domenico arcuri bernardo mattarella carlo tamburi

TAMBURI BATTENTI SU INVITALIA - L’EX MANAGER DI ENEL, CARLO TAMBURI, RIMASTO A BOCCA ASCIUTTA DAL GIRO DI NOMINE SU ITALGAS E SNAM, POTREBBE ESSERE IL SOSTITUTO DI ARCURI COME AMMINISTRATORE DELEGATO DI INVITALIA. L’OSTACOLO PIÙ GRANDE CHE HA DAVANTI? BERNARDO MATTARELLA, CANDIDATO NUMERO UNO ALL’AMBITA POLTRONA. MA NON È DETTO CHE DRAGHI POSSA ESSERE TENTATO DA UNO SGAMBETTO AL NIPOTE DI SERGIO, DOPO IL DISASTRO DELL'AUTOCANDIDATURA AL QUIRINALE...

Marco Zini per www.tag43.it

 

CARLO TAMBURI

Della serie: dare retta ai segnali premonitori. Francesco Starace, dal 2014 potente ad e direttore generale di Enel, lo aveva giubilato già nell’autunno scorso, quando aveva deciso che dal primo dicembre 2021 Carlo Tamburi avrebbe assunto la guida del progetto relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lasciando la ben più sostanziosa responsabilità della country Italia del colosso elettrico a Nicola Lanzetta.

 

DOMENICO ARCURI

Ora, quattro mesi dopo quell’incarico, Tamburi ha dovuto prendere atto che il suo tempo in Enel è del tutto finito, e dal primo aprile ha lasciato definitivamente la società. Per andare dove?

 

Escluso dall’ultimo giro di nomine in Italgas e Snam

Nella business community se lo stanno chiedendo in molti, ma per ora il 61enne manager romano non sembra avere nulla in mano. È vero che si è sempre candidato un po’ a tutto, ma è altrettanto vero che nonostante la determinazione non è mai riuscito a soddisfare nessuna delle sue ambizioni.

BERNARDO MATTARELLA

 

È stato così nei vari giri di nomine degli ultimi anni, compreso l’ultimo, visto che Tamburi aveva pensato di poter prendere il posto sia di Paolo Gallo all’Italgas – che invece è stato confermato – sia di Marco Alverà alla Snam (dove non è mai stato in corsa, al contrario di Stefano Venier che è stato nominato capoazienda e di Alessandra Pasini, la cfo dell’azienda di San Donato Milanese, che è stata in predicato fino all’ultimo momento).

 

La concorrenza di Bernardo Mattarella per il vertice di Invitalia

CARLO TAMBURI

Adesso però Tamburi un obiettivo più a portata di mano ce l’ha: sostituire Domenico Arcuri nella posizione di amministratore delegato di Invitalia. Per riuscirci deve però battere la candidatura ben più qualificata e blasonata di Bernardo Mattarella, che da Invitalia proviene e che ora è alla testa del Mediocredito Centrale.

 

Tamburi dalla sua ha però un rapporto di conoscenza con Mario Draghi, nato ai tempi in cui entrambi erano al Tesoro, lui come Direttore della Direzione VII (quella delle privatizzazioni) e l’attuale Presidente del Consiglio come direttore generale.

domenico arcuri

 

Ora Draghi, che dalla vicenda Quirinale dove puntava a insediarsi in poi non è più in sintonia come un tempo con il presidente della Repubblica, al di là dei rapporti sempre formalmente ineccepibili, potrebbe essere tentato di sgambettare il nipote di Sergio Mattarella. A favore del quale, peraltro, lo zio non ha mai alzato un dito, né tantomeno è disposto a farlo in questa occasione. Ma si sa, a Draghi non manca la perfidia.

stefano venierpaolo gallomario draghi e sergio mattarella all altare della patria

mario draghi sergio mattarellacarlo tamburi foto di bacco (1)DOMENICO ARCURIcarlo tamburi foto di baccoBERNARDO MATTARELLAdomenico arcuri e i banchi monoposto

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…