DERIVATONE: PER DRAGHI “IL TESORO CHIARIRÀ”. MA LA PROCURA DI ROMA APRE UN’INCHIESTA (FINIRÀ COME TRANI?)

1 - DERIVATI:DRAGHI,TESORO CHIARIRA'PRESTO TUTTI ASPETTI
(ANSA) - "Il Tesoro italiano emetterà presto una dichiarazione completa per chiarire tutti gli aspetti". Così il presidente della Bce, Mario Draghi ha risposto a chi chiedeva un commento sulle notizie apparse sulla stampa su potenziali perdite sui conti italiani legate ai derivati.

2 - DERIVATI:UE,PIU' INFORMAZIONI PER SAPERE IMPATTO CONTI
(ANSA) - La Commissione ha bisogno di "più elementi" prima di fare "un'analisi precisa" dell'impatto sulle finanze pubbliche dei derivati sottoscritti dall'Italia: lo ha detto il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn rispondendo a una domanda sulle potenziali perdite per l'Italia.

3 - DERIVATI: SACCOMANNI, NORMALE CONTROLLO CORTE CONTI
(ANSA) - "Si è trattato di un normale controllo della Corte dei Conti. Non c'é nessun aggravio sui conti pubblici": lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni a proposito dei rischi per i titoli rinegoziati nel 2012.

4 - DERIVATI:C.CONTI,CASO SU MORGAN STANLEY,CHIUSO IN 2012
(ANSA) - "L'indagine richiamata dalla stampa é unicamente riferibile all'operazione, già conclusa all'inizio del 2012, con la quale si è provveduto alla chiusura di un contratto sottoscritto nel 1994 con la Banca Morgan Stanley". Lo precisa la Corte dei Conti parlando del caso derivati sollevato da FT e Repubblica.

In merito alle notizie diffuse oggi dalla stampa i magistrati contabili precisano in una nota che "sul tema della gestione del debito pubblico, e quindi anche sulle operazioni ad essa connesse, la Corte riceve dal Dipartimento del Tesoro, con cadenza semestrale, una specifica relazione prevista dal DM 10 novembre 1995".

"Le operazioni di sottoscrizione del debito pubblico, nonché quelle di natura creditizia, mobiliare e valutaria - chiariscono ancora - non sono soggette al controllo preventivo della Corte, ai sensi della legge n. 20/1994". La Corte evidenzia quindi che "le quantificazioni sulle possibili perdite connesse alla rinegoziazione dei contratti sui derivati e ad eventuali oneri per l'erario non sono attribuibili in alcun modo alla Corte.

La stessa Relazione al Parlamento sul Rendiconto generale dello Stato, che accompagna la decisione di Parificazione prevista per domani, non contiene alcuna stima in materia". Come indicato dal Financial Times, conclude la nota, "le stime sono state avanzate da tre esperti indipendenti consultati dallo stesso quotidiano".

5 - DERIVATI: PROCURA ROMA APRE INCHIESTA
(ANSA) - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione a quanto pubblicato oggi dal quotidiano la Repubblica sui rischi per i conti pubblici legati a derivati accesi negli anni '90 e rinegoziati nel 2012. Il fascicolo al momento è senza indagati e ipotesi di reato.

L'indagine, che sarà coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, in base a quanto filtra da piazzale Clodio ha un duplice scopo: verificare e capire la collocazione di questi derivati e rilevare i riflessi che questo tipo di notizie possono avere sui mercati, sui titolo in borsa e sullo spread. Al momento il fascicolo è composto da articoli di stampa. L'attività istruttoria, svolta in stretta collaborazione con la Corte dei Conti, verrà affidata al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, che ha già effettuato acquisizioni presso il ministero del Tesoro, e al nucleo speciale di polizia valutaria sempre delle Fiamme Gialle.

6 - CONSUMATORI, FARE LUCE, ESPOSTO A 10 PROCURE
(ANSA) - Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto in esposti denunce a 10 Procure della Repubblica, tra le quali Milano, Roma, Firenze, Palermo, Trani, di aprire un'indagine e "fare luce" sui derivati che avrebbero causato un buco da 8 miliardi nei conti dello Stato. Lo comunicano le associazioni in una nota. Dopo l'allarme lanciato dalla stampa in base a dati contenuti in un rapporto di 29 pagine del Tesoro "emergono risvolti allarmanti per i conti pubblici", sottolineano i consumatori chiarendo di aver chiesto negli esposti denunce di "indagare sui tecnocrati quali Draghi, Grilli, La Via" e di "sequestrare i contratti derivati i quali, analogamente a Santorini ed Alexandria del Monte dei Paschi di Siena, sono stati ristrutturati con perdite rilevanti per lo Stato".

7 - CODACONS, CI COSTITUIREMO PARTE OFFESA
(ANSA) - Il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sui derivati. "Intendiamo inserirci nel procedimento in rappresentanza e a tutela dei cittadini italiani e di coloro che possono risultare danneggiati dalle operazioni in titoli derivati - spiega il presidente Carlo Rienzi -. E' di tutta evidenza che eventuali perdite a danno dei conti pubblici si tradurrebbero in un danno economico diretto per i cittadini; per questo vogliamo sia fatta chiarezza e in tal senso interverremo come parte offesa nel procedimento". Il Codacons ricorda poi di aver avviato sullo scandalo derivati nel nostro Paese una azione risarcitoria collettiva in favore di quanti siano stati economicamente danneggiati dalla vendita di tali prodotti ad opera di istituti di credito.

 

 

DRAGHI E SACCOMANNI Draghi tra Saccomanni e Grilli bankitalia big corte contiGUARDIA DI FINANZA

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