LA GUERRA SI PREANNUNCIA ESSE-LUNGA - IGNORANDO LE VOLONTÀ DI BERNARDO CAPROTTI, ‘AUSPICO CHE NON CI SIANO ULTERIORI CONTRASTI E PRETESE’, I FIGLI GIUSEPPE E VIOLETTA POTREBBERO IMPUGNARE IL TESTAMENTO - SECONDO LORO, LA SECONDA MOGLIE GIULIANA ALBERA È INTESTATARIA DI SOCIETÀ IMMOBILIARI CHE VALGONO PIÙ DI QUANTO STIMATO

Sara Bennewitz per la Repubblica

 

IL TESTAMENTO DI BERNARDO CAPROTTIIL TESTAMENTO DI BERNARDO CAPROTTI

La barca, i quadri, ma soprattutto gli immobili donati da Bernardo Caprotti prima di scrivere le sue ultime volontà costituirebbero un gruzzolo di alcune centinaia di milioni che secondo gli avvocati di Giuseppe e Violetta Caprotti, lede la quota di eredità legittima che spetta per legge ai figli di primo letto dell’imprenditore lombardo scomparso lo scorso ottobre.

violetta caprotti   violetta caprotti

Gli studi legali Casati e Bonelli Erede avrebbero ricostruito un dossier ampiamente documentato che rischia di far proseguire la faida familiare che Bernardo si auspicava sarebbe finita con lui.

 

Nonostante il patrimonio lasciato dall’imprenditore ai vari eredi sia ampio e tale da sistemare i diretti congiunti e le generazioni a venire, affiorano nuovi motivi di scontro. «Ove mai qualcuno dovesse pretendere integrazioni a quanto ricevuto (ma così non sarà) – scriveva Caprotti nel testamento - tali pretese dovranno riferirsi in via preventiva a quanto disposto con il presente testamento ». E aggiungeva: «Auspico che non ci siano ulteriori contrasti e pretese».

giuseppe caprotti  giuseppe caprotti

 

Dal testamento, però, sarebbero state escluse la Dom 2000, società immobiliare proprietaria di una dozzina di immobili per lo più affittati a Esselunga, e la Edilizia del Lauro srl, la società che controlla lo storico palazzo di casa Caprotti in via del Lauro 4 a Milano. Per di più Giuliana Albera, che della Dom 2000 è amministratore unico, stando solo ai bilanci degli ultimi 10 anni, tra dividendi, interessi ed emolumenti per la carica, avrebbe percepito una trentina di milioni. E qui puntano il dito gli avvocati.

marina caprottimarina caprotti

 

Lo scorso anno il bilancio della società immobiliare si è chiuso con oltre 15 milioni di ricavi da affitti pagati da Esselunga e 3,4 milioni di utili. E la Dom 2000, che ha un patrimonio di 135 milioni e attività per circa 64 milioni, avrebbe distribuito una cedola da 1,4 milioni.

 

BERNARDO CAPROTTIBERNARDO CAPROTTI

Ma per i consulenti di Giuseppe e Violetta, i valori di carico di alcuni dei beni controllati dalla società sarebbero sottostimati rispetto al valore di mercato degli stessi. Tanto per fare un esempio l’immobile cielo terra con parcheggio sottostante occupato dall’Esselunga di Via Solari a Milano, nel bilancio 2015 è stato valutato 35 milioni, una cifra che per le dimensioni dello stesso e le quotazioni della zona sarebbe prudenziale.

 

CAPROTTICAPROTTI

Stesso discorso per la casa storica della famiglia, che Caprotti negli anni aveva ricomprato dai fratelli, è iscritta nel bilancio della Dom per 16 milioni, un valore che forse non è mai stato attualizzato rispetto ai prezzi di carico date le dimensioni, nemmeno specificate a bilancio.

 

Detto questo chi è stato in casa Caprotti parla di alcune migliaia di metri quadri, senza contare i cortili, le cantine e le soffitte. Nel 2015 solo di aria condizionata la srl che gestisce via del Lauro ha speso oltre 65mila euro, stesso discorso per la tv (probabilmente il conto è di vari appartamenti) il cui impianto satellitare è costato oltre 15 mila euro. Anche perché aria condizionata e tv, in via del Lauro costano più del personale di servizio: 76mila euro con il tfr e gli oneri sociali.

GIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIAGIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIA

 

LE DONAZIONI DI CAPROTTI INFOGRAFICA CORRIERE DELLA SERA LE DONAZIONI DI CAPROTTI INFOGRAFICA CORRIERE DELLA SERA

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...