ALI-ARABIA – E’ DECOLLATA ALITALIA SAI, SOCIETÀ AEREA ITALIANA – ETIHAD È AL 49% MA CONTA BEN DI PIÙ – ‘’I CLIENTI D’ORA IN AVANTI CHIAMEREMO OSPITI’’ - L’OBIETTIVO È TORNARE ALL’UTILE NEL 2017, DOPO CHE DAL 2008 SI SONO ACCUMULATE PERDITE PER OLTRE 1,6 MILIARDI

 

LA NUOVA ALITALIA LA NUOVA ALITALIA

Da Lastampa.it

 

È partito alle 2,35 italiane dall’aeroporto JFK di New York il primo volo della nuova Alitalia Sai, la compagnia aerea a maggioranza italiana e partecipata al 49% da Etihad Airways. L’aereo, un Airbus A330 che vestiva la livrea Expo Milano 2015 con i marchi di Alitalia e di Etihad Airways, è atterrato alle 10.40 a Milano Malpensa. «I clienti, che d’ora in avanti chiameremo ospiti - spiega l’ad Cassano - saranno la nostra bussola». A partire da oggi Alitalia, insieme ad Etihad Airways, offre 168 destinazioni, una flotta di 227 aeromobili tra le più avanzate al mondo e la forza di chi trasporta più di 35 milioni di passeggeri l’anno.

 

2 - LA NUOVA ALITALIA VOLA IN BOCCA A ETIHAD

alitalia-etihad 
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Camilla Conti per "il Fatto Quotidiano"

 

Scende in pista la nuova Alitalia. Dalla mezzanotte di oggi 31 dicembre tutti i beni mobili ed immobili, come gli aerei, i dipendenti, il marchio, e i rapporti commerciali in essere verranno trasferiti ad Alitalia-Società aerea italiana spa.

 

Ovvero alla nuova società partecipata da Etihad con il 49% del capitale (costato un aumento di capitale riservato da 387,5 milioni), mentre il 51% rimarrà all'Alitalia-Cai. Il consiglio di amministrazione del gruppo si è riunito ieri mattina per ufficializzare il passaggio di consegne del vettore nazionale che verrà guidato da Silvano Cassano con la carica di amministratore delegato mentre Luca Cordero di Montezemolo sarà il presidente.

 

 

LA NUOVA ALITALIA LA NUOVA ALITALIA

Del nuovo board, tre sono espressione della sola Etihad: l'ad James Hogan che sarà vicepresidente, il cfo James Rigney, e Giovanni Bisignani, ex numero uno della Iata, entrambi consiglieri non esecutivi. All'unanimità l'ex presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, è stato nominato presidente onorario, oltre a sedere in cda. Completano la rosa altri tre consiglieri non esecutivi espressi da Alitalia: l'ex presidente di Enel, Paolo Colombo, Antonella Mansi, già alla guida della fondazione Mps, e Jean-Pierre Mustier di Unicredit.

 

Al netto delle nomine e dell’azionariato, cosa cambierà davvero per la compagnia? Il nome della società è Alitalia Sai ma si attende di capire se gli arabi vorranno rivoluzionare anche l’immagine del vettore. A cominciare dalla livrea sugli aerei e dalle divise degli equipaggi.

ETHIAD ALITALIA x ETHIAD ALITALIA x

 

LA NUOVA ALITALIA LA NUOVA ALITALIA

Il tricolore non si tocca, assicurano al Fatto Quotidiano fonti vicine alla compagnia che preferiscono parlare di restyling graduale (al massimo qualche modifica potrebbe riguardare i caratteri della scritta, fatto salvo che rimarrà quella unica di Alitalia) con la priorità di non stravolgere l’identità della compagnia e di mantenere elevato il livello di italianità dei servizi a bordo, in particolare per quanto riguarda cibo e bevande.

 

Del resto, anche gli aerei di Etihad sono allestiti con stile italiano (sedili e poltrone sono della Poltrona Frau di Montezemolo) e le divise, vecchie e nuove, sono disegnate dallo stilista di Aprilia Ettore Bilotta. Di certo, però, durante la presentazione delle nozze nell’agosto scorso, Hogan aveva promesso “la nuova Alitalia sarà più sexy” ammiccando alle hostess arabe con il velo presenti in sala vicino alle colleghe italiane in tailleur verde-blu.

james hogan etihad 4james hogan etihad 4

 

L’abbinamento risale al 1998 quando i vertici Alitalia passarono da Giorgio Armani al Gruppo Nadini che, con il marchio “Mondrian”, aveva lanciato a fine anni Settanta una linea pret-à-porter, ispirata alle figure geometriche del pittore olandese. Dopo sedici anni potrebbe dunque essere scelto un nuovo stilista, che piaccia comunque anche agli emiri.

SUL FRONTE dei conti, l’obiettivo è tornare all'utile nel 2017 con 108 milioni e un fatturato di 3,7 miliardi, dopo che dal 2008 si sono accumulate perdite per oltre 1,6 miliardi.

 

la festa etihad a roma villa miani foto huff postla festa etihad a roma villa miani foto huff post

Per il 2023 è previsto un utile di 212 milioni e un fatturato di quasi 4,5 miliardi. Per raggiungere i target verranno sviluppate le rotte intercontinentali con nuovi collegamenti per Pechino, Shanghai, Seoul, San Francisco, Santiago del Cile e Città del Messico. Fiumicino resta l’hub di riferimento e per lo scalo romano è prevista l'introduzione di cinque nuove rotte nell'arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa saranno più che raddoppiati, raggiungendo i 25 voli a settimana entro il 2018.

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