FARINETTI CI METTE UNA PEZZA. DOPO LE SEGNALAZIONI DEI CONSUMATORI DEL CODACONS, EATALY FA PULIZIA SUL SITO E CAMBIA LE ETICHETTE DEGLI OLI CON QUELLE OMOLOGATE DALLA UE – SCOMPAIONO GLI ALTRI PRODOTTI NON IN REGOLA: COMPRESE LE PATATINE INGLESI
Patrizia Floder Reitter per “la Verità”
I 20 giorni sono scaduti, Eataly deve aver fornito le spiegazioni richieste dall' Antitrust in merito all' origine delle materie prime di alcuni prodotti, venduti per rigorosamente italiani. Come rivelato dalla Verità, lo scorso 2 marzo l' Authority aveva chiesto alla catena di vendita di prodotti alimentari che fa capo a Oscar Farinetti, di fornire precisazioni circa «le verifiche e le procedure di controllo dirette ad assicurare gli obiettivi pubblicizzati nel sito con riguardo alla selezione di "prodotti di alta qualità" e tipici del "mangiare italiano"». Tempo concesso per rispondere, 20 giorni appunto.
L' Autorità garante della concorrenza e del mercato si era mossa allertata da un esposto del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell' ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), che aveva raccolto una serie di segnalazioni su dubbie provenienze e non conformi etichettature di prodotti venduti su eataly.net, lo store online celebrato come piattaforma del mangiare bene italiano. Nel mirino dell' esposto ci sono olio extravergine, pomodori pelati, pistacchio, cioccolata, salse, oltre a prodotti che nulla hanno a che fare con il made in Italy.
Intanto, dopo l' esposto del Codacons e il provvedimento dell' Antitrust, sul sito di Eataly si fanno dei cambi. L' olio extravergine Frantoi Cutrera Igp appare in un altro formato, è scomparsa l' etichetta con un generico «product of Italy» e bandiera italiana annessa. Adesso è presente il logo europeo, come d' obbligo per un olio con marchio di qualità certificata. Con il cambio è arrivato uno sconto del 27%, la confezione da 750 millilitri viene messa in vendita a 13,50 euro.
Non esiste più sulla piattaforma online l' olio extravergine Villa Magra dell' azienda Frantoio Franci, dall' etichetta «priva di qualsiasi indicazione dell' origine dell' olio secondo la normativa specifica di settore», come specifica l' Authority nella richiesta di chiarimenti a Eataly. Oggi compare solo l' olio Fiore del Frantoio, raccolta 2015 (siamo nel 2017, l' olio andrebbe consumato preferibilmente entro 12/18 mesi dall' estrazione), costa 14,80 euro la confezione da 750 millilitri, con etichetta «100% italiano».
Nel mirino dell' esposto ci sono pure prodotti non italiani eppure in vendita sul sito, dove si afferma a chiare lettere: «Eataly è mangiare italiano, vivere italiano. Il nostro obiettivo è dimostrare che l' alta qualità dell' enogastronomia italiana è alla portata di tutti». Per le Kettle chips, patatine in sacchetto importate dal Regno Unito e vendute su Eataly a 2,25 euro per 150 grammi, alla voce Storia del produttore, è sparita la dicitura: «Le uniche che hanno ottenuto la certificazione del "Non Gmo project", un' organizzazione no profit americana che verifica la naturalità dei cibi al fine di offrire al consumatore gli strumenti migliori per un consumo consapevole».
Il Codacons aveva rilevato come «per nessuno dei prodotti recanti lo stesso marchio era evidenziato il logo che attestava la certificazione», ipotizzando «i profili di una vera e propria frode in commercio». Eataly è corsa ai ripari.