la tesla model s si schianta contro un camion dei pompieri in california

L’AUTO CHE SI GUIDA DA SOLA È GIÀ QUI? MADDECHÉ! UN ALTRO INCIDENTE PER LA TESLA CON L’AUTOPILOT, CHE STAVOLTA SI È SCHIANTATA CONTRO UN CAMION (FERMO!) DEI POMPIERI - COM’È POSSIBILE CHE UN SUPERCOMPUTER NON VEDA UN VEICOLO GIGANTESCO E ROSSO FUOCO? LO SPIEGA ‘WIRED’. ED È UNO DEI VERI MOTIVI PER CUI L’AUTO SENZA PILOTA NON SARA' PRONTA DOMANI, MA TRA QUALCHE ANNO

ECCO PERCHÉ LA TESLA NON RIESCE A VEDERE UN CAMION DEI POMPIERI FERMO

 https://www.wired.com/story/tesla-autopilot-why-crash-radar/

 

LA TESLA MODEL S SI SCHIANTA CONTRO UN CAMION DEI POMPIERI IN CALIFORNIA

‘Quando vai più veloce di 80 all’ora e una macchina che sta davanti a te si sposta rapidamente di lato, e appare un veicolo fermo, il computer della Tesla non riesce a capire subito che si tratta di un ostacolo. E’ un sistema concepito per evitare che un’auto inchiodi sull’autostrada ogni volta che il veicolo di fronte cambia corsia’.

 

L’autopilot non è la macchina che si guida da sola: Tesla precisa che l’autista deve essere sempre attento al volante e pronto a frenare in caso di emergenza. Ma funziona così bene (nella stragrande maggioranza dei casi) che i guidatori si mettono a vedere film alla guida…

 

L’idea che i sensori di movimento siano in grado solo di ‘vedere’ gli oggetti in movimento non è peregrina: i radar sono semplici, economici, robusti e facili da integrare in un paraurti. Ma percepiscono anche molte cose di cui un’auto che sfreccia sull’autostrada non si deve curare: cartelloni autostradali, copertoni abbandonati, segnali a bordo strada. Così gli ingegneri spiegano ai radar di ignorare questi oggetti inanimati e di tenere d’occhio le altre auto sulla strada, quelle in movimento.

 

La soluzione a lungo termine sarebbe di combinare vari sensori, con differenti abilità, con ancora più potenza di calcolo. Uno di questi è il lidar: radar laser che costruiscono una mappa precisa e dettagliata del ‘mondo’ intorno all’auto, che sanno facilmente distinguere diversi oggetti di forma e colore simile. Il problema è che, rispetto al radar, il lidar è una tecnologia giovane, ancora molto cara, e non abbastanza robusta da resistere l’impatto continuo con buche sulla strada, o cpm pioggia, grandine e neve. È il futuro, ma non è ancora qui.

 

PS: Elon Musk sostiene invece che le sue auto non avranno bisogno del lidar, e che basteranno radar e sistemi attuali.

 

 

 

Simonluca Pini per www.ilsole24ore.com

 

Tesla Semi Truck

Nuovo incidente negli Stati Uniti per un proprietario di Tesla. Dopo lo schianto mortale avvenuto nel 2016 a causa dello scontro contro un camion, una vettura di Elon Musk torna a far notizia per fortuna senza danni letali alle persone. Se nello scontro di quasi due anni fa la vettura non aveva “visto” l'autoarticolato, questa volta la Model S non è stata in grado di frenare o evitare un camion dei Vigili del fuoco fermo nella corsia di emergenza a sinistra con i lampeggianti accesi.

tesla model 3

 

Il sindacato dei pompieri della cittadina californiana di Culver City ha confermato via Twitter l'ammissione del guidatore di viaggiare con l'Autopilot inserito al momento dello schianto. Come confermato dagli stessi agenti la vettura viaggiava a 65 miglia orarie prima dello schianto ma non si hanno informazioni precise sulla frenata effettuata automaticamente. Nonostante il forte impatto abbia distrutto la parte anteriore della vettura, sia il guidatore che gli agenti sul mezzo non hanno riportati traumi tali da richiedere un ricovero in ospedale.

il monitor touchscreen della tesla model 3

 

L'Autopilot non è un pilota automatico

Dopo l'incidente Tesla ha dichiarato l'importanza di utilizzare l'Autopilot solo in presenza di guidatore attento, come ricordato anche dal manuale di utilizzo della Model S. Questa dichiarazione, precisa e non fraintendibile, è però in controtendenza con il messaggio presente sul sito dell'azienda di Palo Alto che recita “Guida autonoma disponibile sulla tua Model S”. La verità quindi dove sta? Come vi abbiamo raccontato nella nostra prova della Model X, i sistemi di assistenza alla guida presenti sui modelli Tesla sono ancora ben lontani da rivoluzionare il nostro stile di guida e soprattutto sono alla pari (se non addirittura leggermente inferiori) alle tecnologie presenti su modelli come la nuova Audi A8.

 

AUTO TESLA

L'importanza del venditore

Ribadita la mancanza della guida autonoma sui modelli Tesla, è importante sottolineare l'importanza della rete di vendita quando si trattano modelli con sistemi di ausilio alla guida. Indipendente dal marchio trattato, il ruolo del venditore diventa sempre più centrale all'aumentare delle tecnologie a bordo. Il lungo elenco di dispositivi Adas va illustrato in maniera corretta all'acquirente, in particolar modo alle flotte, sottolineando il grande aiuto in termini di sicurezza ma ricordando il ruolo centrale dell'automobilista.

TESLA MUSKtesla model s

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…