IL LISTINO MILANESE (-1,52%, PEGGIORE D’EUROPA) TORNA SOTTO ATTACCO DEGLI INVESTITORI - ENEL CROLLA DEL 3,76% SCONTANDO LE INCERTEZZE IN SPAGNA - SAIPEM SCIVOLA SUL GIUDIZIO DI JP MORGAN

Carlotta Scozzari per Dagospia

Avvio di settimana da dimenticare per il listino italiano, con il "Belpaese" che sembra per molti aspetti essere tornato sotto attacco da parte degli investitori. Il listino milanese, infatti, chiudendo la giornata di lunedì con il Ftse Mib giù dell'1,52% a 18.732,56 punti, ha messo a segno la peggiore performance europea insieme con quella di Madrid.

All'interno del Ftse Mib, si è distinta per la performance negativa Enel, che ha ceduto il 3,76% scontando le incertezze regolamentari in Spagna dove il gruppo italiano guidato da Fulvio Conti controlla Endesa. A sorpresa, il governo di Madrid ha, infatti, presentato un emendamento che prevede l'annullamento dei contributi a copertura del deficit tariffario, cosa che farebbe aumentare i costi per le società energetiche. Decisa flessione, a ruota, anche per la controllata Enel Green Power, giù del 3,2 per cento.

Ribasso di quasi il 3% (-2,97%) per Saipem, che ha dovuto scontare il declassamento a "underweight" ("sottopesare in portafoglio") giunto dagli analisti di Jp Morgan. Tra le peggiori performance all'interno del listino delle blue chip italiane va poi menzionata Telecom Italia, che ha ceduto il 2,51% nel giorno in cui la società ha smentito la cessione della controllata Tim Brasil. I riflettori sono tuttavia puntati verso la decisione dell'Antitrust brasiliana di mercoledì, che potrebbe costringere i soci di Telefonica a vendere le azioni che hanno condotto al rafforzamento in Telco (la cassaforte controllante di Telecom), pena la vendita di Tim Brasil.

Giù anche gli industriali Finmeccanica (-2,61%) e Fiat (-2,31 per cento). Settore del lusso a due velocità, con Ferragamo in rialzo dell'1% e Luxottica in flessione del 2,74 per cento.

 

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