GUZZETTI: SOLO BAZOLI SCEGLIERÀ L’AD DI INTESA - FLOP FIAT 500 IN AMERICA: PREVISTE 50MILA, VENDUTE 21MILA - PUGLISI (BANCO DI SICILIA) CAZZIA GHIZZONI: “INCAPACITÀ O NEGLIGENZA NELLA SVALUTAZIONE UNICREDIT?” - LISTA FALCIANI, GLI EVASORI NON PAGHERANNO - BUFFETT FA COME VUOLE A WALL ST, E DI IBM NON C’È TRACCIA - A TORINO SI INCONTRA LA FINANZA SOSTENIBILE - GRECIA, SOTTRATTI AL FISCO 60 MLD…


1 - INTESA SANPAOLO: GUZZETTI, SCELTA NUOVO A.D. 'NELLE MANI DI BAZOLI'...
Radiocor - La scelta del successore di Corrado Passera 'e' nelle mani del professor Bazoli, aspettiamo Bazoli'. Cosi' Giuseppe Guzzetti, president e della Fondazione Cariplo, sull'individuazione del nuovo Ceo di Intesa Sanpaolo. 'Dipende dagli organi sociali - ha detto Guzzetti prima del convegno annuale Evpa - Lo Statuto di Intesa Sanpaolo prevede che il Consiglio di Sorveglianza proponga il nome e il Consiglio di Gestione lo debba nominare. Saranno seguite le procedure: prima Bazoli, poi Beltratti'.

Guzzetti ha negato incontri programmati con gli altri soci sull'argomento del nuovo Ceo: 'Non e' in programma nessun incontro - ha detto - non mi risultano pranzi'. Nessun commento invece sui nomi circolati sui giornali e in merito all'ipotesi di una soluzione interna per il dopo Passera.

2 - FIAT: LA 500 MANCA IL TARGET NEGLI USA, 21 MILA VENDITE RISPETTO ALLE PREVISTE 50 MILA
Finanza.com - Jennifer Lopez e nuovi showroom. Queste le carte che ha in mano Fiat per il rilancio della 500 negli Stati Uniti dopo i deludenti dati sulle vendite. Il Lingotto ha infatti venduto ad ottobre 21.380 unità, mancando il target fissato dall'Ad, Sergio Marchionne, a 50 mila vetture. E così la società torinese ha intenzione di inaugurare circa altri 30 concessionari a marchio Fiat entro il primo trimestre 2012 oltre ai 120 già esistenti. Il lento avvio ha significato per la società un'occasione mancata per avvantaggiarsi nei confronti di Toyota e Honda, dopo lo tsunami abbattutosi lo scorso marzo in Giappone.

3 - GRECIA, UE: EVASI 60 MILIARDI EURO DI TASSE, 8 SUBITO RECUPERABILI...
(LaPresse/AP) - La Grecia non ha riscosso 60 miliardi di euro di tasse a causa dell'alta evasione fiscale nel Paese. È quanto riferisce Horst Reichenbach, direttore della task force dell'Unione europea creata per aiutare la ripresa del settore pubblico del Paese altamente indebitato. In un rapporto presentato oggi, Reichenbach spiega che è possibile riscuotere immediatamente circa 8 dei 60 miliardi in modo da aiutare Atene a tagliare il deficit.

Altri 30 miliardi di tasse non ancora incassate dallo Stato, però, sono bloccati a causa di lunghe dispute legali che possono necessitare da sette a dodici anni per risolversi. Una delle priorità della task force, ha aggiunto Reichenbach, sarà quella di rafforzare il meccanismo per la risoluzione delle dispute legali sulla riscossione delle imposte. Per far questo, l'organizzazione userà esperti di altri Stati membri dell'Unione e del Fondo monetario internazionale.

4 - UNICREDIT: PUGLISI (FONDAZIONE BDS), OK AUMENTO MA SPIEGHINO SVALUTAZIONI...
Radiocor - la Fondazione Banco di Sicilia sosterra' la ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di UniCredit. Lo afferma il presidente dell'ente, Gianni Puglisi, in un colloquio con Radiocor nel quale non nasconde tuttavia il malumore per l'ennesimo rafforzamento del capitale, per l'azzeramento del dividendo e, soprattutto, per la mega pulizia di bilancio da 10 miliardi varata dal management guidato da Federico Ghizzoni. 'Qualcuno mi dovra' spiegare - afferma Puglisi - come ci si e' arrivati: era necessaria? Qualcuno ha sbagliato per negligenza? Incapacita'?'.

Il presidente della Fondazione Banco di Sicilia aggiunge di aspettarsi risposte anche dai sindaci della banca 'che hanno compiti ben precisi' e non esclude, nel caso in cui le risposte non arrivino, di esprimere tutte le sue valutazioni in occasione dell'assemblea che dovra' deliberare sull'operazione. Puglisi non vuole gettare la croce sull'ex amministratore delegato Alessandro Profumo: 'Se ci sono stati degli errori Profumo certo non er a da solo', osserva senza aggiungere altro sul punto.

La nuova ricapitalizzazione di UniCredit, dice, costringera' la Fondazione, nuovamente, 'a sostenere la banca' anche se la riforma Amato, ricorda Puglisi, ha staccato le banche dalle Fondazioni. L'esborso per la Fondazione, che ha sede nella palermitana Villa Zito, avra' come conseguenza 'di dover quasi azzerare le erogazioni' dell'ente nel 2012, proprio nell'anno in cui la Fondazione fara' da padrone di casa, a Palermo, al congresso triennale dell'Acri, l'associazione guidata da Giuseppe Guzzetti.

Puglisi aggiunge di non avere alternative a un esborso che stima sui 50 milioni: non sottoscrivendo l'aumento l'ente dovrebbe sopportare un'ulteriore diluizione della partecipazione con conseguente perdita di valore del patrimonio. La Fondazione BdS ha in portafoglio lo 0,32% di UniCredit per importo di 225,2 milioni, valore non rettificato dal 2007. Nel febbraio del 2010 l'ente siciliano partecipo' alla ricapitalizzazione di UniCredit per un valore complessivo di 20,3 milioni.

5 - LISTA FALCIANI, I SEGRETI NON VALGONO PER FAR PAGARE GLI EVASORI...
G.Str. per il "Corriere della Sera" - Prima la giustizia penale, adesso anche quella tributaria dice «no» alla «lista Falciani», vale a dire l'elenco di 80 mila correntisti (di cui 7 mila italiani, per 570 milioni di euro) della banca Hsbc sottratto alla filiale di Ginevra dall'ex dipendente informatico Hervé Falciani e finito nelle mani della magistratura francese e da lì trasmesso, lecitamente e per rogatoria, alla procura di Torino.

Una sentenza della commissione tributaria provinciale di Como ha appena annullato la contestazione dell'Agenzia delle Entrate verso un italiano della «lista», con soldi per l'accusa non scudati né dichiarati. La commissione ha accolto il ricorso dell'italiano, difeso dall'avvocato Asa Peronace, perché la contestazione del Fisco - si legge nella sentenza - risulta «fondata esclusivamente su documenti dei quali è stata disposta la distruzione, in quanto illecitamente acquisiti all'origine».

Così aveva già disposto la precedente sentenza (penale) di un tribunale piemontese, che aveva «immediatamente archiviato» il procedimento contro un supposto evasore fiscale a Pinerolo perché l'investigazione si basava «su un dato processualmente inutilizzabile» quale la lista Falciani. Che è però stata «da noi acquisita in modo rituale e ufficiale», aveva ribattuto la Guardia di Finanza. Anche i pm di Torino avevano parlato di partita non chiusa. Ma adesso, secondo Asa Peronace, «c'è il rischio che saltino tutti gli accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate su segnalazione della Guardia di Finanza» sul caso Falciani. La parola, ora, all'accusa.

6 - L'ECCEZIONE BUFFETT A WALL STREET...
F.d.R. per il "Corriere della Sera" - Il conto, molto semplice, lo ha fatto il «New York Times»: se Warren Buffett ha detto di aver comprato azioni Ibm a partire da marzo, otto mesi fa, negli archivi della Sec deve esserci non una ma due tracce dell'investimento. La Berkshire Hathaway deve infatti dichiarare trimestralmente alla Sec le sue posizioni e da marzo ad oggi la relazione è stata depositata due volte, ad aprile e ad agosto. Di Ibm, tuttavia, non c'è traccia.

Come è possibile? È assolutamente inusuale che l'autorità di vigilanza di Wall Street permetta a un investitore di mantenere segrete le sue mosse, «a meno che non si chiami Warren Buffett» nota il quotidiano della Grande Mela rivelando che, caso più unico che raro, la Sec ha accordato una deroga all'oracolo di Omaha. Può farlo, in due soli casi: quando serve a tutelare l'interesse pubblico o per proteggere gli investitori. In questo caso la scelta è stata chiara.

Nel file 13F, il modello con cui si comunica all'autorità l'acquisizione di partecipazioni, Buffett si è limitato a rendere noto al mercato che «sono state omesse informazioni confidenziali dal modello 13F, comunicate separatamente alla Commissione». Lunedì si è scoperto che si trattava delle posizioni assunte su Ibm, di cui Buffett ha rastrellato il 5,5%. Ora a Wall Street è partita la caccia a scoprire quali altre mosse stia nascondendo la Berkshire al mercato grazie all'esenzione concessa dalla Sec.

7 - VENTURE CAPITAL, A TORINO SI INCONTRA LA FINANZA SOSTENIBILE...
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" -
Oltre 1 miliardo di euro investiti in Europa in venture philanthropy e venture capital. Il dato è emerso alla settima Conferenza annuale dell'European venture philanthropy association in corso a Torino (lo scorso anno in Lussemburgo), dove si sono riuniti investitori, fondazioni, società di private equity e imprenditori sociali provenienti da tutto il mondo. La padrona di casa è la Fondazione Crt. Per l'Italia, insieme a Crt c'è Oltre Venture, il fondo di venture capital creato da Luciano Balbo, che punta al ritorno «sociale» degli investimenti.

«Per la prima volta - spiega Balbo - sono state censite le erogazioni di investimenti sociali in Europa negli ultimi 5 anni. Di fatto prima non c'erano. Il risultato è 1 miliardo di euro e la constatazione del numero crescente di operatori». Lo strumento finanziario più usato nel 2010 sono state le donazioni (il 72%) a sostegno di organizzazioni con una prospettiva di lungo termine.

L'equity si ferma a un 11% ed è quello su cui punta Oltre Venture. Un ambito destinato a crescere: «L'Unione europea sta lanciando un programma - spiega Balbo - di social innovation, per promuovere gli investimenti sostenibili che innovano i modelli di erogazione della spesa sociale». In tempi di conti pubblici in rosso, sottolinea Balbo, gli investimenti sostenibili sono un'alternativa valida per «andare incontro non solo ai bisogni sociali estremi ma anche a quelli intermedi a cui lo Stato non può provvedere».

 

int20 giovanni bazoli corrado passeraDETTAGLIO STRAFALCIONE FIAT CINQUECENTOMARCHIONNEPUGLISI FEDERICO GHIZZONI resize FALCIANI warren buffett lloyd blankfein BUFFETT E GATES

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...