I “MERCATI” TORNANO A MENARE: MILANO -4,9%, LO SPREAD SI IMPENNA A 344 - BRUCIATI 17 MLD € IN BORSA - DOMANI IL TEST È SULL’ASTA BTP - BERNANKE PROMETTE DI CONTINUARE A POMPARE SOLDI NELL’ECONOMIA USA - UE: FIDUCIA NELL’ITALIA - MEDIOBANCA: SERVE UNA GRANDE COALIZIONE - NAGEL: A GIUGNO IL PIANO INDUSTRIALE - 1/3 DEGLI ITALIANI UNDER 18 A RISCHIO POVERTÀ - JPMORGAN TAGLIA 19MILA DIPENDENTI - ROVERSI MONACO: IN INTESA CONFERMEREMO BAZOLI…

1 - BORSA: STALLO ELETTORALE RIACCENDE RISCHIO ITALIA, MILANO SPROFONDA
Radiocor - Il caos elettorale affossa Milano e le principali Borse europee, in una seduta che ha visto la speculazione torna a prendere di mira la zona euro e i titoli di Stato dei Paesi periferici, con lo spread Btp-Bund che balza oltre 340 punti base. Non aiuta i listini il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha comunque ribadito la bonta' delle misure monetarie finora intraprese e la continuita' delle stesse.

La peggiore d'Europa e' Piazza Affari, che chiude a -4,89%, sprofondano i titoli bancari Intesa Sanpaolo e Unicredit sotto di circa il 9%, anche se le peggiori sono Mediolanum e Banco Popolare, giu' di oltre il 10%. Crollano in generale tutti i titoli legati al sistema Italia, come A2A (-8,3%) e Telecom Italia (-7,2%) mentre si salvano quelli piu' esposti sull'estero, a partire da Pirelli (+2%), Prysmian (1,2% anche grazie a una commessa in Germania da 350 milioni) e Diasorin (+0,1%). Sul resto del listino torna a crescere CamFin (+4,9%), mentre Olida ta (poco sopra la parita') viene premiata dopo il ritorno a un Ebitda positivo nel 2012. Seduta nera anche per l'euro che cala a 1,305 dollari mentre il petrolio perde lo 0,69% con il Wti a 92,46 dollari al barile.

2 - ELEZIONI: SPREAD BTP CHIUDE SUI MASSIMI A 344 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude sui massimi da inizio dicembre a 344 punti base sulle incertezze create dal voto. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 4,90%.

3 - BORSA: MARTEDI' NERO PER MILANO, BRUCIATI 17 MLD
(ANSA) - Brutto scivolone per Piazza Affari dopo il voto: il calo del 4,63% dell'indice Ftse All share equivale a 17,3 miliardi di euro bruciati nella seduta. Meno grave il ribasso delle altre Borse europee: l'indice Stoxx 600, che fotografa i principali titoli, ha ceduto l'1,3%, che equivale a 100 miliardi di capitalizzazione 'persi'.

4 - CONSOB: VALUTA AMPLIAMENTO DIVIETO SHORT SELLING PER RIDURRE VOLATILITA'
Radiocor - La Consob sta valutando l'adozione di misure tecniche per arginare la volatilita' sul mercato milanese. In particolare, l'introduzione di un divieto temporaneo delle vendite allo scoperto anche per le vendite assistite dalla disponibilita' dei titoli, rafforzando il divieto di vendite allo scoperto 'nude' (ossia in assenza della disponibilita' dei titoli) introdotto l'1 novembre scorso, in virtu' del regolamento comunitario sullo short selling.

La Commissione deve comunque rispettare i paletti fissati dalle norme europee, che prevedono l'adozione del divieto dello short selling assistito dal prestito titoli solo in determinate condizioni: il requisito minimo per i titoli del Ftse Mib e' che la variazione al ribasso deve essere pari o superiore al 10%. I tecnici stanno quindi cercando di capire se, al di la' dei forti ribassi teorici segnati prima di entrare in negoziazione, i titoli, una volta in contrattazione, hanno registrato perdite superiori al 10%.

In tal c aso, la Consob potrebbe attivare la procedura, ottenuto il via libera dall'Esma. Anche Borsa italiana, riferiscono fonti di mercato, avrebbe gli strumenti per ridurre la volatilita', ad esempio limitando la fascia di oscillazione dei titoli.

5 - ELEZIONI: REHN, FIDUCIA NELLE CAPACITA' DI DECISIONE DELL'ITALIA
Radiocor - 'Il popolo italiano ha fatto la propria scelta democratica, cio' che emerge e' naturalmente un quadro complesso, ma abbiano fiducia nelle istituzioni italiane e nella capacita' del presidente della Repubblica italiana di individuare rapidamente la via da seguire per assicurare che l'Italia possa continuare a fronteggiare le sfide che ha di fronte in consultazione con le forze politiche del paese e in linea con il dettato costituzionale'. Lo ha detto il commissario Ue, Olli Rehn, parlando con i giornalisti a Copenhagen. 'E' importante che l'Italia prosegua le riforme per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro', ha aggiunto Rehn.

6 - UE: QUASI UN TERZO ITALIANI SOTTO 18 ANNI A RISCHIO POVERTA'
Radiocor - Oltre un quarto dei ragazzi di meno di 18 anni e' minacciato dalla poverta' o dalla esclusione sociale nella Ue. E il rischio e' tanto piu' alto se i genitori hanno un basso livello di formazione ed educazione. E' quanto emerge da un'analisi di Eurostat. Nel 2011 il 27% dei ragazzi contro il 24% degli adulti e il 21% dei cittadini con oltre 65 anni si trovava alle prese con il rischio di poverta'. Paesi piu' a rischio Bulgaria (51,8%), Romania (49,1%), Lettonia (43,6%), Ungheria (39,6%), Irlanda (37,6%). L'Italia era al 32,3%. Svezia, Danimarca e Finlandia guidano la classifica dei paesi in cui ci sono meno ragazzi a rischio poverta'. In Germania si trova in tale condizione il 19,9% dei ragazzi, in Francia il 23%.

7 - BOT: ASTA SENZA DRAMMI MA BANCO DI PROVA E' DOMANI SU BTP
Radiocor - Malgrado i tassi in rialzo e la domanda poco brillante, l'asta dei BoT semestrali di oggi non e' stata totalmente negativa. Questa la valutazione che arriva dagli operatori interpellati da Radiocor che guardano all'asta di domani sul medio e lungo termine come al vero banco di prova che il Tesoro dovra' superare sul mercato primario dopo l'esito delle elezioni politiche. 'I BoT - dice un operatore - hanno dimostrato di essere uno strumento di mercato monetario in grado di funzionare anche quando le cose vanno molto male, come a fine 2011.

Il vero scoglio che l'Italia deve superare e' l'asta di domani' che portera' sul mercato BTp a 5 e 10 anni per un massimo di 6,5 miliardi. Gia' oggi, sul grey market, si sono fatti sentire gli effetti del voto e il nuovo benchmark decennale che sara' lanciato domani ha perso molto terreno passando dal 4,30 al 4,90 per cento circa. Il nuovo decennale sara' offerto per un ammontare compreso tra 3 e 4 miliardi di euro. Tenendo conto delle quotazioni sul grey market un forte rialzo del rendimento e' largamente atteso e potrebbe, dunque, portare il nuovo BTp decennale su livelli non molto lontani dalla soglia del 5 per cento.

8 - USA: BERNANKE, ESPOSIZIONE MODERATA A DEBITO E SU INCERTEZZE ITALIA
Radiocor - Il presidente della Fed, Ben Bernanke, in una audizione al Senato, ha risposto a una domanda sui rischi posti dalle elezioni itali ane, definendoli limitati. 'I mercati reagiscono all'incertezza, non sanno come le politiche saranno condizionate' dall'esito elettorale. Bernanke ha aggiunto di non credere che in Italia 'alcun candidato abbia rigettato l'idea di restare nell'euro'. La risposta di Bernanke e' stata data a una precisa domanda del senatore democratico di New York Charles Schumer: 'I mercati hanno reagito nervosamente alle elezioni in Italia, qual e' l'esposizione delle nostre istituzioni e quali i rischi per la loro stabilita'?'.

Parlando dell'esposizione degli Usa verso il nostro Paese, il governatore ha affermato che l'Italia e' 'un caso insolito perche' ha un basso deficit ma un alto livello di debito', che e' ampiamente posseduto anche fuori dai suoi confini. 'L'esposizione delle nostre istituzioni finanziarie e' moderata', ha precisato. Ed eventuali perdite 'non infliggerebbero seri danni alle nostre istituzioni', banche o fondi monetari. Bernanke ha aggiunto che semmai teme gli 'effetti indiretti' sui mercati, 'su altri asset', di una crisi italiana.

9 - FED: BERNANKE, ECONOMIA USA NON IN STALLO, EVITARE TAGLI AUTOMATICI
Radiocor - Parlando del rischio di 'sequester', ovvero i tagli automatici della spesa americana per 85 miliardi che scatteranno il primo marz o senza un accordo per abbassare il deficit, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha sottolineato che 'evitare il 'sequester' ridurrebbe i rischi per l'economia nel breve periodo' ed eliminerebbe 'in modo piu' efficace' gli squilibri fiscali di lungo termine. Per questo, i tagli dovrebbero 'essere sostituiti con politiche per ridurre il deficit federale in modo piu' graduale nel breve termine e piu' sostanziale nel lungo periodo'.

Durante la testimonianza semestrale alla commissione Bancaria del Senato, Bernanke ha fatto riferimento al fatto che secondo il Congressional Budget Office il 'sequester' ridurrebbe la crescita dello 0,6%: 'data una crescita economica ancora moderata, il peso potenziale ulteriore sulla ripresa e' significativo', ha detto, non solo perche' peserebbe su assunzioni e redditi, ma anche perche' generalizzati tagli della spesa manterrebbero il deficit a livelli piu' alti di quanto non sarebbero altrimenti.

Il numero uno della Fed ha sottolineato che il Pil nel quarto trimestre e' stato 'sostanzialmente invariato', ma la pausa 'non sembra riflettere uno stallo della ripresa', che dovrebbe riprendere piede nel corso dell'anno. Bernanke ha fatto notare che 'l'inflazione rimane bassa', ricordando che l'obiettivo della Fed e' mantenerla attorno al 2%.

10 - FED: BERNANKE, CHIARI BENEFICI DA QE, AVANTI CON STIMOLO ECONOMICO
Radiocor - La Federal Reserve continuera' con l'acquisto di bond, dal momento che i benefici di una politica monetaria accomodante superano i potenziali rischi. 'La Fed prende molto seriamente ed e' consapevole dei rischi' e tiene sotto attento controllo i mercati, ma 'al momento l'aumento di costi potenziale dell'aumento di assunzione di rischio in alcuni mercati non annulla i benefici di una politica di promozione della ripresa e della creazione di posti di lavoro'.

Lo ha detto il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke durante la testimonianza davanti alla commissione Bancaria del Senato. Il numero uno della Banca centrale domani e' atteso alla commissione Finanza della Camera, nell'ambito dei due giorni di testimonianze semestrali in Congresso. Bernanke ha cosi' voluto rispondere alle preoccupazioni di chi sostiene che la strategia non convenzionale della Fed potrebbe alimentare l'instabilita' finanziaria e alla possibilita' che la Banca centrale interrompa prima del previsto le manovre di stimolo.

11 - JP MORGAN: TAGLI PER 13-15 MILA IN SETTORE MUTUI, OLTRE A 3-4MILA NEL RETAIL
Radiocor - Oltre a 3-4 mila tagli nel settore retail da realizzare entro il 2014, Jp Morgan Chase intende ridurre la forza lavoro di al tre 13-15mila unita' nel settore mutui ipotecari in due anni. Lo ha indicato agli analisti il direttore generale della divisione banca al dettaglio, Gordon Smith. In totale il colosso del credito statunitense tagliera' quindi nel complesso 16-19mila posti di lavoro.

12 - INTESA SANPAOLO: ROVERSI MONACO, CREDO BAZOLI RICONFERMATO
Radiocor - 'Credo che Bazoli verra' riconfermato' alla presidenza del cds di Intesa Sanpaolo. Lo ha detto Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazi one Carisbo socia della banca con il 2,7%. Sul rinnovo degli organi di governance di Intesa Sanpaolo, ha peraltro aggiunto Roversi Monaco interpellato all'uscita da Mediobanca di cui e' consigliere, 'non ne abbiamo ancora parlato. Le fondazioni importanti sono quelle di Milano e Torino'.

13 - MEDIOBANCA: UTILE I SEMESTRE RADDOPPIA A 124 MLN, 15 MLN IN II TRIMESTRE
Radiocor - Utile netto raddoppiato per Mediobanca nel primo semestre dell'esercizio 2012-2013 a 124 milioni di euro contro i 63 milioni di un anno prima. Nel secondo trimestre l'istituto di Piazzetta Cuccia ha superato nettamente le attese, realizzando un risultato positivo per 15 milioni di euro contro le stime degli analisti di una perdita di 10 milioni. La prima meta' dell'esercizio (a fine dicembre 2012) e' stata peraltro ancora penalizzata da svalutazioni di partecipazioni, in particolare dai -95 milioni relativi alla quota in Telco-Telecom.

Il margine di intermediazione e' calato del 6,4% a 911 milioni di euro. I costi si riducono a 376 milioni (-6%). Il costo del rischio e' stabile a 129 punti base. Il core tier 1 aumenta all'11,8% dall'11,5% al settembre 2012. Il risultato - precisa una nota dell'istituto - 'riflette da un lato il forte rallentamento congiunturale e dell'attivita' verso famiglie e imprese, dall'altro la prudente politica di impiego del gruppo, il costante contenimento dei costi e il mantenimento di un'elevata qualita' degli attivi'.

14 - ELEZIONI: MEDIOBANCA, LA FARSA E' DIVENTATA TRAGEDIA
Radiocor - 'Una commedia italiana diventata una tragedia greca'. Questo il commento a caldo degli analisti di Mediobanca Securities sui risultati elettorali, in un studio intitolato 'la tempesta perfetta', con cui lancia il consiglio di 'restare cauti per lo meno nel breve termine'. In effetti 'ci sono piu' incertezze dopo le elezioni che non prima', rileva il team guidato da Angelo Guglielmi a Londra. Secondo Mediobanca, una 'Grosse Koalition' appare inevitabile, 'ma l'Italia non e' la Germania' ed e' poco probabile che funzioni.

15 - MEDIOBANCA: NAGEL, PER GIUGNO TUTTI ELEMENTI PER PIANO
(ANSA) - Mediobanca sarà in condizione di definire entro giugno il nuovo piano industriale facendolo partire dall'inizio di luglio. Lo ha detto l'A.d Alberto Nagel nella conference call sui risultati semestrali. A fine giugno, ha spiegato, "saremo pronti per avere tutti gli elementi per il nuovo piano che partirà dal primo luglio. Per giugno ora possiamo mettere a fattore il piano triennale di Generali - ha detto - e pensiamo che da ora a giugno avremo una miglior comprensione delle regole di Basilea 3".

 

MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpegbersani piangeVITTORIO GRILLI jpegolli rehnBERNANKE jpegALBERTO NAGELJPMorgan ChaseFABIO ROVERSI MONACO GIOVANNI BAZOLI FOTO ANSA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…