NELLA RETE DEL RATING - LA PROCURA DI TRANI CHIUDE IL CERCHIO: INDAGATI ANCHE I MANAGER DI FITCH - IL CAPO E IL RESPONSABILE LEGALE ACCUSATI DI MANIPOLAZIONE DEL MERCATO AZIONARIO E DELLE MERCI, AGGRAVATA DAL RUOLO “PUBBLICO”: FITCH è PAGATO CARO DAL GOVERNO PER FORNIRE VALUTAZIONI - LA PERIZIA DEI SUPERCONSULENTI PROMETTE SCINTILLE - PRONTA UNA CLASS ACTION PER UN DANNO DI 120 MILIARDI DI EURO…
Vincenzo Rutigliano per "Il Sole 24 Ore"
Chiusa da oltre una settimana, anche l'indagine su Fitch ha fatto ieri un altro passo in avanti con il deposito degli atti nella segreteria della procura tranese e la notifica, ai legali degli indagati, dell'avviso di conclusione dell'inchiesta. Il Pm, Michele Ruggiero, accusa due analisti finanziari apicali della società franco statunitense, David Riley e Alessandro Settepanni, di manipolazione del mercato azionario e delle merci con giudizi falsati (la stessa accusa è stata mossa a S&P e Moody's), manipolazione aggravata dal ruolo di Fitch incaricata dal Governo italiano di fornire il rating all'emissione.
Dunque un'aggravante specifica mossa all'agenzia che ha sede a Parigi perché incaricata di un pubblico servizio affidato dal ministero dell'Economia che, in precedenza, lo aveva revocato a Standard&Poor's. Insieme alle responsabilità contestate ai due analisti, vi è quella, ricollegabile alla legge 231/2001, sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e per questo l'avviso di conclusione è stato notificato al responsabile legale di Fitch Italia presso gli uffici della sede milanese.
Come si ricorderà il Pm aveva incaricato due superconsulenti, Donato Masciandaro e Giovanni Ferri, di analizzare i dati di contesto in cui maturarono le comunicazioni dell'agenzia di rating ed in particolare il loro profilo di ambiguità e falsità . L'ipotesi accusatoria iniziale del Pm sarebbe stata «arricchita» anche dalle conclusioni, strettamente tecniche, contenute nella perizia e definita molto «corposa», perché piena di dati, a suo tempo reperiti, inseriti in un database informativo e poi analizzati in dettaglio per rispondere ai quesiti di indagine.
Chiusa l'inchiesta preliminare ed avvisati gli indagati, i legali sono ora nella condizione di consultare tutta la documentazione di indagine depositata nella segreteria del Pm, compresa la perizia consegnata a Trani nei primissimi giorni di aprile scorso, e potranno utilizzare il periodo previsto dal codice di procedura penale per presentare memorie e chiedere che gli accusati vengano anche ascoltati in procura.
C'è tempo quindi - considerata la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale - fino al 5 ottobre per articolare le posizioni difensive nell'inchiesta che la procura di Trani ha aperto dopo le denunce presentate da Adusbef e Federconsumatori, che hanno più volte annunciato che si costituiranno parte civile nell'eventuale processo e che stanno studiando le modalità per una class action, legata al danno subito dall'Italia per la diffusione dei giudizi negativi sulla situazione del Paese e del sistema bancario italiano, danno stimato in 120 miliardi di euro.




