mario draghi andrea orlando

IL FISCO PUÒ ATTENDERE - NEL DECRETO FISCALE IN ARRIVO DOMANI SUL TAVOLO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CI SARÀ UNA MINI-PROROGA DI 120 GIORNI PER LE CARTELLE ESATTORIALI: SARÀ CONCESSO PIÙ TEMPO PER PAGARE GLI ATTI CHE IL FISCO HA RICOMINCIATO A NOTIFICARE DAL 1 SETTEMBRE - ORLANDO PROPONE DI FINANZIARE 13 SETTIMANE AGGIUNTIVE DI CASSA INTEGRAZIONE COVID PER LE IMPRESE CHE HANNO TERMINATO LA CIG A OTTOBRE…

 

 

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

Mario Draghi 2

Il decreto fiscale sta per arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Dovrebbe essere approvato domani e anticipare così alcune misure della legge di bilancio. Non sarà un blitz del premier Mario Draghi, come temevano i partiti, preoccupati che questa scadenza potesse turbare la vigilia dei ballottaggi con temi economicamente sensibili per le tasche degli italiani.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Piatto forte del menù saranno le cartelle esattoriali. I tecnici del Mef stanno ancora limando il testo, ma si va verso una mini proroga delle scadenze, o meglio, verrà concesso più tempo per pagare gli atti che il Fisco ha ricominciato a notificare dal 1° settembre scorso, dopo il blocco della riscossione causa Covid. Il governo sta cercando di venire incontro alla richiesta del Parlamento che due giorni fa ha approvato una risoluzione per chiedere 150 giorni di tempo - ossia 5 mesi - per il pagamento delle cartelle.

 

CARTELLE ESATTORIALI 8

In realtà, l'opzione sulla quale potrebbe convergere il Tesoro prevede 120 giorni di rinvio, quindi un po' più bassa. Non ci sarà nessun altro stop della riscossione, né una rottamazione quater o una riapertura dei termini del saldo e stralcio per i contribuenti non in regola con le rate. Tutte proposte avanzate soprattutto da centrodestra e Movimento 5 stelle sulle quali, per ora, Draghi e Franco hanno fatto muro.

 

mario draghi g20 straordinario sull afghanistan 2

Segnale, forse, che con la graduale uscita dalla pandemia si sta entrando in un'altra fase politica. Nel provvedimento troveranno spazio misure di semplificazione, magari nella prospettiva di giungere in futuro alla fusione tra Agenzia delle entrate e Riscossione.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Altro tema caldo è il superamento dell'aggio (un onere calcolato come rimborso all'attività di recupero dei tributi), che però sembra destinato ad essere affrontato nell'ambito della delega fiscale. Il ministro Andrea Orlando annuncia un possibile nuovo intervento a sostegno delle imprese che hanno terminato la cassa integrazione nel mese di ottobre.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

«È al vaglio una norma ad hoc che auspicabilmente dovrebbe trovare posto nel decreto fiscale», riferisce il titolare del Lavoro durante il Question time alla Camera. Orlando propone di finanziare, fino al 31 dicembre, 13 settimane ulteriori di cassa integrazione con causale Covid, senza contributo addizionale, «anche per gestire l'uscita dal blocco dei licenziamenti».

 

Peraltro, proprio ieri, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps ha approvato la nota di assestamento al bilancio preventivo che si riassume in 8,6 miliardi di deficit e in un disavanzo patrimoniale di 904 milioni. Secondo il presidente del Civ, Guglielmo Loy, occorre riaprire il tavolo di confronto per riallineare le poste di credito e debito tra ministeri e Inps «per contenere i riflessi negativi della nuova disciplina relativa alle prestazioni Covid». Domani il Consiglio dei ministri potrebbe dare il via libera anche al Documento programmatico di bilancio, la cornice della finanziaria con il dettaglio delle risorse da inviare alla Commissione Europea.

Mario DraghiDANIELE FRANCO E MARIO DRAGHImario draghi g20 straordinario sull afghanistan

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...