ALLA FACCIA DEI ''BARBARI'', IL GOVERNO CHIAMA E LA FINANZA LONDINESE RISPONDE: GIORGETTI NELLA CITY A PORTE CHIUSISSIME, CON FABIO PANETTA DI BANKITALIA, E I CAPI DI UBI, UNICREDIT E BANCO BPM - LA SOLITUDINE DELL'APPENDINO: IL M5S NON HA UN NOME SPENDIBILE PER LA PRESIDENZA DI INTESA - A FORZA DI TAV, SI DIMENTICA IL TERZO VALICO. TONINELLI DA TRE MESI DEVE NOMINARE IL COMMISSARIO
Francesco Bonazzi per “la Verità”
Investire in Italia nonostante i nuovi barbari. Avrebbero potuto chiamarlo così il meeting di banchieri, finanzieri, uomini dei fondi speculativi e maghi degli Npl (i crediti marci) che si terrà a Londra lunedì prossimo, presso l' ambasciata italiana. Rigorosamente a porte chiuse, il meglio della City, a cominciare dal fondo Elliott (quote in Tim e Milan) e dal fondo Mandarin, ascolterà e interrogherà Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e regista di molte partite economiche del governo Conte, il vicegovernatore di Bankitalia, Fabio Panetta, il capo di Ubi Banca, Victor Massiah, e i numeri uno di Unicredit e Banco Bpm, Jean Pierre Mustier e Giuseppe Castagna.
L' invito ai finanzieri è arrivato dall' ambasciatore a Londra, Raffaele Trombetta, e dallo studio di avvocati Legance, al quale il ministero dell' Economia ha affidato l' organizzazione del meeting, oltre a dare il suo patronato ufficiale. Moderatori dell' incontro saranno Marco Ferrando del Sole 24 Ore e Federico Fubini del Corriere della Sera, che era finito al centro di una polemica innescata dal suo collega Ivo Caizzi, per la sua presenza nel consiglio dell' Open society di George Soros e per aver firmato dei reportage, in cui dava per certa la procedura d' infrazione Ue contro il governo. Il ministro Giovanni Tria, che in quei giorni ha ballato sullo spread, non porta rancore.
LA SOLITUDINE DELL' APPENDINO
L' isolamento del sindaco di Torino, Chiara Appendino, assediata da Madamine, giornali locali e Procura, si misura anche con le difficoltà che affronta a trovare un candidato per la presidenza di Intesa Sanpaolo, dove ad aprile scade il prodiano Gian Maria Gros Pietro. Detto che l' ad Carlo Messina, risultati alla mano, non è in discussione, il Comune potrebbe indicare un presidente. Del resto è il maggiore azionista della Compagnia di San Paolo, che a sua volta ha il 6,7% della banca e ne è il primo socio. Ma con la Cariplo e le fondazioni di Padova, Bologna e Firenze, si arriva al 18%. Piuttosto che schiantarsi con un candidato non all' altezza, si ragiona nei 5 stelle, forse tanto varrebbe mandare avanti un' altra fondazione con più professori a disposizione.
C' E' VITA OLTRE I COMMISSARI
Mentre la nazione dibatte improvvisamente sulla Tav, la famosa grande opera della quale si discute dal 2001, nessuno sembra interessarsi al Terzo valico ferroviario Milano-Genova, un' infrastruttura necessaria ma che poco si presta a battaglie ideologiche. Da oltre tre mesi, dopo le dimissioni di Iolanda Romano, si aspetta la nomina di un nuovo commissario di governo da parte del ministro Danilo Toninelli.
Il commissario dovrebbe fare da raccordo tra amministrazioni locali, governo e general contractor Cociv. Va detto che Cociv ha appena annunciato 600 nuove assunzioni tra Liguria e Piemonte. A regime si prevede un totale di forza lavoro tra Cociv, affidatari e indotto, pari a 4.000 unità nel 2019, per arrivare a 5.000 occupati nel 2021. Forse ce la si fa anche senza il commissario di governo?
terzo valico gian maria gros pietro carlo messina giovanni bazoliterzo valico 3