LA GRECIA SENZA GOVERNO AMMAZZA I MERCATI, MILANO -2,4% - LA BORSA DI ATENE AI MINIMI DA 20 ANNI - SPREAD 391 - MONTI: UE E GERMANIA PUNTINO SU INVESTIMENTI PUBBLICI - FORNERO DOMANI INCONTRA I SINDACATI - 3000 IMPRESE FALLITE NEL PRIMO TRIMESTRE (+4,2%) - UNICREDIT CONFERMA IL “PROGGETTO” DELL’AS ROMA - KNIGHT VINKE, AZIONISTA ENI: “LO SCORPORO SNAM È LA RIFORMA DI MONTI CHE ASPETTANO DA LONDRA E NY, ALTRO CHE ART.18” - BLACKBERRY IN CRISI CAMBIA IL MANAGEMENT…

1 - BORSA: L'IMPASSE IN GRECIA ZAVORRA L'EUROPA, MILANO PERDE IL 2,4%
Radiocor - L'impasse politico in Grecia pesa sui listini azionari europei, che dimenticano i guadagni di ieri chiudendo la giornata in deciso ribasso. Sulla scia del -3,6% di Atene, precipitata ai minimi da 20 anni, Piazza Affari ha perso il 2,37% sul Ftse Mib mentre il Cac 40 di Parigi cede quasi il 3%. Tra i titoli, le prese di beneficio hanno colpito A2a e Finmeccanica dopo i rialzi di ieri. Debole anche Saipem, penalizzata dalla flessione del prezzo del petrolio, in calo per la quinta seduta consecutiva.

In controtendenza, invece, Telecom Italia, che ha chiuso in testa al Ftse Mib grazie al fermento nel settore innescato dalla salita di America Movil nel capitale di Kpn. Sul mercato dei cambi, l'euro e' sceso sotto la soglia di 1,30 dollari a causa dei timori sulla tenuta dell'Eurozona e in particolare sulla possibile uscita della Grecia dalla moneta unica. Un euro vale 1,2994 dollari (1,3052 ieri) e 103,70 yen (104,28), mentre il dollaro/yen e' a 79,80 (79,88). Sempre piu' giu' il petr olio: il future giugno sul Wti perde il 2,37% a 95,62 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE IN RIALZO A 391 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il bund tedesco chiude la seduta in rialzo a 391 punti dai 380 punti di ieri. Il rendimento del decennale sale al 5,45%.

3 - BORSA, EUROPA IN ROSSO: LONDRA -1,78%, PARIGI -2,78%, ATENE -4,44%
(LaPresse) - Chiusura in netto ribasso per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde l'1,78% a 5.554,55 punti, il Dax di Francoforte lascia l'1,9% a 6.444,74 punti e il Cac 40 di Parigi registra un calo del 2,78% a 3.124,8 punti. A Madrid l'indice Ibex arretra dello 0,8% a 7.006,9 punti, mentre ad Atene il listino generale cade del 3,62% a 620,54 punti e il Ftse Athex 20 mostra un tonfo del 4,44% a 231,83 punti.

4 - BORSA: ATENE SPROFONDA AI MINIMI ULTIMI 20 ANNI
(ANSA) - Crolla ai minimi dal 1992 la Borsa di Atene. L'indice generale Ase cede in chiusura il 3,62% a 620,54 punti, il livello più basso da novembre 1992. Mentre l'indice Ftse/Ase 20 lascia sul campo il 4,44%.

5 - MONTI: INVITO A UE E GERMANIA A PUNTARE SU INVESTIMENTI PUBBLICI
Radiocor - 'Potenziare gli investimenti pubblici a livello comunitario'. E' l'invito che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha rivolto alla Commissione europea e alla Germania nel corso di un dibattito. 'Credo ci sia modo - ha aggiunto - di identificare cose che aiutino la crescita come gli investimenti pubblici'.

6 - CRISI: 3000 IMPRESE FALLITE NEL PRIMO TRIMESTRE , +4,2% ANNUO
Radiocor - Fallimenti in crescita in Italia a inizio 2012. Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio Cerved Group nei primi tre mesi dell'anno in corso sono state aperte 3mila procedure fallimentari, in progresso del 4,2% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Per il sedicesimo trimestre consecutivo i fallimenti hanno registrato un aumento su base annua. L'unico timido segnale positivo si riscontra nei dati destagionalizzati: tra gli ultimi mesi del 2011 e i primi tre del 2012 il numero dei fallimenti (corretto per i fenomeni di stagionalita' e calendario) risulta in calo dell'1,1%, tenendosi comunque a dei livelli piu' alti rispetto al periodo pre-crisi.

7 - LAVORO, DOMANI FORNERO INCONTRA RAPPRESENTANTI DEI SINDACATI
(LaPresse) - Il ministro del Lavoro Elsa Fornero incontrerà domani alle 17 i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, presso la sede del ministero di Via Veneto 56 a Roma. Lo comunica il ministero in una nota.

8 - CAMUSSO: DISCUSSIONE CON FORNERO PER ESODATI NON SUI NUMERI
(LaPresse) - "Andiamo lì non per discutere di numeri, ma affinchè sia ripristinato il diritto soggettivo per migliaia di lavoratori di avere riconosciute le condizioni per andare in pensione con le vecchie regole". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito all'incontro in programma domani tra i sindacati e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sui lavoratori esodati. "La soluzione - ha aggiunto - è di tipo previdenziale, non ce ne sono altre". Camusso ha sottolineato che l'incontro "arriva molto tardi, ma meglio tardi che mai: da dicembre diciamo che la riforma delle pensioni non andava bene e che avrebbe causato problemi".

9 - CRISI: REHN, RITARDO RIFORMA LAVORO DANNO PER ITALIA
(ANSA) - "Un ritardo nella riforma del mercato del lavoro può danneggiare l'Italia nell'attuale fase di tensione dei mercati". Lo ha detto il commissario Ue agli affari monetari Olli Rehn durante la conferenza a Roma.

Rehn ha spiegato che bisogna "assicurare una maggiore flessibilità in entrata", sottolineando inoltre che "é importante poter dare un sostegno al reddito durante un periodo di disoccupazione". In questo modo, ha concluso, "potrebbe migliorare il funzionamento del mercato del lavoro".

10 - AS ROMA: UNICREDIT, PROGETTO E STRATEGIE CONFERMATI
(ANSA) - Il progetto e le strategie per il futuro dell'As Roma, peraltro chiari e condivisi con l'azionista di maggioranza (ovvero la cordata Usa di James Pallotta e thomas DiBenedetto), sono confermate. E' quanto riferiscono fonti vicine ad UniCredit. Inoltre, viene precisato che non mancherà occasione di condividere progetto e strategie con tutti i consiglieri a partire già dalla prossima riunione del consiglio d'amministrazione. Il prossimo appuntamento in calendario dovrebbe essere lunedì.

11 - ENI: SCARONI, DOPO SEPARAZIONE SNAM DEBITO SCENDERA' A 8 MLD
(ANSA) - "Dovremmo uscire dalla separazione di Snam con 7 miliardi di cassa e 11 miliardi di debiti in meno: quindi il nostro debito scenderà dagli attuali 26 a 8 miliardi circa". Lo ha dichiarato l'ad dell'Eni Paolo Scaroni durante l'assemblea.

"Certamente - ha poi aggiunto Scaroni nel corso della conferenza stampa - la cessione di Snam porta a una riduzione del nostro cash flow, visto che Snam ci dà un ritorno stabile in quanto regolato". Tuttavia, ha proseguito, "molte altre compagnie come la nostra non hanno questo asset, inoltre si tratta di una rinuncia imposta che troveremo il modo di gestire". Quanto a un'eventuale fusione con Terna, per altro esclusa recentemente al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il presidente Giuseppe Recchi ha ribadito che all'Eni "non interessa tanto il compratore finale: qualunque altra riflessione su come compiere l'operazione spetta al legislatore".

12 - ENI: KNIGHT VINKE,RITARDO SNAM MINEREBBE CREDIBILITA' ITALIA
(ANSA) - La separazione di Snam da Eni "vista da Londra e da New York, rappresenta il punto focale del pacchetto di riforme del governo Monti, più delle pensioni e dell'articolo 18". Lo ha detto all'assemblea dell'Eni Eric Knight, del fondo Knight Vinke, socio da sempre favorevole allo scorporo. "Qualsiasi ritardo - ha quindi proseguito - provocherebbe serie conseguenze e rischierebbe di far sparire parte della fiducia faticosamente riconquistata dall'Italia. Un'accelerazione darebbe invece un immediato effetto benefico".

Dopo aver sottolineato i positivi risultati raggiunti nel 2011 dal gruppo petrolifero, Knighte ha espresso "apprezzamento per i passi fatti finora, i quali dovrebbero condurre alla vendita da parte dell'Eni della propria partecipazione azionaria passiva in Snam e Galp". Secondo il fondo il valore di mercato dei due asset "supera i 10 miliardi di euro" e "fornirà, insieme alla restituzione degli 11 miliardi di euro prestati alla Snam, i mezzi per sviluppare e ottimizzare le straordinarie nuove risorse recentemente aggiunte al proprio portafoglio". Queste operazioni, inoltre, consentiranno "al mercato di vedere più chiaramente i meriti dell'Eni, permettendogli d'apprezzare la rapida crescita del suo upstream business e, in conseguenza, attribuire un più giusto valore alle azioni della società".

Rivolgendosi poi al governo italiano, Knight ha osservato che "le modalità con le quali sarà realizzata tale separazione verranno considerate dalla comunità finanziaria internazionale come una sorta di barometro economico della propensione italiana ad accettare gli aspetti positivi della libertà di concorrenza". Il governo italiano, ha concluso, "é formato da tecnici competenti, che queste cose le sanno perfettamente. Posso pertanto concludere dichiarandomi ottimista, speranzoso come sono che essi ne terranno conto e che la comunità finanziaria internazionale non resterà delusa".

13 - BANCHE-IMPRESE, UNIMPRESA:OLTRE 1 AZIENDA SU 2 DENUNCIA CREDIT CRUNCH
(LaPresse) - Più di un'azienda su due denuncia gravi problemi con le banche. Nei primi quattro mesi del 2012, oltre il 60% delle 130mila associate a Unimpresa dichiara di aver avuto dagli istituti richieste di 'rientro' sugli affidamenti e un calo vertiginoso sul fronte delle nuove linee di credito. Il sondaggio è stato condotto tra l'1 e l'8 maggio dal Centro studi Unimpresa prendendo in considerazione il primo quadrimestre di quest'anno e ha interessato tutte le categorie e i settori produttivi: dall'industria ai servizi - spiega la ricerca - c'è un dato costante: in media il 63,2% delle imprese italiane si trova a fare i conti con una generale restrizione delle politiche sugli impieghi da parte dell'industria bancaria del Paese.

Soffrono tutti, ma in particolare l'edilizia (è al 72,1% la percentuale di imprese in difficoltà), l'industria tessile (69,5%) e alimentare (65,1%). Da rilevare poi l'agricoltura (68,4%), il commercio (65,3) e i trasporti (55,2%). Anche i dati ufficiali confermano la crisi del credito. A marzo gli impieghi delle banche, infatti, hanno registrato un'altra battuta d'arresto: il ritmo di crescita è calato all'1,16% dall'1,18% di febbraio.

Calo ancora più evidente se si limita l'analisi ai soli prestiti a un anno: il ritmo di crescita è crollato allo 0,96% dall'1,65%. Un quadro negativo che potrebbe essere peggiorato dall'entrata in vigore di Basilea 3: l'entrata in vigore delle nuove regole sui requisiti patrimoniali delle banche, secondo il Centro studi Unimpresa, potrebbe cagionare una perdita di pil pari all'1,4%, cioè circa 22 miliardi di euro.

14 - GRECIA, TSIPRAS: RIVEDERE ACCORDO DI SALVATAGGIO COME VUOLE IL POPOLO
(LaPresse/AP) - "Non c'è possibilità: non ripristineremo di nascosto quello che il popolo greco ha respinto" nelle elezioni. Così Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra greco Syriza, a proposito dei termini dell'accordo di salvataggio internazionale e alle misure di austerità. Tsipras ha ricevuto dal presidente Karolos Papoulias l'incarico di formare il nuovo governo dopo che Antonis Samaras, leader del partito conservatore Nuova democrazia, ha dichiarato ieri di non essere in grado di formare una coalizione.

Tsipras ha fatto appello ai leader dei due principali partiti in Grecia affinché rinuncino al sostegno per il salvataggio internazionale e ha aggiunto che cercherà di formare un governo di sinistra che "porrà fine agli accordi di subordinazione" con i creditori internazionali di Atene.

"I partiti pro-salvataggio - ha affermato - non hanno più una maggioranza nel Parlamento per approvare misure distruttive per il popolo greco. Si tratta di una vittoria molto importante per la nostra società". Tsipras ha infine chiesto che il debito della Grecia venga esaminato e ha fatto appello per una moratoria sul rimborso di una parte "onerosa" del debito. Se Tsipras non riuscirà a formare un governo nei prossimi tre giorni, l'incarico passerà a Evangelos Venizelos, leader del partito socialista Pasok. Se neanche Venizelos avrà successo, i leader dei partiti cercheranno per l'ultima volta di raggiungere un accordo e altrimenti nuove elezioni saranno organizzate entro un mese.

15 - RIM, ASSUNTI 2 NUOVI DIRIGENTI PER RILANCIARE I PRODOTTI
(LaPresse/AP) - Research in Motion, azienda produttrice del BlackBerry, ha assunto due nuovi dirigenti nel tentativo di risollevare il mercato nel periodo più difficile della sua storia. Frank Boulben sarà il nuovo direttore del marketing, posizione definita di fondamentale importanza dal nuovo amministratore delegato. Boulben era vice presidente esecutivo per la strategia e il marketing di LightSquared. Kristian Tear, ex vice presidente esecutivo di Sony Mobile Communications, sarà invece il direttore operativo.

Sempre più persone stanno abbandonando i BlackBerry per telefoni più veloci e touch-screen come l'iPhone di Apple o altri che utilizzano il software Android di Google. Il futuro di Rim, dicono gli analisti, dipende dalla nuova piattaforma operativa che uscirà entro la fine dell'anno, anche se molti dicono che potrebbe arrivare troppo tardi.

 

TSIPRAS E SAMARAS ALEXIS TSIPRAS DEL PARTITO SYRIZAantonis samaras MONTI ACCOGLIE MERKELELSA FORNERO SUSANNA CAMUSSO PAOLO FIORENTINOPAOLO SCARONI PROTOTIPO BlackBerryERIC KNIGHT DI KNIGHT VINKE

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

xi jinping donald trump usa cina

CHE FIGURA DI MERDA COLOSSALE PER DONALD TRUMP: A UNA SETTIMANA DALL'INTRODUZIONE DEI DAZI RECIPROCI CONTRO TUTTI I PAESI DEL MONDO, È COSTRETTO A RINCULARE E ANNUNCIA  UNO STOP DI 90 GIORNI ALLE TARIFFE, "TRANNE CHE PER LA CINA" (LE INDISCREZIONI CHE LUNEDÌ AVEVANO FATTO SPERARE LE BORSE ERANO VERE) - IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA, DOPO ESSERSI VANTATO CHE GLI ALTRI LEADER LO STESSERO CHIAMANDO PER "BACIARGLI IL CULO", SE L'È FATTA SOTTO DI FRONTE AL TRACOLLO DEI MERCATI, CHE HANNO BRUCIATO 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. SOPRATTUTTO, SI È TERRORIZZATO QUANDO HA VISTO I TITOLI DI STATO AMERICANI DIVENTARE SPAZZATURA (IERI UN'ASTA DA 58 MILIARDI DI DOLLARI DI BOND TRENTENNALI È ANDATA QUASI DESERTA)  - PECHINO NON ABBOCCA ALLE MINACCE DEL TYCOON PERCHÉ HA LA FORZA DI RISPONDERE: GRAZIE AL PETROLIO IRANIANO E AL GAS RUSSO, POTREBBE PERSINO TRASFORMARE IN “AUTARCHICA” LA SUA ECONOMIA. E HA IN MANO L'ARMA DA FINE DEL MONDO: HA IN TASCA 759 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO AMERICANO - LA BORSA DI NEW YORK FESTEGGIA