EXPO PAZZO – COMUNE E REGIONE VOGLIONO PIENI POTERI PER LA FIERA DI MILANO: CON L’AIUTINO DEL MINISTRO MILANESE MARTINA, PRONTA LA NORMA CHE FA FELICE IL COMMISSARIO SALA

1 - EXPO, VERSO POTERI SPECIALI PER LA FIERA
Sara Monaci per "Il Sole 24 Ore"


Per Expo allo studio una Legge speciale bis. O meglio: un ampliamento dei poteri straordinari già individuati con l'attuale normativa, che ha concesso un anno fa al commissario unico Giuseppe Sala la possibilità di deroga sugli appalti, sul paesaggio e sull'ambiente. 
Se ne parla in queste ore ai vertici della società di gestione dell'evento, nel Comune di Milano e in Regione Lombardia.

L'obiettivo è soprattutto conferire maggiori poteri alla società Fiera di Milano, attualmente azionista con il 27,7% della società Arexpo (proprietaria dei terreni su cui sorgerà il sito espositivo), trasferendo ad essa l'incarico di gestire affidamenti e aprire bandi per gli allestimenti dei padiglioni. 
La Legge speciale per Expo permetteva già alle partecipate pubbliche Infrastrutture lombarde (controllata dalla regione Lombardia) e Metropolitana milanese (controllata dal comune di Milano) di diventare a loro volta responsabili di alcuni settori: nel primo caso della direzione dei lavori dell'area espositiva; nel secondo caso del progetto del Padiglione Italia.

Questa possibilità verrà estesa anche alla Fiera di Milano, per quanto riguarda, appunto, la realizzazione dei padiglioni. L'idea era stata già avanzata un anno fa, ma poi accantonata. Ora, con i tempi che stringono, torna attuale. 
La norma, allo studio in questi giorni a Milano, verrà "trasmessa" a Roma con l'aiuto del ministro all'Agricoltura Maurizio Martina, che ha la delega per Expo. Poi, dal punto di vista tecnico, verrà trasformato in un emendamento da agganciare a qualche decreto prossimo al voto.

Da valutare. La certezza è che la società Expo ha bisogno di qualche corsia preferenziale aggiuntiva per completare i lavori nel sito di Rho, dove tutto dovrà filare liscio, senza interruzioni né sovrapposizioni né rallentamenti per i prossimi 12 mesi. 
Il rischio di intoppi è invece dietro l'angolo, con 137 paesi che dovranno realizzare tutti insieme i propri padiglioni (60) o i cluster tematici (9) e con cantieri e materiali in entrata e in uscita che potrebbe pericolosamente intrecciarsi.

Per questo sarebbe necessaria una sola cabina di regia, che la società di gestione ha individuato nella Fiera di Milano (società controllata dalla Fondazione Fiera e quotata in Borsa).
Oltre alla corsia preferenziale sugli allestimenti, in questi giorni dovrà essere messa a punto una semplificazione anche nelle procedure di controllo per la sicurezza e anti-criminalità.

I vertici del comune e di Expo stanno suggerendo di permettere alle aziende di autocertificarsi prima di entrare a lavorare per l'evento, per poi procedere con le verifiche in corso d'opera, già ad affidamento avviato, per non perdere tempo (ed eventualmente, in caso di anomalie, sospendere l'azienda in un secondo momento). Su questo punto il Pirellone si starebbe però mettendo di traverso, puntando a conservare il ruolo di "controllore" su questi temi senza lasciare che la regia venga totalmente coordinata dalla prefettura.

Intanto nel giro di una decina di giorni dovrebbe arrivare anche il nome del "super Rup", il responsabile massimo dei cantieri del sito espositivo, che dovrà avere la visione completa di cantieri e appalti, con la capacità di "smistare" il traffico risolvendo subito i problemi. Si stanno valutando i curricula di professionisti provenienti dal mondo delle Ferrovie italiane, di Metropolitana milanese, di Assolombarda. Nel frattempo sta delineandosi anche la task force, formata da 4 persone, che dovrà fare da raccordo tra Milano e Roma in tema di Expo.

2 - EXPO, DEPUTATI PD: NECESSARI ALTRI POTERI SPECIALI? MARTINA CHIARISCA
(ilVelino/AGV NEWS) - "Per concludere in tempo i lavori per l'Expo di Milano servono altri poteri speciali? Il ministro Maurizio Martina chiarisca". E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Ernesto Magorno e Lorenza Bonaccorsi. "Secondo quanto riportato sulla stampa - spiegano i deputati Pd - dalle istituzioni milanesi sarebbe stata avanzata la richiesta di prevedere nuovi poteri speciali per la società Fiera di Milano per accelerare l'assegnazione di appalti. Solo poche settimane fa, pero, erano arrivate rassicurazioni sulla conclusione in tempo dei lavori per l'Esposizione universale del prossimo anno. Se ci sono ulteriori ritardi, e opportuno che il parlamento venga informato. Non è accettabile che a pochi mesi dall'apertura dell'evento debbano essere concesse le ennesime procedure d'urgenza".

 

MAURIZIO MARTINA MAURIZIO MARTINA GIUSEPPE SALAACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIAPISAPIA E CINZIA SASSO ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013GIULIANO PISAPIA E ROBERTO MARONI

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...