1. LA RIBELLIONE DI GUBITOSI, VIA FLORIS, SUL DECRETO CHE GIRA 150 MILIONI DALLA RAI ALLO STATO, SNEBBIA LE IDEE A RENZI: AVVISATO GUBITOSI DI TROVARSI UN ALTRO POSTO, A OTTOBRE VA FUORI CON LA TARANTOLA (SEMPRE CHE IL PREMIER CI ARRIVI A OTTOBRE) 2. KAKI ELKANN TENTA SEMPRE DI PARACADUTARE MARIOPIO CALABRESI AL ‘’CORRIERE’’, MA C’E’ L’ENNESIMO STOP: IL RAM-POLLO DI CASA AGNELLI NON PUO’ FORZARE LA MANO PERCHE’ NON HA IL CONSENSO DEL CDA. IL DUPLEX DELLA VALLE-CAIRO OBIETTA CHE MARIOPIO SAREBBE UN DIRETTORE UN PO’ GRIGIO CHE NON FA VENDERE LE COPIE (VEDI ‘’LA STAMPA’’) 3. L’IDEA DI NOMINARE UN DIRETTORE IN GONNELLA NAUFRAGA COL SILURAMENTO DELLE ERINNI DEL ‘’NEW YORK TIMES” JILL ABRANSON E DI “LE MONDE” NOUGAYREDE
DAGONEWS
All'assemblea di luglio ormai mancano meno di due mesi, ma in Rcs le idee sembrano essere poche e ben confuse. Il famoso cambio di direzione al Corriere della Sera, con Mariopio Calabresi che deve prendere il posto di Ferruccio De Bortoli da sei anni (il giorno dopo che lo fecero direttore della âStampa'), in realtà pare che sia di nuovo fermo al palo.
Non che Kaki Elkann (Fiat ha il 20%) si sia ricreduto sulle doti del suo pupillo assoluto. Il fatto è che fatica più del previsto ad aggregare il necessario consenso intorno al nome del figlio quarantaquattrenne del commissario Mario Calabresi. I motivi?
Ai piani alti di Rcs, si dice che l'asse Urbano Cairo (4%) e Diego Della Valle (9%) abbia parecchie perplessità sull'attuale direttore della âStampa', da loro ritenuto un po' grigio, alla luce dei modesti risultati in edicola del quotidiano torinese.
Addirittura, nel frattempo sarebbe stata abbozzata perfino una rotta decisamente alternativa: cercare un direttore donna, per dare quella bella sensazione di freschezza e novità che piace anche tanto al premier Renzie. Nelle more di scovare la "giusta professionalità ", è piombato il doppio siluramento delle direttrici del â'New York Times" e di "Le Monde". E tutto è rimasto appeso. Il risultato (per ora): poche idee e, appunto, anche ben confuse.
Chi invece sembra avere le idee piuttosto chiare, finalmente, è il premier Renzi sulla Rai. Tra Palazzo Chigi e Viale Mazzini danno per sicura la sostituzione di Luigi Gubitosi con un altro manager. Certo, si parla di ottobre che in queste faccende è una mezza eternità , perché in tre mesi, intorno a poltrone come quella di dg della Rai può scatenarsi una girandola mai vista. Ma pare che Pittibimbo abbia proprio deciso. Sempre che resti lì dov'è, ovviamente.





