honda nissan

HONDA ANOMALA – IL GRUPPO GIAPPONESE È L’UNICO CHE STA ANDANDO AVANTI DA SOLO. E INFATTI IL GOVERNO PROVA A SPINGERLO TRA LE BRACCIA DI NISSAN CHE, DOPO I GUAI DI GHOSN, SI SENTE SEMPRE PIÙ COSTRETTA NELL’ALLEANZA CON RENAULT – PER ORA NON SE NE FA NIENTE, COMPLICE LA PANDEMIA (E L’ARRIVO DI DE MEO), MA SHINZO ABE VORREBBE CREARE UN “CAMPIONE NAZIONALE” DA AFFIANCARE AL GIGANTE TOYOTA...

Giorgio Ursicino per “il Messaggero”

 

 

NISSAN HONDA

Grandi manovre nel settore dell'auto. E, ancora una volta nell'ultimo periodo, i rumor di possibili alleanze provengono dal Giappone, un paese profondamente legato all'industria automotive al punto che il governo guidato da Shinzo Abe è sempre pronto a scendere in campo per salvaguardare l'economia e l'occupazione del paese.

 

Più o meno come la Germania. La mobilità sta attraversando una fase di grandi cambiamenti verso veicoli ecologici, autonomi e connessi e non consente errori o distrazioni per salvaguardare il primato tecnologico e gli ingenti investimenti necessari per alimentarlo.

 

shinzo abe coronavirus giappone

L'indiscrezione, lanciata dal Financial Times, non ha trovato conferme, ma lo scenario dipinto da fonti certe è più che plausibile. Nei mesi scorsi l'esecutivo nipponico avrebbe appoggiato un piano per far nascere un grande campione nazionale nel comparto dei veicoli da affiancare al gigante Toyota nella corsa alla leadership planetaria. Un colosso tutto del Sol Levante capace da subito di produrre 10 milioni di auto l'anno.

nissan renault

 

Le aziende coinvolte sarebbero la Honda e la Nissan, due gruppi importanti ma forse non in grado di proseguire da sole (vendono entrambe circa 5 milioni di vetture) in una fase tanto strategica in cui servono corposi capitali e volumi importanti per esaltare le sinergie. Due società che, per motivi diversi, sono particolarmente sotto pressione nella difficile fase di post pandemia.

 

automobili nissan non vendute

Proprio la situazione causata dal virus, però, avrebbe dissuaso il governo dall'insistere, assecondando i vertici delle due società che hanno messo sul tavolo le notevoli difficoltà dell'operazione. Sia Nissan che Honda hanno lavorato negli ultimi anni su obiettivi diversi. La prima come solido partner della Renault; la seconda, per andare avanti sola, confidando nell'eccellenza tecnologica spesso non facile da condividere.

renault nissan mitsubishi 1

 

I RISULTATI FINANZIARI

La situazione finanziaria di Nissan non è affatto rassicurante. Da due anni, da quando l'azienda ha deciso di rivedere il rapporto con Renault rigettando ogni eventuale ipotesi di fusione e rivendicando una maggior autonomia, i risultati finanziari ottimi si sono inceppati toccando il fondo nell'ultimo esercizio con preoccupanti cali di vendite ancora prima che arrivasse il virus.

 

toyota corolla

Attualmente l'azione vale appena un terzo di quanto veniva scambiata nella primavera del 2018. La capitalizzazione è scesa a 15 miliardi di dollari da oltre 40. Logico che il Paese sia preoccupato di fronte ad un quadro del genere, al depauperamento di tanta ricchezza. Anche perché il rapporto con Renault non è affatto risolto e il nuovo e abile ceo, l'italiano Luca De Meo, può contare sul totale appoggio dell'Eliseo per dipanare con la questione.

CARLOS GHOSN NISSAN RENAULT

 

Per il momento, quindi, la due aziende sono riuscite a chiudere il progetto alleanza nel cassetto, ma il governo monitorerà la situazione e, per quanto complessa sia per l'ingerenza di Renault, un patto Honda-Nissan potrebbe essere la chance per tirare fuori la Nissan dalla palude dove si è impantanata, nell'unico paese al mondo che ha due costruttori con produzione milionaria a doppia cifra. L'alleanza per concretizzarsi avrebbe le sue difficoltà manageriali e finanziarie.

shinzo abe con la mascherina

 

LO SCENARIO NIPPONICO

La Honda è sempre rifiutato partner e la Nissan cerca ancora la sua autonomia; in più la Honda in questo momento ha una capitalizzazione molto più grande che influirebbe sui rapporti di forza. L'esecutivo, comunque, potrebbe ritirare fuori il faldone se la crisi invece di allentarsi si acuisse. Delle 8 grandi case giapponesi al momento 4 (Daihatsu, Mazda, Subaru e Suzuki) girano intorno all'orbita Toyota con scambi azionari che garantiscono stabilità e assicurano l'ombrello tecnologico.

 

HONDA NISSAN

La Mitsubishi è controllata da Nissan facendo parte dell'Alleanza con Renault, la Honda è splendida sola se si esclude qualche accordo tattico sulle tecnologie innovative con General Motors. Honda lavora con GM sia per l'idrogeno (i giapponesi sono molto avanti) sia per la guida autonoma (Honda ha investito in Cruise, la divisione della casa americana che si occupa di questo argomento). Nissan, invece, era leader dell'auto elettrica insieme a Renault. La diversità, per il momento, sembra che abbia frenato le ipotesi di Alleanza.

renault nissan mitsubishihiroto saikawa 3hiroto saikawa 2

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...