“HAPPY NEW DEAL” - PIACE AGLI ANALISTI E AL MERCATO L'ACCORDO RAGGIUNTO DA FIAT CON VEBA PER L'ACQUISTO DI CHRYSLER. BENE ANCHE EXOR
1-I NUMERI E GLI SCENARI PER LA FUSIONE
Fabio Tamburini per il "Corriere della Sera"
Alzi la mano chi non ha dubitato che Sergio Marchionne riuscisse a chiudere in bellezza l'operazione Chrysler. E invece, sia pure dopo una trattativa lunga e complessa, la ciambella è riuscita. Fiat ha annunciato ieri l'acquisto della quota controllata da Veba e il prezzo pagato risulta interessante: 3,65 miliardi di dollari per il 41,5 per cento del gruppo di Detroit (più altri 700 milioni in quattro anni come contributi che verranno versati da Chrysler al Veba trust, il fondo del potente sindacato americano Uaw). Non solo.
La parte in contanti che pagherà Fiat è di appena 1,75 miliardi di dollari, cui si aggiungono 1,9 miliardi che sono il frutto del dividendo straordinario corrisposto dalla stessa Chrysler. Con la conseguenza, non di poco conto, che Fiat può chiudere l'operazione senza neppure bisogno di aumentare il capitale.
A questo punto l'obiettivo di Marchionne, che era di portare Fiat al controllo del 100 per cento di Chrysler, è stato raggiunto, con il risultato di produrre valore per gli azionisti della società e, nello stesso tempo, di spostare definitivamente il baricentro del gruppo a Detroit, dove ha sede il quartier generale della società americana. Anche perché la tappa successiva prevede appunto la fusione tra Fiat e Chrysler. In più, a rafforzare i rapporti con Veba c'è, ed è certamente innovativa, la parte dell'accordo di carattere industriale. A partire dal coinvolgimento del sindacato nello sviluppo delle attività produttive previste dall'integrazione Fiat-Chrysler.
2-STORIE DI BORSA: Fiat in rally; deal Chrysler sorprende analisti e mercato
Da Mf DowJones
Piace agli analisti e al mercato l'accordo raggiunto da Fiat con Veba per l'acquisto di Chrysler. Immediata la reazione del titolo a piazza Affari, ora in progresso del 12,7% con scambi superiori al 2,5% del capitale. Bene anche Exor. La holding della famiglia Agnelli sale del 5,5%. Il gruppo torinese ha raggiunto ieri un accordo con Veba per acquisire il restante 41,4616% del capitale di Chrysler non ancora detenuto. Il closing dell'operazione e' previsto entro il 20 gennaio 2014.
L'accordo, che consente di evitare l'offerta pubblica iniziale di Chrysler messa in cantiere dallo scorso settembre, prevede che il fondo Veba riceva un corrispettivo complessivo di 3,65 miliardi di dollari attraverso un'erogazione straordinaria che Chrysler Group paghera' a tutti i soci per un totale complessivo di circa 1,900 miliardi (la quota dell'erogazione straordinaria spettante a Fiat sara' versata al fondo e costituira' parte del prezzo di acquisto) mentre al momento del closing, Fiat versera' allo stesso fondo l'importo rimanente di circa 1,750 miliardi.
In contemporanea Chrysler e il sindacato Uaw hanno concordato un Memorandum d'Intesa ad integrazione del vigente contratto collettivo che prevede ulteriori contribuzioni al fondo Veba per un importo di 700 milioni in quattro quote paritetiche pagabili su base annua.
Gli esperti di Bernstein giudicano sorprendente su molti livelli tale l'accordo. Sorprendente la tempistica: "Marchionne ha chiaramente speso le sue vacanze di Natale lavorando piu' duramente di quanto noi abbiamo fatto", si legge nella nota degli analisti. Sorprendente la completezza dell'operazione e sorprendente anche il funding. Oltre il 50% del cash che
verra' utilizzato per chiudere il deal arriva dalla stessa Chrysler. La bellezza di questa intesa, infatti, sta proprio qui ed in particolare nel fatto che Fiat paghera' solo 1,75 mld usd senza la necessita' di un aumento di capitale.
Anche se Fiat non e' cheap, si legge nella nota, la struttura dell'operazione e' favorevole per il Lingotto e "ci aspettiamo che l'annuncio porti ad un rally". Per Bernstein ora il futuro del Lingotto appare piu' sicuro. Equita Sim, invece, ha alzato il target price dell'11% a 7,9 euro per azione, confermando a buy il rating.
"Il deal e' positivo", segnalano gli analisti che evidenziano soprattutto come l'esborso per il Lingotto sia nel range ipotizzato dagli stessi esperti e inferiore alla loro valutazione, con multipli impliciti "cheap". Inoltre, la cassa di gruppo resta ad un buon livello e Fiat dichiara di non aver bisogno dell'aumento di capitale (per gli analisti, comunque, un bond convertibile/convertendo e/o la cessione di qualche asset resta probabile per non rischiare il rating). Infine, il sindacato UAW si impegna ufficialmente a sostenere l'alleanza Fiat-Chrysler. Ulteriore upside, concludono da Equita Sim, e' legato al pieno sfruttamento delle sinergie "che ora diventa la priorita'".
"Happy new deal". Questo, invece, il titolo di un report di Exane sull'accordo raggiunto da Fiat per Chrysler. Secondo gli analisti l'operazione si presta ad una positiva lettura nel breve termine in quanto l'incertezza viene rimossa, non c'e' la necessita' di un aumento di
capitale per finanziarie il deal, il Lingotto ha posticipato il pagamento di 525 mln usd nel tempo e ci sono spazi per una revisione al rialzo delle stime. Gli esperti, infatti, incrementano le previsioni di Eps 2014 a 1,24 euro da 0,29 euro e quelle sul 2015 a 1,62 euro da 0,59 euro ma non cambiano la valutazione in quanto giudicano il costo del buyout in linea alle stime. Rating underperform invariato. fus





