alfano moglie pop vicenza andrea gemma

UN FEDELISSIMO DI ANGELINO INCASSA 300 MILA EURO ALLA POP DI VICENZA PER TRE MESI DI LAVORO. E’ ANDREA GEMMA, L’UOMO CHE ALFANO HA PIAZZATO NEL CDA DELL’ENI – DAL “SENZA QUID” MAI UNA PAROLA SUL CRACK DELLE BANCHE VENETE. SOLO UN CASO? – QUELLA BORSA DA GOLF REGALATA AD UN ISPETTORE DI BANKITALIA

 

Francesco Bonazzi per “la Verità”

 

andrea gemma

Il salvataggio delle due popolari venete è costato oltre 17 miliardi di euro allo Stato e i 120.000 soci della Popolare di Vicenza hanno visto azzerato il valore delle loro azioni, ma in questa drammatica storia c' è anche chi può sorridere. È il caso dell' avvocato Andrea Gemma, 44 anni, ex tutor di Angelino Alfano all' università, da lui indicato nel cda dell' Eni e uomo chiave per i rapporti del leader di Alternativa popolare con banche e grandi imprese.

 

Per aiutare l' ex presidente Giovanni Zonin e il suo braccio destro Samuele Sorato a far fronte all' ispezione della Bce del febbraio 2015, quella che ha mostrato che il re era nudo, Gemma sparò una parcella di 500.000 euro. L' ex vicedirettore generale Adriano Cauduro non voleva pagarla, anche perché l' uomo di Alfano non figurava nell' albo ufficiale dei legali della banca, ma alla fine a Gemma vennero dati 300.000 euro.

GIANNI ZONIN

 

Gemma sta ad Alfano come l' avvocato Alberto Bianchi sta a Matteo Renzi. Ingaggiare professionisti come loro, oltre ad avere la garanzia di ricevere consulenze di alto livello, consente alle aziende di aprirsi i canali giusti nel Palazzo. La storia di Gemma è stata raccontata ai pm di Vicenza, documenti e parcelle alla mano, proprio da Cauduro, uno dei pochi ex vertici della banca che non è stato indagato e non è stato oggetto di azione di responsabilità.

 

 

L' ex capo del personale, nel verbale del 17 ottobre 2016, racconta che l' avvocato romano aveva un contratto di «segnalazione clienti» dal dicembre del 2011, sottoscritto con Sorato. Nel biennio 2012-2013, questo contratto aveva prodotto per Gemma fatture da oltre 450.000 euro. Ma questo non equivaleva a essere uno dei legali dell' istituto. Lo scenario però cambia bruscamente a febbraio 2015, quando la Bce di Mario Draghi scopre i veri conti della Bpvi. La diplomazia di Gianni Zonin comincia a scricchiolare e tutti quegli ex funzionari di Bankitalia assunti a Vicenza possono fare più poco. Lo stesso vale per l' allora vicepresidente Andrea Monorchio, potente ex ragioniere generale dello Stato.

 

Nerio Dioda

Ad aprile di quel drammatico 2015, la banca decide di ingaggiare tre avvocati per fronteggiare i marosi: sono Francesco Carbonetti, luminare del diritto bancario e stimatissimo in Bankitalia, il penalista Nerio Diodà e l' ex procacciatore Gemma. Cauduro racconta che Gemma viene presentato a Zonin il 7 maggio seguente, nell' ufficio milanese della banca, dopo che il presidente aveva parlato con Emanuele Gatti, ispettore della Banca d' Italia. Ma era al lavoro già da un mese insieme ad Andrea Piazzetta, e poco dopo è Gemma a consigliare per iscritto a tutta la dirigenza che ha a che fare con gli ispettori «massima tempestività, collaborazione e dimostrare la capacità di assumere tempestivi remedials» (nota interna del 26 maggio 2015).

 

Andrea Gemma2

Gemma consiglia anche come trattare in cda la materia delle irregolarità sulle azioni proprie scoperte della Bce e viene coinvolto nella decisione di Zonin di far fuori Sorato, che si dimette il 13 maggio 2015 con buonuscita milionaria. A fine mese, anche il suo rapporto di lavoro finisce e Gemma emette la parcella da mezzo milione. I pm di Vicenza s' incuriosiscono parecchio di questa parcella così elevata, per tre mesi scarsi di lavoro, e ne chiedono conto a Cauduro.

 

L' ex capo del personale spiega: «La mia proposta al cda è stata nel senso di omettere il pagamento in quanto si trattava di una richiesta molto alta e che, soprattutto, non risultava giustificata per l' attività svolta. Inoltre mi allarmava il fatto che l' avvocato Gemma non fosse compreso nell' albo dei legali della Banca». Ma a sbloccare la faccenda intervenne in cda un buon amico di Gemma, l' avvocato Paolo Angius, che sostiene l' opportunità di trovare una soluzione di compromesso e di pagare la parcella almeno parzialmente. E in effetti Gemma riceve un bonifico da 300.000 euro.

alfano e moglie

 

Sentito il 6 febbraio scorso, Gemma spiega ai pm il lavoro fatto e racconta: «In quella primavera 2015 c' era stato uno sbandamento di tutta la prima linea di management, con Cauduro e Zonin, da una parte, e Sorato e l' area commerciale (che faceva capo a Emanuele Giustini) e Piazzetta, dall' altro. Ci fu un corto circuito interno con contrasti tra i vari dirigenti in un contesto in cui ognuno cercava di chiarire chi era responsabile di cosa».

 

Per chiudere il cerchio su Gemma e Alfano, va detto che la moglie del ministro degli Esteri, Tiziana Miceli, è stata fino al 2016 avvocato esterno di Banca nuova, la controllata siciliana della Popolare di Vicenza. La sua mansione era quella di recupero crediti. Forse non è un caso che sia impossibile trovare una dichiarazione pubblica dell' ex delfino di Silvio Berlusconi sullo scandalo delle popolari venete. Vicenza e Montebelluna sono state un ricco buffet per mezza Roma.

Giampaolo Scardone

 

E a proposito di cibo, ecco un altro episodio che affiora dalle carte dell' inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, condotta dai pm Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori. Si tratta di una cena del 20 dicembre 2012 tra Sorato, il potente segretario generale della Bpvi Mariano Sommella, ex di Bankitalia, e il dirigente di Via Nazionale Giampaolo Scardone, che aveva appena finito l' ispezione alla Bpvi senza accorgersi delle «baciate».

sacca da golf

 

I pm berici scoprono che a quella cena, avvenuta in campagna dalle parti di Bergamo e costata alla banca ben 900 euro (caricati sulla carta di credito aziendale in uso a Sorato), al capo degli ispettori viene regalata una sacca da golf. A quel punto richiamano Scardone per chiarimenti (interrogatorio del 20 marzo 2017) e l' ispettore capo spiega: «Nel corso della cena, un' occasione di cortesia organizzata da Sommella, con cui ho un rapporto di conoscenza da oltre 30 anni, io ho consegnato loro un paio di libri della Banca d' Italia, mentre ho ricevuto una sacca da golf (priva delle mazze), il cui valore ammontava a mio giudizio a circa 150 euro». È la prova finale che, in effetti, la vigilanza di Bankitalia non ha mai visto una mazza

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…