elon musk tesla model 3

A FORZA DI FARE LO SBORONE, ELON MUSK VA A SBATTERE LA TESTA (E LA TESLA) – LA DECISIONE DI LICENZIARE CON UNA MAIL 14MILA PERSONE È LA CONSEGUENZA DELLE DIFFICOLTA' DELLA CASA AUTOMOBILISTICA DEL PROPRIETARIO DI “X”: LA CONCORRENZA CINESE AVANZA, CON MODELLI PIÙ ECONOMICI E NESSUN INTOPPO ALLA PRODUZIONE. MA È ANCHE L’EFFETTO DELLE MANIE DI GRANDEZZA DI ELON: DURANTE IL COVID HA RADDOPPIATO I DIPENDENTI E AMPLIATO LA PRODUZIONE. QUATTRO ANNI DOPO, I DATI LO SBUGIARDANO…

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per "la Stampa"

 

GIU LA TESLA - MEME BY EMILIANO CARLI

 La concorrenza cinese e la perdita di quote di mercato spingono Tesla a intraprendere una politica di riduzione dei costi. Il patron del gruppo, Elon Musk, in una lettera allo staff di cui la CNBC ha ottenuto una copia, ha annunciato che la società taglierà il 10% della forza a lavoro a livello globale.

 

I tagli riguarderanno diversi stabilimenti con l'obiettivo di eliminare i ruoli "doppi" dentro la compagnia. «Mentre prepariamo la compagnia per la prossima fase di crescita, è estremamente importante guardare alla riduzione dei costi e all'aumento della produttività in ogni segmento dell'azienda», si legge nel memo firmato da Musk.

 

Alla fine del 2023 Tesla aveva 140.473 dipendenti, nelle prossime settimane 14mila mila verranno tagliati. È una mossa in linea con quanto altri giganti dell'hi-tech avevano fatto nel corso del 2022 e nei primi mesi dell'anno scorso quando erano state costrette – per il calo degli investimenti pubblicitari, la contrattura della supply chain e la diminuzione di clienti e ricavi nel periodo post pandemia – a ridurre il numero del personale.

 

 

ELON MUSK TESLA 2

Musk ha sempre resistito ma ora la situazione è diventata anche per Tesla insostenibile.  Durante il Covid Tesla aveva raddoppiato il numero di dipendenti e ampliato la produzione di veicoli elettrici in molti stabilimenti. Lo scorso mese, tuttavia, per la prima volta in quattro anni la società ha registrato il primo segno meno sul fronte delle consegne e visto il suo predominio sul mercato globale delle EV svanire.

 

La compagnia cinese BYD, infatti, ha detronizzato Tesla diventando il produttore più grande nel mercato «a basso impatto energetico». Nelle prossime settimane dalla Cina arriverà un'altra sfida per il gruppo di Musk. Xiaomi […] rilascerà la sua prima auto elettrica che sarà molto meno costosa della Tesla Model 3 […] (il prezzo di listino va dai 40mila dollari sino a 57mila a seconda degli optional). La lettera di Musk ha avuto ripercussioni sui mercati, nel pre-trade il titolo ha lasciato oltre il 3%, sfiorando a meno di due ore dalla chiusura di Wall Street -5%.

 

ELON MUSK TESLA 1

Un'azione di Tesla vale 162 dollari. In un anno le quotazioni della società hanno perso il 31%. […] Altro elemento sono le tensioni geopolitiche e le difficoltà di navigazione nel Mar Rosso. Le minacce di attacchi da parte dei ribelli Houthi hanno spinto molte compagnie a tagliare la rotta e a preferire percorsi più lunghi a Sud dell'Africa allungando così la catena logistica e impattando sui costi. E poi c'è la competizione crescente e agguerrita delle rivali cinesi. Tesla ha una grande stabilimento in Cina e produce molte vetture, ma società come BYD, che nel 2023 ha prodotto oltre 3 milioni di modelli a basso impatto energetico (1,4 milioni di elettriche e 1,6 di ibride), hanno ormai superato per il secondo anno consecutivo, quanto a capacità di produzione, la società di Musk.

tesla xianjiang 3tesla gigafactory a shanghai Il Ceo di Tesla Elon Musktesla xianjiang 4Elon Musk inaugura la fabbrica Tesla in TexasMusk allo stabilimento Tesla GermaniaIL TWEET DI ELON MUSK SUL DELISTING DI TESLA - 7 AGOSTO 2018fabbrica tesla

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...