I MISTERI DI CALTAGIRONE – IL DELISTING DELLE PROPRIE AZIENDE DALLA BORSA NON L’HA CAPITO NESSUNO – FORSE PER LANCIARSI NELL’AVVENTURA DEL ''SOLE 24 ORE''? BOCCIA NON LO VUOLE CEDERE, MA IL QUOTIDIANO RISCHIA DI AFFOSSARE I CONTI DELLA CONFINDUSTRIA. E FRANCESCO GAETANO ASPETTA…
DAGOREPORT
I sanpietrini di Roma ancora non sono riusciti a capire perché Francesco Gaetano Caltagirone abbia deciso di togliere le proprie azienda dalla Borsa. Forse perché un delisting deciso in tutta fretta perché le operazioni che Caltariccone ha in mente hanno bisogno di altrettanto celerità? Insomma, pronto a “cogliere l’attimo”?
Eppure, Caltagirone passa per essere uno degli uomini “più liquidi d’Italia”. Dicono abbia una potenza di fuoco di quasi 2 miliardi. Quindi, perché altra liquidità?
Al costruttore romano l’editoria piace assai: Messaggero, Gazzettino di Venezia, Il Mattino di Napoli. La capitale sguarnita nei giornali del gruppo resta Milano. E proprio a Milano c’è un quotidiano che non se la passa proprio bene. Anche al Tritone di Piazza Barberini sanno che la Confindustria ha difficoltà a mettere in piedi l’aumento di capitale per rilanciare il foglio economico.
Ufficialmente, Vincenzo Boccia ha sempre smentito di voler cedere la maggioranza della testata ad imprenditori privati. Ma il rischio è che proprio il quotidiano porti a picco i conti della Confindustria. Così, prima o poi il presidente salernitano dovrà decidersi cosa fare del quotidiano.
Forse è per queste ragioni che Caltagirone vuole essere pronto a cogliere l’attimo. Si siede sulla sponda del Tevere ed aspetta che il Sole gli passi davanti…