scandalo volkswagen

DIESELGATE: E’ FIGLIO DI EMIGRANTI TEDESCHI L’AMERICANO CHE HA SVELATO LA TRUFFA DELLA VOLKSWAGEN - E ORA MARCHIONNE DOVRA’ SPENDERE 5 MILIARDI PER METTERE IN REGOLA LE AUTO FCA NEGLI STATI UNITI

 

Ugo Bertone per “Libero Quotidiano”

 

Un preventivo di 5,1 miliardi di dollari. È quello che Chris Grundler, responsabile Usa della sezione «qualità dell' aria e trasporti» dell' Epa, l' agenzia federale per l' ambiente, ha inviato a Fiat Chrysler.

DIESELGATEDIESELGATE

 

È il totale degli investimenti che, di qui al 2025, Fca dovrà effettuare per mettersi in regola con quanto previsto dalle leggi varate da Barack Obama per abbassare l' inquinamento.

 

Un conto indigesto, che ieri mattina ha mandato al tappeto il titolo della società di casa Agnelli. Ma l' emergenza, nel corso delle ore, è rientrata.

 

Investimenti

 

La cifra richiesta, già nota ai vertici di Fiat Chrysler dallo scorso giugno, non è poi così eccezionale, se si pensa che il gruppo sostiene ogni anno investimenti tecnici per circa 9 miliardi di euro, per cui 5 miliardi di dollari diluiti in nove anni non rappresentano una cifra drammatica. Di qui un lento recupero fino alla chiusura in Piazza Affari a -1,2% in linea con l' andamento tribolato dei mercati finanziari.

 

MERKEL MARCHIONNE MARANELLOMERKEL MARCHIONNE MARANELLO

Ma la notizia, uscita a sorpresa dall' intervista all' ingegnere tedesco, permette di gettare un occhio su uno dei temi più importanti, ma meno noti, della dura competizione che si è scatenata nel mondo delle quattro ruote. Mister Grundler, finora quasi sconosciuto anche tra gli addetti ai lavori, è probabilmente una delle personalità più potenti del mondo dell' auto.

 

Nel laboratorio-officina di Ann Arbor nel Michigan, l' ingegnere (59 anni figlio di emigrati tedeschi) guida una squadra di 350 tecnici in tuta da officina che mettono alla prova 400 modelli di auto all' anno per verificare la loro aderenza alla normativa Usa. Un esame lungo e complesso, in più tempi: si esamina la vettura nuova di zecca, poi si ripete il test dopo alcune decine di migliaia di chilometri.

 

Infine. Ultima prova, viene esaminata la vettura a fine ciclo. Il tutto, con l' obiettivo di verificare la rispondenza agli standard attuali ma anche a quelli che entreranno in vigore nel 2025, quando un' auto dovrà percorrere almeno 90 chilometri (contro gli attuali 57) con un gallone di benzina (poco più di 4,5 litri).

 

MARCHIONNE BORSA FCAMARCHIONNE BORSA FCA

Sulla base di questi parametri (illustrata in una relazione di 1.274 pagine) l' ingegner Grundler ha stabilito che Fca dovrà spendere in questi anni una media di 2.254 dollari a vettura per adeguarsi agli standard delle auto verdi.

 

I vantaggi  

 

«Le modifiche comporteranno nel tempo un grande vantaggio per l' azienda - commenta serafico il tecnico del ministero - Grazie a questi sforzi l' industria dell' auto Usa non ripeterà gli errori del passato, quando siamo stati sorpassati sul terreno dell' efficienza e della tecnologia dalla concorrenza».

 

Sergio Marchionne, forse, non sarà d' accordo ma non protesta. Primo perché Grundler, che dispone di un budegt modesto (20 milioni di dollari) e dello stipendio di un dipendente pubblico di medio rango, è comunque una delle persone più potenti di un' industria da 100 miliardi di dollari che non può fare a meno della sua autorizzazione.

 

MARCHIONNE VOLKSWAGENMARCHIONNE VOLKSWAGEN

Secondo, perché l' ingegnere resterà al suo posto fino al 2025, perché per legge non può essere rimosso nemmeno dal presidente in persona.

 

Terzo, perché è stato lui a portare le prove decisive nel dieselgate che comportato per ora una multa di 15,3 miliardi di dollari a Volkswagen. Un successo ottenuto grazie a tecniche d' avanguardia che la settimana prossima Grundler illustrerà al Parlamento europeo. Ad ascoltarlo ci saranno senz' altro i tecnici tedeschi presi con la mano nella marmellata.

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…