARABOLA DISCENDENTE DI MACRON IN FRANCIA (È AL 17% DEI CONSENSI) HA RIDATO “ALLURE” A VINCENT BOLLORÉ E A SARKOZY - L’INCONTRO SEGRETO DEL CAPO DI VIVENDI CON MUSTIER E DONNET NELLA TENUTA DI CACCIA - IL RAPPORTO CON NAGEL E MEDIOBANCA - LA STRATEGIA SU TIM DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI (ADDIO A ELLIOTT?) - IL DAGOREPORT...

MACRON BOLLORE'

1 - DAGONEWS

La parabola discendente di Macron in Francia (è al 17% dei consensi), legata alle proteste di piazza dei gilet gialli ma anche all’opposizione strisciante dell’establishment, ha ridato “allure” a Vincent Bolloré, il cui astro si era appannato con l’arrivo all’Eliseo del portagioie di Brigitte.

philippe donnet

 

Il gran capo di Vivendi ha riannodato il legame con Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, e con Philippe Donnet, Ceo di Generali. I tre si sono visti a cena nella tenuta di caccia di Bolloré per discutere di finanza, strategie e alleanze. E si è discusso molto di Tim. Il multimiliardario, che è uscito da Mediobanca per avere le mani libere, ha fatto capire di non poter andare contro Nagel, da sempre advisor dei francesi. Mustier ha precisato che non cerca lo scontro a tutti i costi ma pretende che Nagel capisca che è “un suo dipendente”…

 

JEAN PIERRE MUSTIER

Nella partita su Tim, Bolloré ha trovato nuovo slancio per proporre Gabriele Galateri di Genola per la presidenza (ma potrebbe ottenere il medesimo incarico in Generali) anche grazie a un cambiamento in Cdp. L’amministratore delegato Fabrizio Palermo sta valutando le prossime mosse nel colosso delle tlc.

 

galateri di genola

La Cassa depositi ha già sganciato 800 milioni per entrare in Tim dove si è schierata con il Fondo Elliott contro Vivendi. Ma ora c’è aria di ripensamento…Palermo si sta chiedendo se sia ancora opportuno restare al fianco di un fondo speculativo e se non valga la pena rimettersi al tavolo con i francesi. Avviso ai navigati: la debolezza di Macron non ha riportato in auge solo Bolloré. Si è rivisto all’Eliseo anche Nicolas Sarkozy…

 

2 - RIECCO SARKOZY FA IL CONSIGLIERE DI MACRON

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Quando è il caso, il profeta del «nuovo mondo» Emmanuel Macron ricorre ai protagonisti del «vecchio». Lo ha fatto per conquistare l' Eliseo e poi l' Assemblea nazionale quando si alleò con il centrista François Bayrou, e lo ha ripetuto in questi giorni affidandosi ai consigli di Nicolas Sarkozy.

vincent bollore

 

L'ex presidente della Repubblica (2007-2012) si è sempre astenuto da commenti negativi verso Macron presidente, a differenza di François Hollande che è arrivato a prendere le parti dei gilet gialli. Nelle ultime settimane Macron e Sarkozy si sono avvicinati molto. Il presidente in carica ha invitato a pranzo all'Eliseo il presidente emerito tre giorni prima del discorso con il quale Macron ha annunciato in tv nuove misure in favore del potere d' acquisto delle fasce della popolazione più in difficoltà. Per esempio la defiscalizzazione delle ore di straordinario, che fu uno dei provvedimenti adottati da Sarkozy durante il suo mandato.

 

SARKOZY MACRON

Macron si avvale dell' esperienza di Sarkozy in qualità di ex ministro dell' Interno quanto alla gestione dell' ordine pubblico, e della sua capacità di entrare in sintonia con il popolo di destra, che in larga parte costituisce le fila dei gilet gialli.

 

Il presidente in carica sembra non curarsi troppo del fatto che Sarkozy è indagato nell'affare dei presunti finanziamenti libici della sua vittoriosa campagna elettorale del 2007, e che ha inoltre altri due procedimenti in corso, il caso Bismuth (abuso d' ufficio) e quello Bygmalion (fatture false).

 

fabrizio palermo

Sarkozy è utile a Macron per la sua esperienza di capo di Stato e anche perché potrebbe infastidire Lauren Wauquiez, il contestato leader dei Républicains (il partito della destra gollista). In cambio l' ex presidente è riuscito a rientrare in scena, tanto da essere inviato da Macron a Tbilisi come rappresentante della Francia alla cerimonia di investitura, la scorsa domenica, della ex diplomatica francese e nuova presidente georgiana Salomé Zourabichvili.

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…