lorenzo rosi pier luigi boschi

CHI ROSI NON ROSICA - L'EX PRESIDENTE DI ETRURIA SI OPPONE ALL'INSOLVENZA DELLA BANCA, CHIEDE L'INCOSTITUZIONALITÀ DEL BAIL-IN E INGAGGIA L'AVVOCATO DESARIO, FIGLIO DELL'EX DIRETTORE GENERALE DI BANCA D'ITALIA - SECONDO LUI, I CONTI NON ERANO COSÌ TREMENDI, E IL DISSESTO È STATO CREATO DALLA MOSSA DEL GOVERNO

Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano

 

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

La tesi suona un po’ ardita. L’ex presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi, si oppone alla dichiarazione d’insolvenza chiesta al Tribunale di Arezzo dal commissario liquidatore Giuseppe Santoni, sostenendo che il dissesto non è stato provocato dalla gestione sua e dei suoi predecessori ma dall’applicazione delle nuove regole del cosiddetto bail-in. C’è però un dettaglio che rende insidioso il ricorso e promette spettacolo fin dalla prima udienza del processo sull’insolvenza, fissato per lunedì prossimo.

 

LORENZO ROSI 2LORENZO ROSI 2

L’avvocato di Rosi è Michele Desario, figlio di Vincenzo, direttore generale della Banca d’Italia (e quindi allora capo dell’attuale governatore Ignazio Visco) dal 1998 al 2006. Insomma, l’avvocato Desario è uno che di Bankitalia sa tutto, e promette di essere un avversario ostico per palazzo Koch. Se i giudici di Arezzo accogliessero anche in parte le sue richieste, il processo rischierebbe di ritorcersi contro il decreto legislativo 180, con cui lo scorso novembre il governo Renzi ha recepito la normativa europea sui salvataggi bancari. Ma anche Visco finirebbe nel mirino.

 

michele desariomichele desario

Secondo Desario il decreto 180 è incostituzionale, perché in conflitto con l’articolo 47 della Carta, quello secondo cui “la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme ”. Le nuove regole, applicate a Banca Etruria con il “salvataggio” del 22 novembre scorso, hanno infatti provocato “la perdita integrale di valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate”. Desario non poteva immaginare che sabato mattina, proprio mentre la memoria firmata con il collega Antonino Giunta veniva depositata al tribunale di Arezzo, Visco stava sostenendo la stessa tesi parlando al Forex.

 

Ricordando la discussione in Europa sulle nuove regole bancarie della direttiva Brrd, il governatore ha detto: “Sarebbe stato preferibile un passaggio graduale e meno traumatico, tale da permettere ai risparmiatori di acquisire piena consapevolezza del nuovo regime e di orientare le loro scelte di investimento in base al mutato scenario”. Anche il secondo punto forte di Desario trova conferma nelle tesi di Bankitalia, che pure nella memoria difensiva non vengono citate.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  7protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 7

Gli avvocati di Rosi sostengono infatti che le gravi perdite –che hanno provocato il dissesto di Etruria e la conseguente richiesta di insolvenza –non sono effettive ma solo potenziali. In pratica si tratta di questo: mediamente le banche italiane stimano di recuperare 43 euro ogni 100 euro di sofferenze (crediti inesigibili), Etruria fino al 22 novembre stimava di recuperarne solo 37.

 

Il 22 novembre Bankitalia ha abbassato la stima di valore a 17,6 euro ogni 100 di sofferenze, provocando la cancellazione di circa 400 milioni dagli attivi patrimoniali. Una rappresentazione contabile che di per sé ha determinato il dissesto, sostiene Desario ponendo un problema elementare: se le perdite determinate per decreto il 22 novembre scorso da Bankitalia sono perdite effettive taciute nei bilanci precedenti, “la Consob, ex articolo 157, secondo comma, del Testo Unico della Finanza, dovrebbe affrettarsi a impugnare i bilanci stessi, recanti una valorizzazione del portafoglio crediti gonfiata e inaccettabilmente discosta dal vero”.

ignazio visco  ignazio visco

 

Questi bilanci, tra l’altro, sono stati scritti sotto dettatura degli ispettori di Bankitalia prima, e direttamente dai commissari di Visco poi. Sul punto la Banca d’Italia ha sostenuto fin dal 2013, durante il dibattito con l’Europa sulla direttiva Brrd, la stessa posizione: “Il fabbisogno di capitale quantificato a seguito di uno stress test risulta da una perdita solo potenziale, che per definizione ha una bassa probabilità di verificarsi, non riflette né minusvalenze da fair value né rettifiche di valore su crediti (svalutazione delle sofferenze, ndr) e non deve pertanto essere registrata in bilancio in base ai principi contabili internazionali vigenti.

 

In ogni caso l’eventuale conversione o svalutazione forzosa di titoli di debito (subordinate, ndr) dovrà rispettare i diritti dei creditori e degli azionisti in coerenza con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Così parlava la Banca d’Italia di Visco nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria del novembre 2013, stigmatizzando l’illegittimità di una regola che poi l’Italia è stata la prima in Europa ad applicare, ancora prima della sua entrata in vigore.

 

Attraverso Desario, Rosi chiede l’annullamento, per vizio di costituzionalità della norma applicata, di tutta la procedura partita il 22 novembre, quindi anche la liquidazione coatta amministrativa e la nomina del liquidatore Santoni, che risulterebbe non legittimato a chiedere l’insolvenza.

CARMELO BARBAGALLO jpegCARMELO BARBAGALLO jpeg

 

Poi chiede una consulenza tecnica d’ufficio sul vero stato dei conti di Etruria il 22 novembre. Insomma, se il giudice di Arezzo accogliesse solo in parte le richieste istruttorie, quello che sembrava un semplice passaggio burocratico rischierebbe di trasformarsi in un maxi processo.

Twitter@giorgiomeletti

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…