
E ORA CHE FARANNO MELONI E GIORGETTI? - LA MOSSA DI MEDIOBANCA, CHE LANCIA UN’OPS SU BANCA GENERALI (E DISMETTE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE DELLE ASSICURAZIONI DEL LEONE DI TRIESTE), HA SPIAZZATO IL GOVERNO, CHE NON SAPEVA NÉ IMMAGINAVA QUESTA RISPOSTA DI ALBERTO NAGEL – IL TIMORE IMMEDIATO È CHE IL VALORE DELLE AZIONI DI PIAZZETTA CUCCIA SALGA NEL MEDIO PERIODO, RENDENDO MENO APPETIBILE PER GLI AZIONISTI L’OFFERTA DI SCAMBIO DI MPS. UN’OPERAZIONE CHE IL GOVERNO HA SPONSORIZZATO (CON IL BRACCIO ARMATO DI CALTAGIRONE-MILLERI) PER CREARE IL TERZO POLO BANCARIO…
Estratto dell'articolo di Tommaso Ciriaco e Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
Il senso dello smarrimento è tutto in un’immagine. Sono le otto di sera. A tredici ore dall’annuncio dell’offerta per Banca Generali, sul tavolo di Palazzo Chigi c’è solo il comunicato stampa di Piazzetta Cuccia.
Come Giorgia Meloni, anche Giancarlo Giorgetti è incredulo per la mossa di Alberto Nagel. Spiazzati. Come tutti i ministri. Nessuno sapeva. Nessuno aveva avuto neppure un sentore, anche minimo. […] Per l’esecutivo, una nuova grana da affrontare. Da capire appieno, innanzitutto.
[…] Meloni prende tempo. D’altronde, l’operazione partirà solo in autunno: c’è tempo per capire e studiare le contromosse. Ma a caldo […], la presidente del Consiglio deve pesare le valutazioni dei tecnici. Sono loro ad abbozzare un primo giudizio di massima. Negativo.
Il timore è che il valore delle azioni di Mediobanca salga nel medio periodo, rendendo così meno appetibile per gli azionisti l’offerta di scambio di Mps. Un bel problema per un disegno che il governo ha benedetto con l’obiettivo di creare il terzo polo bancario italiano.
[…] La premier vuole prima consultarsi con Giorgetti. Non è escluso che i due si siano sentiti al telefono per condividere una prima valutazione. Dovranno incontrarsi, ragionare ancora. Farlo assieme al capo di gabinetto della premier, Gaetano Caputi. Come da Palazzo Chigi, anche da via XX settembre non arrivano commenti ufficiali. Attesa, allarme, prudenza.
L’aria che tira nei palazzi del governo sembra diversa da quella che si respirava nei giorni in cui Unicredit lanciò l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. Allora, […] l’esecutivo mise subito in conto di esercitare il golden power, come ha fatto poi con il Dpcm che ha previsto una serie di prescrizioni in capo alla banca guidata da Andrea Orcel.
Una scelta voluta, rivendicata e difesa in nome della sicurezza nazionale, a tutela dei risparmi italiani. Ma anche una decisione malgradita a Forza Italia, che ha fatto mettere a verbale la sua contrarietà durante il Consiglio dei ministri che ha approvato il golden power. E proprio il leader degli azzurri, Antonio Tajani, ieri è tornato a ribadire il concetto: «Sono stato sempre per il libero mercato, quindi è il libero mercato che decide. Meno interviene la politica, meglio è».
E a differenza dell’operazione Unicredit-Banco, questa volta anche il resto della maggioranza è cauta. «A me interessa che il risparmio italiano rimanga in Italia», commenta il leader della Lega, Matteo Salvini. Una posizione espressa anche da Fratelli d’Italia: «Quello che deve interessare alla maggioranza è che il risparmio degli italiani sia tutelato», dice il responsabile economico del partito, Marco Osnato.
Nessuno si sbilancia sul golden power. Tra l’altro Mediobanca è oggetto di un’offerta: l’attivazione dei poteri speciali risulterebbe assai complessa da gestire politicamente […]. Il rischio è attirarsi nuove critiche, dopo quelle arrivate per la decisione presa nei confronti di Unicredit. A meno che dall’analisi del dossier non emergano elementi tali da mettere in crisi l’operazione Mps. A quel punto ogni mezzo diventerebbe lecito. O quantomeno, verrebbe messo sul tavolo delle decisioni.
ANTONIO TAJANI - FOTO LAPRESSE
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
ALBERTO NAGEL - FRANCESCO SAVERIO VINCI - LORENZO BASSANI - GIAN LUCA SICHEL
ALBERTO NAGEL
giancarlo giorgetti giorgia meloni al senato