LA SVIZZERA NON E' PIU' UN POSTO SICURO - DOPO UBS, GUAI ANCHE PER IL CREDIT SUISSE, ACCUSATO DAL SENATO USA DI AVERE AIUTATO MIGLIAIA DI AMERICANI A EVADERE LE TASSE
1-SENATO USA ATTACCA: CREDIT SUISSE HA AIUTATO EVASIONE TASSE
Dall''Ansa'
Credit Suisse ha aiutato migliaia di americani a evadere le tasse. L'accusa arriva dal Senato americano ed e' contenuta in un rapporto di 181 pagine che punta il dito contro la banca che ha rilasciato dichiarazioni false per visti negli Stati Uniti, ha fatto sparire documenti e creato un ufficio all'aeroporto di Zurigo con i conti di 10.000 clienti americani. Accuse dure che mettono Credit Suisse nella posizione in cui si e' gia' trovata Ubs negli anni passati.
Nel 2008, infatti, nei confronti della maggiore banca svizzera erano state avanzate accuse simili e l'anno seguente Ubs aveva pagato 780 milioni di dollari per il ruolo giocato nell'aiutare cittadini americani a evadere le tasse. Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, Credit Suisse cerchera' di prendere le distanze da Ubs, rivendicando di essersi mossa per affrontare la questione prima che le autorita' iniziassero a indagare da vicino.
''Il caso Credit Suisse mostra come una banca svizzera abbai aiutato l'evasione fiscale negli Stati Uniti non solo dietro il velo di segreto'' bancario della ''Svizzera ma anche sul suolo americano inviando banchieri per aprire conti nascosti'' afferma Carl Levin, il presidente della sotto commissione di indagine permanente del Senato, che ha curato il rapporto. Fra il 2002 e il 2008 i banchieri di Credit Suisse hanno effettuato 150 viaggi negli Stati Uniti: si tratta, complessivamente, di 1.800 banchieri coinvolti, un numero che spinge l'ex candidato alla Casa Bianca, John McCain, a parlare di pratica ''sistematica''.
Conducendo attivita' negli ascensori e recapitando gli estratti conto in magazine quali Sport Illustrated, Credit Suisse avrebbe corteggiato i potenziali clienti americani sui campi di golf della Florida e a balli a tema svizzero a New York. Nel 2006 Credit Suisse aveva 22.000 conti di cittadini americani che valevano 12 miliardi di franchi svizzeri, circa 13,5 miliardi di dollari attuali. Credit Suisse e' una delle 14 banche sotto indagine da parte degli Stati Uniti per aver aiutato gli americani a evitare le tasse ricorrendo al segreto bancario svizzero per nascondere gli asset.
Credit Suisse ha chiuso i conti americani dal 2008 e non ha piu' conti offshore di cittadini americani. Le trattative fra la banca e le autorita' americane si sarebbero - mette in evidenza il Wall Street Journal - intensificate negli ultimi mesi ed entro l'anno potrebbe essere raggiunto un patteggiamento da 800 milioni di dollari.
2-CREDIT SUISSE: I MANAGER NON ERANO AL CORRENTE DEL FATTO CHE GLI IMPIEGATI STESSERO AIUTANTO I CITTADINI AMERICANI A FRODARE IL FISCO
Da âBloomberg'
Credit Suisse, la seconda maggiore banca svizzera, ha fatto sapere che i propri top executive non erano consapevoli del fatto che gli impiegati stessero aiutando i cittadini americani a trasgredire le leggi sulle tasse.
"Mentre la condotta scorretta degli impiegati ha violato le nostre policy, ed era sconosciuta al nostro management, ne accettiamo la responsabilità e siamo profondamente dispiaciuti per le azioni di questi impiegati", ha scritto il gruppo con base a Zurigo in una testimonianza scritta dell'amministratore delegato Brady Dougan, che dovrebbe essere sentito oggi da una commissione del Senato statunitense.
I risultati di una indagine interna "hanno mostrato che alcuni private banker con base in Svizzera hanno fatto di tutto per nascondere la loro cattiva condotta al management di Credit Suisse", sostiene la banca nella testimonianza. Inoltre, sempre a detta dell'istituto elvetico, i metodi che il Senato Usa ha usato per stimare l'ammontare di asset sono stati "problematici" e hanno condotto a risultati "non affidabili".
La banca svizzera ha infine dichiarato di avere già fornito informazioni sui clienti collegati alla vicenda alle autorità americane, nei limiti delle leggi elvetiche, e si è detta pronta a fornirne ulteriori. Credit Suisse ha colto l'occasione per chiedere al Senato di ratificare il nuovo trattato sulla doppia tassazione con la Svizzera, che permetterebbe alla banca di fornire nuove informazioni.
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