L’ACCORDO AL SENATO USA PER EVITARE IL DEFAULT FA BALZARE WALL STREET DI 200 PUNTI - SPREAD BTP-BUND A 231 PUNTI

1 - SPREAD BTP CHIUDE IN CALO A 231 PUNTI BASE. DIFFERENZIALE SPAGNA A 236 PUNTI
(ANSA) -
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in calo a 231 punti base, col tasso sul decennale al 4,24%. Nel corso della seduta il differenziale è anche scivolato sotto quota 230 punti per la prima volta da luglio 2011. Si riduce a 236 punti base il gap tra i titoli decennali spagnoli e gli equivalenti tedeschi, col rendimento dei Bonos al 4,28%.

2 - BORSA: ACCORDO SU DEBITO USA VICINO, MILANO CHIUDE FORTE (+1,45%)
Radiocor -
L'accordo sul debito Usa al Senato per evitare il default, che scatterebbe domani, sembra a un passo e le Borse europee girano in positivo nel pomeriggio trainate da Wall Street (ora il Dow Jones guadagna l'1,2%). Ancora una volta, Piazza Affari - favorita anche dal calo dello spread a 230 punti base (ai minimi da oltre due anni) - e' la migliore d'Europa con l'Ftse Mib che chiude a +1,45%.

La migliore, nel giorno in cui il roadshow per il bond ha fatto tappa a Milano, e' Mediaset che strappa del 6,7% e tocca i massimi da maggio 2011. Acquisti anche sulle banche, a partire da Intesa Sanpaolo (+3,3%), Bper (+3,4%) e Bpm (+3,4%) sulle ipotesi di rivalutazione delle quote in Bankitalia mentre le utility, con Terna (+3,6%) e A2A (+2,8%) crescono grazie all'assenza di indicazioni, nella Legge di Stabilita', su un eventuale inasprimento della Robin Tax.

In coda al listino, invece, il lusso con Ferragamo (-3,2%) e Fiat (-4%) dopo il calo delle immatricol azioni (-3,4%) a settembre. Fuori dal listino principali si sgonfia il calcio quotato con la Roma peggior titolo di tutta la Borsa (-31%). Sul mercato valutario l'euro si attesta a 1,349 dollari mentre il petrolio Wti guadagna lo 0,92% a 102,14 dollari al barile.

3 - USA: ACCORDO SENATO FA BALZARE WALL ST DI 200 PUNTI
(ANSA) -
La notizia dell'accordo raggiunto al Senato fa balzare in avanti la borsa di Wall St. che ragistra un guadagno di 200 punti dell'indice Dow Jones a quota 15.365

4 - USA: REID, C'E' ACCORDO 'BIPARTISAN' PER EVITARE DEFAULT
Radiocor -
Il Senato americano 'ha trovato un accordo storico e bipartisan' per evitare il default degli Stati Uniti. Lo ha detto il leader di maggioranza al Senato Harry Reid, all'apertura dei lavori dell'aula, sottolineando che il Paese 'e' arrivato a un passo dal disastro, ma e' stato evitato' con un accordo che 'riporta gli Stati Uniti sulla via della sostenibilita' fiscale'.

Con lui c'era anche il leader di minoranza, il repubblicano Mitch McConnell: i due hanno lavorato strenuamente per mettere a punto il testo. 'Spero che con questo accordo si possa mettere fine all'impasse gia' oggi', lasciandosi alle spalle gli aspri attriti delle ultime settimane, ha detto McConnell.

Il testo deve ora essere votato da Camera e Senato in forma identica, prima di arrivare al presidente Barack Obama per la ratifica: non e' chiara la tempistica di questi voti, che devono arrivare entro domani per evitare il default. Il provvedimento prevede l'innalzamento del limi te dell'indebitamento fino al 7 febbraio e la fine dello 'shutdown', la paralisi federale iniziata l'1 ottobre in mancanza di un accordo sulla legge di bilancio, fino al 15 dicembre. Il documento fissa inoltre per il 13 dicembre la scadenza per trovare un'intesa su un budget a piu' lunga scadenza.

5 - TLC: AMERICA MOVIL RITIRA OFFERTA PER KPN
(ANSA) -
America Movil di Carlos Slim ha ritirato l'offerta per il gruppo olandese Kpn. E' quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

6 - BANCHE: UE, PRIMA DI FINE ANNO COMUNICARE IMPEGNI SU 'PARACADUTE' PUBBLICO
Radiocor -
'Prima della fine dell'anno' l'Ecofin deve comunicare l'appr occio che i governi seguiranno in preparazione della verifica dei bilanci delle banche da parte della Bce. E' questa l'indicazione che sara' fatta propria dai Capi di Stato e di Governo della Ue, stando alla bozza piu' recenti delle conclusioni finali del vertice che si terra' il 24-25 ottobre, i cui contenuti Il Sole 24 Ore Radiocor e' in grado di riportare. Tra le decisioni da comunicare, e' scritto nella bozza, ci sono anche i 'backstop nazionali', cioe' i paracaduti finanziari pubblici ai quali ricorrere per fronteggiare necessita' di capitale se non dovesse essere sufficiente o non potesse esserci l'intervento privato.

7 - CARIGE: BURLANDO, CONSIGLIERI FONDAZIONE NON METTANO A RISCHIO LA BANCA
Radiocor -
I consiglieri di indirizzo di Fondazione Carige contrari al presidente Repetto 'facciano scelte che non rechino danno alla banca in un momento delicatissimo': 'il momento scelto' per porre il tema della revoca del presidente 'non e' dei piu' felici', 'se si entrasse in un clima di fibrillazione potremmo andare a finire male'. Queste le parole del governatore della Liguria, Claudio Burlando, al termine dell'incontro con i rappresentanti degli enti liguri che nominano i consiglieri di Indirizzo della Fondazione sul caso Repetto.

Un incontro - ha detto Burlando - per sottolineare che 'siamo molto molto preoccupati per la banca e non per la scarsa capacita' di erogazione della Fondazione'. Il governatore ligure ha comunque precisato che i consiglieri di Indirizzo non hanno vincolo di mandato nei confronti degli enti che li indicano: 'Non possiamo in alcun modo intervenire sui consiglieri di indirizzo che non hanno alcun vincolo di mandato - ha esordi to - Chiediamo pero' di valutare gli atti per evitare di mettere a repentaglio la continuita' della banca'.

 

USA OBAMA PARLA DELLO SHUTDOWN silvio mediaset berlusconiSLIMlogo intesa san paoloburlando

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...