soldi euro mario draghi

ITALIA AL BIVIO: O RECOVERY O RICOVERO! - CE LA FARÀ DRAGHI A COMPIERE LA RIVOLUZIONE IN CUI NESSUNO È MAI RIUSCITO? DOPO LA TRATTATIVA CON LA COMMISSIONE EUROPEA È PRONTA LA ROAD MAP PER CAMBIARE VOLTO A QUESTO DISGRAZIATO PAESE. SI PARTE CON IL DECRETO SEMPLIFICAZIONI DA APPROVARE ENTRO MAGGIO, POI LA RIFORMA DEL FISCO, QUELLA DELLA GIUSTIZIA E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE…

1 - LA ROAD MAP DEL RECOVERY

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Il governo accelera sulle riforme. Dopo la trattativa con la Commissione europea sul Recovery plan, è pronta la road map per ripensare completamente il sistema pubblico italiano.

Tutte le misure più importanti sono anticipate già al 2021, nonostante il Pnrr abbia un orizzonte che arriva al 2026.

 

MARIO DRAGHI MEME

Si parte subito, fra poco più di una settimana, con un decreto Semplificazioni che permetterà proprio di realizzare il piano nazionale di ripresa e resilienza, superando molti vincoli burocratici. La riforma della pubblica amministrazione si muove su quattro assi: concorsi, procedure, competenze e digitalizzazione.

 

Una sorta di rivoluzione che l' esecutivo immagina a regime già a dicembre. Sul fisco si interverrà con una legge delega a luglio mentre la riforma della giustizia sarà presentata a settembre. Inoltre, il governo vuole portare in Parlamento il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza entro luglio 2021.

 

Mario Draghi

Palazzo Chigi ha trasmesso al Parlamento il testo definitivo del Recovery in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi, fissate per oggi in aula. Il documento è di 337 pagine e Palazzo Chigi lo definisce «un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell' economia e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica». L' impatto complessivo del Pnrr sul pil nazionale è stimato in 16 punti percentuali da qui al 2026. Per il Mezzogiorno la crescita sarà del 24%.

 

VITTORIO COLAO RENATO BRUNETTA

Tra le novità del documento finale, spicca la clausola sul lavoro fortemente voluta dal Pd. Le imprese che parteciperanno ai progetti del Pnrr dovranno «condizionare» l' esecuzione delle opere «all' assunzione di giovani e donne».

 

2 - IL CALENDARIO DELLE RIFORME

Da “La Stampa”

 

pubblica amministrazione

Verifiche più rapide e tempi certi arriva il "fast track" per evitare i ritardi

Si chiamano misure "fast track" e consentiranno una corsia veloce alle opere del Recovery plan per non rischiare che la burocrazia freni il piano di rilancio italiano. A maggio verrà approvato un decreto contenente gli interventi urgenti di semplificazione. Il lavoro di riduzione degli oneri amministrativi proseguirà, in modo progressivo e costante, fino al 2026, insieme all' azione sul miglioramento della performance pubblica.

 

ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA

Gli interventi stabiliti dal Pnrr spingono sulla razionalizzazione della legislazione normativa ambientale, edilizia e in materia di contratti pubblici. Proprio sugli appalti si vuole rendere più rapide le verifiche antimafia e limitare le responsabilità per danno erariale; individuare un termine massimo per l' aggiudicazione dei contratti e contenere i tempi di esecuzione.

 

Anche le norme che potenzialmente alimentano la corruzione verranno abrogate o riviste. In questo senso è allo studio un' unica piattaforma per la trasparenza in grado di alleggerire gli obblighi di pubblicazione delle varie amministrazioni.

MARTA CARTABIA

 

Un disegno di legge delega anti corruzione sarà presentato in Parlamento entro giugno 2021, con un termine di nove mesi dall' approvazione per l' adozione dei decreti delegati.

 

L’IMPEGNO È TAGLIARE TASSE E ALIQUOTE. ALLE ENTRATE 2MILA IN PIÙ CONTRO L’EVASIONE

La revisione dell'Irpef dovrà preservare non solo la progressività, ma anche l'equilibrio dei conti pubblici. Il governo conferma l'impegno a presentare un disegno di legge delega entro il 31 luglio 2021, sulla base del lavoro del Parlamento che ha avviato un'indagine conoscitiva.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

La riforma fiscale avrà come obiettivo principale la definizione di un sistema certo ed equo. Per arrivare al taglio dell'Irpef, spiega il Pnrr, bisogna proseguire con determinazione nel contrasto all'evasione fiscale attraverso un potenzia-mento dell'Agenzia delle entrate con duemila assunzioni aggiuntive.

 

ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU MARIO DRAGHI

Nel documento si dà conto dei numerosi interventi operati negli anni «dettati dall'urgenza del momento» che hanno prodotto «una sempre più marcata frammentazione». Perciò è necessario che le nuove re-gole abbiano stabilità nel tempo. Quanto all'Irpef, non ci sono dettagli sulle aliquote, ma verrà perseguito il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo e di ridurre gradualmente il carico fiscale, incentivando in questo modo la fax compliance.

 

Per realizzare in tempi certi la riforma definendone i decreti attuativi, l'esecutivo, dopo l'approvazione della delega, istituirà una Commissione di esperti.

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

 

VELOCIZZARE CONCORSI E ASSUNZIONI. BRUNETTA: INVESTIAMO 1,7 MILIARDI

Snellire e rendere più efficaci e mirate le procedure di se-lezione per favorire il ricambio generazionale. Oggi il tempo che intercorre tra la pubblicazione del bando per un concorso e le assunzioni può richiedere fino a quattro anni.

 

L'obiettivo è assicurare il reclutamento dei dipendenti pubblici, valorizzando le conoscenze, le competenze, oltre a garantire parità di accesso di genere. La digitalizzazione deve essere lo strumento trasversale per realizzare il cambiamento. Poi c'è bisogno di semplifica-re norme e procedure e a

 

renato brunetta mario draghi

maggio verrà approvato il primo decreto in questo sen-so. Il governo conta di rendere attuative tutte queste riforme entro i12021. «Un grande programma di investimento sulle persone, che mette al centro le competenze per ridisegna-re il lavoro pubblico e migliorare i servizi per cittadini e imprese», dice il ministro della Pa, Renato Brunetta.

 

Sul piatto ci sono 1,67 miliardi, tra risorse europee e fondi strutturali. Di fronte a un'amministrazione invecchiata (l'età media dei di-pendenti è 50,7 anni) e depauperata di competenze per il blocco del turnover e la drastica riduzione degli investimenti in formazione, sottolinea Brunetta, occor-re «renderla attrattiva per i giovani talenti».

 

AUMENTA L’USO DI ARBITRATI E MEDIAZIONI. COSÌ I PROCESSI SARANNO PIÙ SNELLI

Marta cartabia al Meeting di Comunione e liberazione

I tempi della riforma della giustizia sono molto serrati. Si stima che la revisione del processo civile e quella del penale possano essere adottate entro settembre 2021 e i decreti attuativi a settembre 2022. L'impatto sulla durata dei procedimenti si sentirebbe così dal 2025.

 

Uno degli elementi essenziali per garantire una maggiore efficienza della giustizia civile è legato alla definizione di strumenti alternati-vi per la risoluzione delle controversie, ad esempio estendendo l'arbitrato e l'istituto della mediazione.

 

Per l'appello, il piano potenzia il filtro di ammissibilità per selezionare le impugnazioni manifestamente infondate. Nel penale l'imperativo è garantire processi più veloci e maggiore scorrevo-lezza a partire dal primo grado di giudizio.

 

MARTA CARTABIA LUCIANA LAMORGESE

Il ministero ha istituito una commissione per elaborare proposte sul processo e la prescrizione, con il termine ultimo del 23 aprile. La riforma dell'ordina-mento giudiziario che comprende le carriere dei magi-strati, l'organizzazione de-gli uffici giudicanti e requirenti e il Csm è prevista in Parlamento a giugno. A gennaio 2022 saranno operative le assunzioni per l'ufficio di supporto al giudice, mentre la riforma della giustizia tributaria è pro-grammata nel 2022.

 

 

il ministro del tesoro daniele franco

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…