ALTRO CHE CONDIZIONATORI, QUI PRESTO CI TOCCA RAZIONARE L’ENERGIA! - SE SI VA AVANTI CON LE SANZIONI ALL’EXPORT RUSSO DI GAS, L’ITALIA HA UN’AUTONOMIA DI SOLE 10 SETTIMANE. SE TUTTO VA BENE, CON LE SCORTE ARRIVIAMO A LUGLIO, E NON A OTTOBRE, COME AVEVA DETTO MARIO DRAGHI - A DIRLO È IL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PER L’ENERGIA, STEFANO BESSEGHINI: "IL RISCHIO CHE GLI STOCCAGGI NON SIANO RIEMPITI A SUFFICIENZA C'È. IN QUEL CASO..."
Estratto dell’articolo di Marco Palombi per “il Fatto quotidiano”
[…] L'Italia in caso di blocco dell'export russo di gas ha circa 10 settimane di autonomia prima di passare a distacchi programmati delle utenze; se accadesse da inizio maggio per via del rifiuto di pagare in rubli significherebbe arrivare più o meno a metà luglio (e non "tranquillamente a ottobre", come ha sostenuto Mario Draghi).
Questa non è una deduzione del Fatto, ma una dichiarazione del presidente dell'Autorità per l'energia (Arera) Stefano Besseghini al Corriere della Sera […]
Cos' ha detto […] Besseghini di Arera? "Se andiamo incontro a una chiusura delle forniture di gas russo, il rischio che gli stoccaggi non siano riempiti a sufficienza c'è eccome" e "in quel caso entreremmo quasi certamente in uno scenario di emergenza". […]
Quale autonomia abbiamo? "Volendo fare una stima, almeno 10 settimane, mettendo in campo le riserve strategiche e ottimizzando i consumi". […] Una previsione simile a quella raccolta dal Fatto in ambienti Eni: "Arriviamo al massimo ad agosto". Qui non si parla di condizionatori abbassati, ma di fabbriche chiuse: andrebbe spiegato con chiarezza.