cairo urbano

KURIER DELLA SERA - S'INFITTISCONO I RUMOR SU UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI URBANO CAIRO E SULL'INTERESSE PER RCS, LA CASA EDITRICE DEL CORRIERE DELLA SERA, DEI TEDESCHI BURDA E AXEL SPRINGER (EDITA LA ‘’BILD’’, IL QUOTIDIANO PIÙ VENDUTO IN EUROPA) – PERCHÉ LE CASE EDITRICI ITALIANE SONO A BUON MERCATO – CHE FARÀ CAIRO?

Mariarosaria Marchesano per “il Foglio”

GIUSEPPE CONTE URBANO CAIRO

 

Con la crisi di governo latente, s' infittiscono i rumor su una possibile discesa in campo di Urbano Cairo e sull' interesse di gruppi esteri per Rcs, la casa editrice del Corriere della Sera. Le due cose, però, non vanno necessariamente di pari passo, nel senso che se Cairo deciderà o meno di impegnarsi in politica - ipotesi che al momento appare più suggestiva che realistica - dipenderà da fattori che poco hanno a che fare con valutazioni di mercato su Rcs Media group, di cui l' imprenditore torinese è diventato socio di controllo nel 2016 con un' Opa a 1 euro per azione, a fronte di una valutazione attuale del titolo di 0,90 centesimi.

 

panorama copertina su urbano cairo

Nulla esclude che alla fine il cerchio si chiuda per una convergenza di interessi, ma in casi come questo la storia insegna che occorrono soldi, tempo e pazienza. Secondo il quotidiano finanziario MF/Milano Finanza, il gruppo dei media tedesco Hubert Burda starebbe puntando sul quotidiano di Via Solferino per soddisfare le sue mire espansionistiche in Italia dichiarate dall' amministratore delegato Paul Bernard Kallen.

 

burda

Il gruppo Burda, che edita testate come Focus, Chip, InStyle, oltre a essere proprietario di piattaforme d' informazione digitale e social network, è ancora nelle mani dell' omonima famiglia tedesca e in passato è stato socio di Rcs nel ramo periodici per poi divorziare nel 2004 a causa di divergenze nella gestione.

 

L' ipotesi di un ritorno di fiamma per la casa editrice italiana - finalizzata all' acquisizione del Corriere - ha offerto lo spunto agli analisti finanziari per fare un ragionamento sulle valutazioni di mercato dei gruppi editoriali italiani. L' interesse che riesce a catturare Rcs, secondo Medio banca Securites, mette in luce la capacità dell' azienda di produrre profitti e dividendi in uno scenario di settore particolarmente avverso.

orango sulla bild 3

 

Il che è lo stesso motivo che ha spinto il fondo di private equity americano Kkr a entrare un mese fa nel capitale di Axel Springer, lasciando peraltro che la vedova del fondatore, Friede Springer, restasse come azionista rilevante del gruppo che, tra l' altro, edita la Bild, il quotidiano più venduto in Europa.

 

In questo caso, come evidenzia l' analisi di Mediobanca, il fondo americano ha pagato un prezzo che, sulla base dei multipli di mercato che vengono applicati a queste operazioni, è pari a 11 volte il rapporto tra l' enterprise value (il valore dell' impresa) e l' Ebitda (cioè i margini di profitto prodotti). In pratica, l' americana Kkr ha riconosciuto ad Axel Springer un valore che è due volte e mezzo rispetto a quello che la Borsa riconosce a Rcs e ad atri gruppi editoriali italiani quotati, come Gedi, Mondadori e Cairo Communication.

axel springer

 

"Dubitiamo che Rcs (o il Corriere della Sera) siano disponibili per la vendita, ma vista la valutazione depressa alla quale gli editori stanno scambiando [in Borsa], non siamo sorpresi di vedere un potenziale interesse da parte di fondi di private equity o di operatori internazionali", concludono gli analisti di Mediobanca.

 

Insomma, le case editrici italiane sono a buon mercato, come si vede anche paragonando il prezzo medio delle loro azioni con quello dei principali gruppi francesi e inglesi che valgono mediamente il doppio. I motivi sono conosciuti: il persistente calo della pubblicità e delle copie vendute a cui non si contrappone una vera strategia di sviluppo nel digitale che, invece, in casi come il New York Times vede già una penetrazione superiore al 50 per cento e la conseguente partecipazione alla generazione di utili.

urbano cairo silvio berlusconi

 

Una simile condizione di sottovalutazione potrebbe rappresentare un' opportunità di acquisto per investitori interessati a patto che i gruppi familiari o imprenditoriali che oggi hanno il controllo dei media italiani siano disposti a farsi da parte. Quello che c' è da domandarsi, tornando a Rcs, è se Cairo abbia abbastanza fiducia per proseguire la sua avventura di editore - finora di successo - o se si farà tentare dalla politica. In questo caso potrebbe valutare un' offerta che gli riconosca un premio o che gli consenta di superare un eventuale conflitto d' interesse essendo il proprietario del primo quotidiano italiano.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...