COSA C'E' DIETRO IL BLITZ DEI NAS SU OCULISTI E CLINICHE PRIVATE - QUALCUNO FA FINTA DI NON SENTIRE E NON VEDERE. INTERESSI MILIONARI E LOBBY IN CAMPO - INDAGA LA PROCURA DI ROMA MA ANCHE LA LORENZIN NON ABBASSA LA GUARDIA
DAGOREPORT –
Sta passando sotto uno strano silenzio il blitz dei Nas effettuato il 31 luglio e nei giorni seguenti negli studi e nelle cliniche di oculisti in tutta Italia. Una attività ispettiva inaspettata che potrebbe venire dalla necessità di raccogliere elementi utili ai magistrati romani che stanno indagando sul caso Avastin-Lucentins dopo il pronunciamento dell’Antitrust su Novartis e Roche.
Gli inquirenti starebbero verificando se gli oculisti usano in modo appropriato l’Avastin, prodotto off label, che essendo un farmaco antitumorale non è in commercio nelle dosi appropriate per l’uso oculistico e soprattutto non è previsto per certe tipologie di gravi malattie agli occhi, per le quali avrebbe secondo alcuni studi anche gravi controindicazioni.
Marco Fabrizio e Beatrice Lorenzin
Intorno all’uso dei due farmaci c’è stato nei mesi scorsi una battaglia durissima. Matteo Piovella, titolare di una clinica di chirurgia oculistica a Monza e presidente della Società oftalmologica italiana, ha scatenato la lobby degli oculisti contro le industrie farmaceutiche, arrivando alla denuncia all’Antitrust che ha portato alla decisione sul presunto accordo tra le due industrie farmaceutiche che ora attendono a novembre il pronunciamento del Tar del Lazio, ma anche mettendo in difficoltà il ministero che, come è stato nel discusso caso della cura stamina, si è trovato tra una opinione pubblica infuocata e il mondo scientifico e le autorità del farmaco sbigottite dal clamore.
I Nas ora dovranno riferire ai magistrati e i risultati delle loro indagini presso cliniche e studi serviranno certamente ai magistrati romani Nello Rossi e Stefano Pesci, ma anche all’Aifa, l’autorità che sovrintende all’uso dei farmaci, tra i cui compiti c’è anche la predisposizione di una rete di farmacovigilanza nel caso di introduzione di farmaci off label il cui uso potrebbe non essere coerente con le prescrizioni. Come sempre accade nei casi che coinvolgono la farmaceutica la verità è sempre sfaccettata e imperscrutabile.